Disturbi della percezione: caratteristiche principali

Le alterazioni della percezione vanno dalle illusioni alle allucinazioni, in tutte le sue forme. Possono essere causati da disturbi organici ed emotivi. Spieghiamo in dettaglio le principali alterazioni percettive
Disturbi della percezione: caratteristiche principali
Bernardo Peña

Scritto e verificato el psicólogo Bernardo Peña.

Ultimo aggiornamento: 13 marzo, 2023

In questo articolo affronteremo i principali disturbi della percezione. La percezione è un processo sensocognitivo in cui le cose si manifestano come tali in un atto di esperienza. In questo processo, vengono estratte informazioni esterne sull’ambiente che ci circonda e quindi interpretate internamente.

Per alcuni autori la percezione è più di un processo sensocognitivo. Piuttosto, è una funzione della psiche attraverso la quale le informazioni vengono catturate e identificate, sia dal mondo esterno che dalla propria corporeità.

I disturbi percettivi sono problemi quando si tratta di identificare e riconoscere correttamente questi stimoli.

Percezione umana: breve introduzione

La percezione, quindi, è il processo che ci permette di conoscere la realtà. Affinché questo processo si realizzi di per sé, è essenziale il funzionamento delle strutture sensoriali periferiche, che hanno il compito di ottenere e diffondere informazioni dall’ambiente esterno alle aree sensoriali primarie.

Le aree sensibili primarie, a loro volta, hanno il compito di condurle alle aree cerebrali secondarie, la cui funzione è quella di svolgere i processi di ricezione, filtraggio e organizzazione delle informazioni, mettendole in relazione e facendo interconnessione con la memoria e gli istinti della persona. I disturbi in queste aree causano allucinazioni e agnosia, tra le altre condizioni.

Il processo di percezione è totalmente legato alla soggettività e all’oggettività, poiché quando interpretati nella mente di ogni persona intervengono elementi soggettivi, mentre l’oggetto esterno che occupa un posto nello spazio reale è direttamente oggettivo.

Sulla base di ciò, è chiaro che il processo di percezione non è un ritratto completamente oggettivo del mondo esterno, poiché questo processo non si basa esclusivamente sui dati ottenuti, ma su elementi che differiscono da persona a persona, come le loro esperienze, ideologie, giudizi o idee, tra gli altri.

Bambino con autismo

Disturbi della percezione: domande preliminari

I disturbi della percezione tendono a essere classificati in due gruppi. Tra questi ci sono:

  • Distorsioni percettive: si verificano quando l’individuo percepisce le caratteristiche di un elemento in modo diverso dal previsto. Esempi di distorsioni potrebbero essere una diversa percezione delle dimensioni (macropsia o micropsia), della forma (dismorfopsia) o dell’intensità (iperestesie-ipoestesie), tra gli altri.
  • Inganni percettivi: si distinguono perché gli stimoli che li provocano non hanno una reale esistenza. Inoltre, coesistono con il resto delle funzioni percettive normali.

Principali alterazioni della percezione

Tra i principali disturbi percettivi vi sono illusione, allucinazione, pseudopercezioni, disturbi da stasi e dismorfosi.

Disturbi della percezione: l’illusione

Un’illusione è un’idea sbagliata, causata da una trasformazione delle percezioni reali, a seguito dell’influenza di uno stato emotivo che altera le informazioni ottenute. Quindi, quando lo si percepisce e lo si interpreta, viene alterato.

Sulla base di ciò, si può dire che le illusioni sono percezioni che non corrispondono alle reali caratteristiche degli stimoli. Pertanto, è chiaro che l’illusione è una percezione distorta. Cioè, ciò che si osserva, si sente o si sente, viene deformato.

Tra le principali caratteristiche delle illusioni troviamo:

  • L’illusione ha bisogno di incoraggiamento. Oltre ad essere una caratteristica molto importante, è la principale differenza tra un’illusione e un’allucinazione. Nell’illusione deve esserci uno stimolo reale, poiché ciò che causa l’illusione è l’errata percezione di quello stimolo reale. Se lo stimolo non esistesse, allora non sarebbe più un’illusione, ma un’allucinazione.
  • Un’altra caratteristica delle illusioni è che la persona sa o è in grado di rendersi conto che ciò che percepisce non è qualcosa di completamente reale, ma piuttosto qualcosa di distorto.
  • Le illusioni tendono a manifestarsi frequentemente e in molte situazioni.

Le illusioni possono essere classificate in base al fattore eziologico:

Illusioni dovute alla disattenzione

Questa illusione viene presentata come un meccanismo utilizzato dal cervello umano per facilitare la comprensione dell’ambiente. Quindi, quando la persona non cattura tutte le informazioni, tende a integrarle con l’evento logico della sequenza.

Ad esempio, una persona che vede una scena di una coppia che si bacia e la scena successiva, di loro nudi a letto. Sulla base di ciò, la persona assume eventi che non ha osservato, come spogliarsi e fare sesso.

Illusioni affettive

In queste illusioni, le circostanze creano stati d’animo in cui la persona altera le informazioni reali. Ad esempio, una ragazza che ha paura di stare da sola in casa, quando si trova in questa situazione tenderà a vedere un ladro all’ombra di oggetti come cappotti, mobili, ecc.

Disturbu della percezione: pareidolie

È correlato allo stesso modo alle emozioni, ma in un modo più affettivo, in cui le persone attribuiscono caratteristiche fisiche ai volti o credono di vedere volti in oggetti come le nuvole.

Percezione delirante

L’ambiente è interpretato da un’angolazione molto particolare, dove dipende dal tono edonico della persona che lo percepisce. È prodotto da droghe allucinogene o dall’effetto di un disturbo psicotico.

Cosa può causare un’illusione?

Tra i fattori che possono causare un’illusione ci sono:

  • In attesa di un evento. Ad esempio: in attesa di un messaggio dal cellulare.
  • Quando ci sono persone altamente suggestionabili. Ad esempio: persone che entrando in un cimitero credono già di sentire voci o di vedere ombre.
  • In stati emotivi intensi. Ad esempio: illusioni emotive catatimiche (stati di iperattività dovuti a situazioni paurose).
  • Eccesso di fantasia. Ad esempio: illusioni pareidoliche (percezione distorta, la persona non può controllarla, ciò che viene percepito è fatto con nitidezza e chiarezza).
  • Negli stati di bisogno. Ad esempio: quando in un film il protagonista è nel deserto, senza acqua, ecc.
  • Quando mancano le informazioni.
Schizofrenia

Disturbi della percezione: allucinazioni

Nell’allucinazione, l’individuo è convinto di percepire uno stimolo, tuttavia, non esiste. L’allucinazione è caratterizzata dal percepire lo stimolo in modo molto chiaro perché la persona crede davvero nell’esistenza dello stimolo.

Inoltre, la persona mantiene una percezione oggettiva nei confronti di altri stimoli reali. Un chiaro esempio di allucinazione sarebbe una persona che vede un soggetto che si muove e lo saluta in un luogo dove non c’è nessuno. Percepisce senza lo stimolo, quindi è un’allucinazione, in questo caso visiva.

L’allucinazione è una caratteristica molto attuale del disturbo mentale. La tipica immagine socialmente creata in cui la persona “pazza” è quella di una persona che afferma di osservare o sentire cose che nessun altro può.

Tuttavia, un’allucinazione non è prodotta esclusivamente da un disturbo mentale. Può anche essere causato da situazioni con stimoli particolari, dal consumo di allucinogeni, epilessia o febbre, tra le altre cause.

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Classificazione delle allucinazioni

Le allucinazioni tendono a essere classificate in tre diverse variabili : in base al grado di complessità, al contenuto che contengono e alla modalità sensoriale con cui si presentano.

Vale la pena sottolineare che, per effettuare un’analisi o una diagnosi basata su questa classificazione, le variabili devono essere analizzate in modo integrativo; cioè, prendendosi cura di tutte le variabili.

  • Secondo la sua complessità : nelle allucinazioni complesse si percepisce lo stimolo concreto; cioè, se un oggetto è assistito, sarà percepito come molto dettagliato. Nel frattempo, nelle allucinazioni elementari l’oggetto è visto in modo diffuso.
  • Secondo il suo contenuto : i contenuti che le allucinazioni possono coprire sono infiniti. Tuttavia, possono essere racchiusi in temi centrali, come i bisogni dell’individuo, i ricordi, le paure oi desideri, tra gli altri. Potrebbero anche essere i contenuti dell’ambiente della persona, come l’influenza delle sue ideologie che creerebbero insicurezza o vergogna, o le circostanze vitali ed estreme della persona.
  • Secondo la modalità sensoriale : si riferisce al modo in cui si evidenzia l’allucinazione. Nella maggior parte delle allucinazioni, si verificano visivamente o udibilmente.

Tipi di allucinazioni

I tipi di allucinazioni si riferiscono alla modalità sensoriale in cui si verificano.

Allucinazioni visive

Un’allucinazione visiva è quella che si verifica attraverso la vista. Ha le seguenti suddivisioni in base alle dimensioni, al tema, ecc.

  • Secondo il tema. Allucinazioni relative a un argomento specifico:
    • Zoopsie : allucinazioni legate agli insetti.
    • Delirium tremens : allucinazioni legate a una moltitudine di temi, dovute alla sindrome da astinenza da alcol.
  • Secondo la taglia. Allucinazione dove le cose sono più o meno grandi:
    • Lillipuziano – Gli oggetti appaiono piccoli o più piccoli del normale.
    • Guliverian – Gli oggetti sembrano enormi o più grandi del normale.
  • Secondo le qualità:
    • Intensità : molto sfocata o molto densa.
    • Colore : allucinazioni in scala di grigi, allucinazioni monocromatiche, trasparenti, ecc.
    • Movimento : allucinazioni statiche o in movimento.
    • Estensione : cosa occupa. Ad esempio: una classe piena di persone che non parlano.
    • Posizione : vedere le cose dove non sono. Ad esempio: vedi un pappagallo su un becco.
    • Binocoli o cannocchiali : con uno o entrambi gli occhi.
    • Congruenza o incongruenza : allucinazioni congruenti che sono legate alla realtà o incongrue dove non sono coerenti con la realtà. Ad esempio: un treno volante o un cane in bicicletta.
allucinazioni alcoliche

Ci sono allucinazioni visive legate al corpo del soggetto ; si chiamano autoscopia. Tra questi ci sono l’autoscopia interna, che si verifica quando una persona vede l’interno del proprio corpo, ad esempio: vene, ossa, visceri, ecc.

Troviamo anche l’autoscopia esterna, che si verifica quando qualcuno vede l’immagine di se stesso davanti a sé. Infine, abbiamo l’autoscopia negativa che si verifica quando qualcuno non si vede o non vede la propria immagine riflessa in uno specchio.

Allucinazioni uditive

Le allucinazioni uditive sono quelle il cui percorso è l’udito. Cioè, in queste allucinazioni la persona sente uno stimolo inesistente. Questo tipo di allucinazioni è il più comune insieme alle allucinazioni visive.

Le allucinazioni uditive sono classificate in base al loro grado di complessità. Possono essere presentati come elementari, in cui la persona sente toni, passi o mormorii, o come complessi, in cui la persona sente parole chiare e significative.

Tra le variabili per suddividere questo tipo di allucinazioni ci sono:

  • Chiarezza : chiarezza con cui si percepisce.
  • Intensità : l’entità di questo stimolo irreale. Ad esempio: sussurri o urla, tra gli altri.
  • Localizzazione : distanza alla quale si percepisce (vicino, lontano).
  • Contenuto : stimoli semplici o complessi. Per esempio:
    • Rivelatori di certe informazioni: la persona che sente delle voci che gli dicono cose come dov’è il bastone di suo nonno.
    • Voci che chiedono.
    • Voci che ordinano.
    • Commenti sugli atti che compiono.
    • Proposte erotiche di tipo maleducato.
    • Voci minacciose.
Allucinazioni olfattive

Allucinazioni in cui la persona odora qualsiasi cosa, da piacevole a nauseante. È comune che siano associati ad avvelenamenti, tumori cerebrali o quadri clinici in cui le persone credono di essere state avvelenate, tra gli altri. In questo modo, i pazienti considerano che questi odori li attaccano, o considerano parte di una persecuzione che cerca di danneggiarli.

Allucinazioni del gusto

Questi tipi di allucinazioni creano nei pazienti la sperimentazione di sapori sgradevoli. Sono legati alle credenze di avvelenamento. È difficile sapere cosa sia realmente un’allucinazione, perché nella vita quotidiana bere o mangiare alcune medicine o cibi può alterare il gusto. In alcuni casi, vengono presentati come causati dal proprio corpo, a cui il soggetto attribuisce l’idea di essere in decomposizione all’interno.

Disturbi della percezione: allucinazioni tattili

Queste allucinazioni possono verificarsi in tutto il corpo. Il soggetto può sentirsi pizzicare, toccare, correnti elettriche o ustioni, tra le altre cose. In questo modo, a seconda del contenuto di ciascuna allucinazione, si possono distinguere:

  • Aptico : sensazione fisica (formicolio).
  • Idrico : sensazione di umidità.
  • Contatto : toccare.
  • Cinestesico : quando un individuo dice che una parte del suo corpo si sta muovendo. Determinato da un’altra sensazione soggettiva che colpisce un senso diverso.
  • Attivo : quando la persona ha la sensazione di toccare, cioè la persona crede, ad esempio, di aver toccato un oggetto inesistente come avere la sensazione di toccare insetti, ecc.
  • Passivo : quando la persona ha la sensazione di essere toccata. Il paziente crede che ci sia qualcuno o qualcosa che lo sta toccando, bruciando o pungendolo.

Pseudo-percezioni o immagini anomale

Le pseudopercezioni o immagini anormali sono alterazioni percettive che non soddisfano le caratteristiche di quelle che abbiamo visto finora. Queste immagini anormali possono essere pensate come immagini e possono verificarsi in assenza di stimoli. Possono essere attivati anche quando lo stimolo che li ha originati non è più presente.

All’interno delle pseudopercezioni, ci sono i seguenti tipi:

  • Immagini ipnapomatiche e ipnagogiche : si verificano in stati di semicoscienza, in cui la persona si trova tra il sonno e la veglia. Le immagini ipnagogiche hanno origine quando la persona esce dal sonno. Le immagini ipnagogiche hanno origine quando la persona entra nel sogno, tra la veglia e il sogno. Entrambe le immagini sono autonome, poiché appaiono senza che l’individuo possa controllarle.
  • Immagini allucinoidi : sono caratterizzate dall’essere autonome e soggettive e dal presentarsi senza la presenza dello stimolo che le attiva. Hanno origine internamente, quando si manifestano nello ‘spazio nero degli occhi chiusi’, la cui causa è attribuita a febbre con temperature molto elevate o al consumo di allucinogeni. La persona è consapevole che queste immagini sono create dalla sua mente e non esistono nella realtà.
  • Immagini della memoria : queste immagini sono legate ai ricordi di ogni persona, che si trasformano in base ai desideri di ciascuno. Sono caratterizzati perché la persona può crearli e mantenerli volontariamente.
  • Immagini consecutive o post-immagini: sono dette post-immagini poiché vengono presentate dopo un elevato carico di informazioni sensoriali. Un chiaro esempio di questo tipo di immagine sarebbe l’immagine di un colore scuro dopo che la persona stava osservando un’immagine di un colore bianco intenso.
disturbi della percezione

Disturbi dello stomaco

I disturbi statici sono alterazioni della percezione che si verificano nell’intensità degli stimoli. Se ne possono distinguere tre:

  • Iperestesia : lo stimolo è percepito più intenso di quanto non sia. Cioè, si verifica un’intensificazione, in modo che suoni o colori, tra gli altri, siano percepiti in modo più vivido. Un chiaro esempio potrebbe essere una porta che viene chiusa senza scagliarla e senza rumori eccessivi, questa persona sentirebbe un brontolio ed un suono estremamente forte.
  • Ipoestesia : lo stimolo è percepito meno intenso di quanto non sia in realtà, poiché si verifica un indebolimento della percezione. In effetti, i colori tendono a sembrare scuri, il cibo insapore, tra gli altri.
  • Anestesia : in relazione al tatto, non c’è più una sensazione tattile. Inoltre, le terminazioni nervose che mediano il dolore sono “disattivate”.

Dismorfosi

Le dismorfosi sono prodotte da una distorsione dello stimolo. Questo viene percepito distorto, ma la persona riconosce che lo stimolo esiste e che è lei a percepirlo diversamente. Si distinguono:

  • Macropsia : lo stimolo appare ingrandendosi completamente o in una parte significativa.
  • Micropsia : lo stimolo appare sminuito nella sua interezza o in una parte significativa.
  • Escissione percettiva : lo stimolo diventa così distorto che non si riconosce più che lo stimolo esiste.
  • Agglutinazione percettiva : gli stimoli sono agglutinati così tanto da formarsi come un singolo stimolo.

Conclusioni sui disturbi della percezione

In conclusione, la percezione è un processo cognitivo fondamentale che ci aiuta a riconoscere l’ambiente esterno ed interno che ci circonda, sulla base della nostra esperienza precedente.

Alterazioni nella percezione, in qualche modo ci alienano dal contesto che ci circonda. Pertanto, data la gravità di alcune delle modalità in cui si manifestano, è necessario affrontarle da un punto di vista psicologico o medico.



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