Depressione: principali sintomi e caratteristiche

Sentirsi tristi o di cattivo umore non è sufficiente per diagnosticare la depressione, poiché esistono altri criteri importanti e i sintomi possono essere molto vari.
Depressione: principali sintomi e caratteristiche
Bernardo Peña

Scritto e verificato el psicólogo Bernardo Peña.

Ultimo aggiornamento: 15 ottobre, 2021

L’umore depresso è una delle condizioni psicopatologiche più comuni. Tuttavia, sentirsi tristi o di cattivo umore non è sufficiente per diagnosticare la depressione, poiché esistono altri criteri importanti come l’anedonia o la perdita di interesse, nonché una visione del mondo piena di negatività o pessimismo. I sintomi possono essere, quindi, molto vari.

D’altra parte, è importante distinguere la depressione come sintomo, presente nella maggior parte dei quadri psicopatologici e altre condizioni mediche, e la depressione come disturbo. Andiamo più a fondo.

Donna con depressione a letto

I sintomi della depressione

La depressione è una realtà molto complessa che può manifestarsi attraverso i seguenti sintomi.

Sintomi emotivi

La tristezza è uno dei sintomi più frequenti, sebbene tendano a manifestarsi anche frustrazione e irritabilità. Nei casi più gravi la persona nega queste emozioni e afferma di non sentire nulla.

Un altro sintomo emotivo caratteristico è la sensazione di vuoto, di perdita di significato. Niente riempie o soddisfa.

Sintomi motivazionali

Le persone con depressione sono solitamente in uno stato di inibizione in cui predominano sintomi come apatia, indifferenza, mancanza di interesse o motivazione. Smettono di praticare attività che prima consideravano piacevoli, perdendo interesse per tutto. Attività semplici, come alzarsi dal letto, diventano compiti impossibili.

Per questo motivo è comune che chi soffre di depressione abbandoni la scuola, il lavoro o incontri serie difficoltà nel prendere decisioni. Con livelli energetici così bassi (catecolamine centrali e serotonina) il “costo per unità di sforzo” è così alto che diventa faticoso svolgere qualsiasi attività.

Sintomi cognitivi

La valutazione che una persona depressa fa di se stessa e del suo ambiente è negativa in quanto vittima di una serie di pregiudizi cognitivi nell’interpretare la realtà. In questo modo, anche la autostima ne risente.

La disperazione (visione pessimistica del futuro) è sempre presente e in alcuni casi può portare a idee suicide. Paradossalmente, il maggior rischio di suicidio non si verifica durante il momento più grave dell’episodio depressivo, ma pochi mesi dopo la remissione dei sintomi.

Sintomi fisici

Sono molto comuni e di solito sono uno dei motivi che spinge a cercare aiuto specialistico.

Tra i più comuni vi sono l‘insonnia (soprattutto terminale), l’ipersonnia (eccessiva sonnolenza), la stanchezza, la perdita di peso e di appetito. Può verificarsi anche una diminuzione del desiderio sessuale e alterazioni della risposta sessuale, come l’impotenza negli uomini o l’anorgasmia nelle donne.

Mal di testa, stitichezza o nausea sono abbastanza comuni nella depressione. Questi sintomi fanno sì che, spesso, la prima figura a ipotizzare la depressione sia il medico di base.

Sembra che lo schema dei sintomi delle persone che ricorrono allo specialista sia diverso da chi non cerca aiuto. Mentre l’umore in entrambi i gruppi è simile, chi si rivolge ad un professionista della salute presenta sintomi somatici più importanti. Pertanto, la presenza di questi sintomi potrebbe essere considerata come la linea di demarcazione tra depressione “normale” e depressione “clinica”.

Molti specialisti, soprattutto psichiatri, sostengono che circa la metà dei disturbi depressivi può presentarsi in modo mascherato sotto forma di malattia somatica. Tuttavia, il concetto di depressione mascherata è confuso e difficile da dimostrare empiricamente.

Sintomi psicomotori

La depressione è di solito accompagnata da una diminuzione dell’attività generale. Le forme gravi sono di solito caratterizzate da ritardo psicomotorio. È un rallentamento generalizzato delle risposte motorie, del linguaggio, dei gesti, ecc. In alcuni casi, gli stati di silenzio o inattività quasi totale (stupor depressivo) possono apparire simili agli stati catatonici della schizofrenia. Possono, tuttavia, comparire anche stati di agitazione e irrequietezza.

Altri sintomi

L’ansia può apparire come sintomo della depressione, rendendo in alcuni casi difficile distinguere se si tratta di un disturbo d’ansia o dell’umore, poiché i loro sintomi si sovrappongono ed entrambi rispondono agli stessi farmaci (SSRI).

Pertanto, può essere difficile fare una diagnosi differenziale tra i due disturbi. Inoltre, la condizione psicopatologica più comune nel setting comunitario è il disturbo misto ansioso-depressivo, incluso nell’ICD dell’OMS.

Distorsioni dell’attenzione e della memoria

Ansia e depressione differiscono nei modelli cognitivi e di attivazione corticale.

I disturbi dell’attenzione prevalgono nell’ansia e i disturbi della memoria nella depressione. In particolare, le persone con ansia hanno una grande facilità nell’associare segnali neutri o ambigui a reazioni di allarme-paura. Ciò è in parte dovuto alla loro forte ipervigilanza attentiva e sensibilità al pericolo.

Le persone con ansia presentano un bias dell’attenzione che opera in modo automatico nell’elaborazione delle informazioni. Infatti, hanno buoni risultati nei test attentivi (sorveglianza, selezione, ecc.).

Nella depressione, la persona tende a ricordare e interpretare la realtà in termini di umore negativo, quindi sono maggiormente presenti i disturbi di memoria. D’altra parte, la mancanza di affettività positiva tipica della depressione ha il suo correlato cerebrale nel deficit di attivazione frontale sinistro.

Finora la differenziazione tra ansia-depressione è problematica, ma vediamo cosa succede nelle aree cerebrali posteriori. La depressione sopprime la funzione parietotemporale dell’emisfero destro, che è quella che si attiva negli stati di elaborazione emotiva (es. coinvolta nell’elaborazione del viso), mentre l’ansia aumenta l’attivazione di quest’area.

donna che piange

Funzionamento interpersonale

Le relazioni interpersonali e sociali sono disturbate. La depressione è associata al rifiuto degli altri e ad un peggiore comportamento sociale.

Alcune persone con depressione hanno precedenti deficit in quest’area e in altri casi l’efficacia interpersonale diminuisce a causa di questo disturbo. Questa bassa capacità sociale rende le interazioni insoddisfacenti per gli altri, essendo associata a risposte negative da parte loro.

Se consideriamo che le relazioni interpersonali si realizzano e si mantengono grazie ad uno scambio di rinforzi, le persone che interagiscono con una persona depressa tendono a perdere la motivazione quando si tratta di mantenere il rapporto poiché ricevono un rinforzo minimo o nullo. Ciò è causa di uno scarso comportamento sociale del depresso, il quale entra in un circolo vizioso che peggiora i rapporti e favorisce comportamenti di rifiuto.

Un aspetto importante è che un funzionamento interpersonale inadeguato è considerato un predittore di un peggior decorso della depressione.

Considerazioni finali sulla depressione

La depressione è associata a un aumento del rischio di morbilità e mortalità (secondo alcuni studi fino a quattro volte superiore) a causa di varie malattie, portando a un maggior numero di morti precoci.

Il rischio di suicidio è 21 volte maggiore nelle persone depresse. In Europa rappresenta oltre il 7% delle morti premature, oltre ad essere considerata dall’OMS la principale causa di disabilità nel mondo.



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