Sindrome dell'ovaio policistico: sintomi, cause e trattamento
In condizioni normali, tutti gli ormoni del corpo sono in perfetto equilibrio, tuttavia, quando è alterato, possono insorgere malattie. Una di queste patologie è la sindrome dell’ovaio policistico, che colpisce molte donne in tutto il mondo.
Si tratta di un disturbo endocrino caratterizzato dalla presenza di segni di eccesso di androgeni, lieve obesità e cicli mestruali irregolari o assenti. Inoltre, ci sono anche vari cambiamenti nelle ovaie, che avranno più cisti follicolari da 2 a 6 millimetri di diametro.
Purtroppo si tratta di una patologia molto frequente e si stima che ne soffra il 10% delle donne in età fertile, rendendola la causa più comune di infertilità. Prima si credeva che solo le donne fertili potessero presentare la sindrome, invece sono sempre di più gli adolescenti con i sintomi caratteristici.
Cause della sindrome dell’ovaio policistico
Le donne sintetizzano progesterone, estrogeni e androgeni, che sono gli ormoni che stimolano la maturazione follicolare e provocano l’ovulazione. Nella sindrome dell’ovaio policistico ci sarà un eccesso di androgeni, che impedirà il rilascio dell’ovulo maturo, generando cicli mestruali irregolari.
A volte, invece di formare un uovo maturo, lo squilibrio ormonale provoca la formazione di cisti ovariche, che sono piccole sacche piene di liquido. Nonostante sia una malattia scoperta molti anni fa, i medici non ne conoscono ancora la causa precisa.
In questo senso, questa patologia viene trattata come una malattia di origine multifattoriale, sulla quale l’ereditarietà si è dimostrata molto rilevante. Recenti studi hanno scoperto il ruolo dei geni coinvolti nella steroidogenesi (CYP17 e CYP11α), che regolano l’espressione di ormoni chiave come gli estrogeni.
D’altra parte, ci sono altri fattori che favoriscono l’eccessiva produzione di androgeni. Un esempio di ciò è l’eccesso di insulina nel sangue, nonché la presenza di un tumore secernente ormoni.
Sintomi del disturbo
La sindrome dell’ovaio policistico è caratterizzata dalla presenza di sovrappeso o lieve obesità, segni di iperandrogenismo e disturbi del ciclo mestruale, questi ultimi i sintomi più caratteristici. In questo senso, tra le alterazioni delle mestruazioni, spiccano le seguenti:
- Cicli mestruali più lunghi di 45 giorni o meno di 9 periodi all’anno.
- Assenza di mestruazioni quando hai già avuto 2 cicli mestruali regolari in adolescenza.
- Sanguinamento mestruale pesante e anormalmente pesante.
- In rare occasioni, assenza della prima mestruazione all’età di 16 anni.
D’altra parte, anche i segni dell’iperandrogenismo sono generalmente noti. È importante notare che gli androgeni sono noti come ormoni mascolinizzanti, quindi il loro eccesso nelle donne genera manifestazioni fisiche, tra cui:
- Abbondante peluria su viso, torace, addome e intorno ai capezzoli.
- Acne sul viso, sul petto o sulla schiena.
- Pieghe cutanee scure e spesse su collo, inguine, ascelle e seno.
Tuttavia, la comparsa dei caratteri sessuali secondari maschili non è associata alla sindrome dell’ovaio policistico, quindi la loro comparsa dovrebbe essere un segnale di allerta che indica la presenza di un altro disturbo.
Diagnosi della sindrome dell’ovaio policistico
Attualmente, non esiste un test specifico utilizzato per diagnosticare la PCOS. In questo senso, il medico deve utilizzare la clinica e vari test paraclinici per fare la conferma.
Lo specialista dovrebbe informarsi in modo esaustivo sui cambiamenti mestruali, che di solito sono il motivo principale della consultazione. Tuttavia, dovrai anche prestare attenzione ai peli corporei distribuiti in modo anomalo e alle variazioni di peso. I pazienti con la sindrome riferiscono un improvviso cambiamento di peso o difficoltà a perderlo.
Inoltre, può essere eseguito un esame fisico genitale per cercare escrescenze o noduli. Infine, un’ecografia addominale osserverà ovaie ingrossate con più cisti.
possibili trattamenti
Il trattamento della sindrome dell’ovaio policistico mirerà ad affrontare i sintomi e le complicanze. Pertanto, la terapia ormonale con pillole anticoncezionali aiuta a regolare i cicli mestruali e può ridurre i segni di iperandrogenismo.
D’altra parte, se si desidera avere figli, può essere indicato l’uso di vari farmaci che stimoleranno l’ovulazione. Nonostante sia possibile, il concepimento è difficile e richiede molto tempo; quindi, bisogna essere prudenti e pazienti al riguardo.
Si consiglia inoltre di apportare un cambiamento nello stile di vita e perdere peso attraverso varie tecniche. Questa semplice modifica aumenta l’efficacia dei farmaci, oltre ad aiutare a indurre l’ovulazione e regolarizzare i cicli mestruali.
Complicazioni della sindrome dell’ovaio policistico
L’eccesso di androgeni circolanti e l’obesità colpiscono il corpo. Pertanto, è necessario consultare immediatamente un medico se si sospetta la presenza della sindrome dell’ovaio policistico. Questo sarà l’unico modo per avere una diagnosi accurata e iniziare il trattamento in modo tempestivo.
Quando la patologia non viene trattata in tempo, aumenta la probabilità di soffrire di complicanze, tra le quali si annoverano le seguenti:
- Ipertensione arteriosa.
- Sterilità e aborti spontanei in caso di gravidanze concretizzanti.
- Fegato grasso.
- Insulino-resistenza e diabete mellito di tipo 2.
- Sindrome metabolica.
- Apnea notturna.
Quando andare dal dottore?
È molto importante andare dal medico prima di qualsiasi cambiamento nelle mestruazioni, poiché questi sono i principali sintomi della sindrome. Inoltre, l’attenzione medica dovrebbe essere richiesta anche in presenza di uno qualsiasi dei suddetti segni di iperandrogenismo.
La diagnosi di sindrome dell’ovaio policistico può influenzare psicologicamente le donne, a causa della sua associazione diretta con l’infertilità. Tuttavia, con un controllo medico costante e i farmaci corretti è possibile ottenere il concepimento.
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