In che modo l'alcol influisce sulla funzione tiroidea?

Il consumo di alcol è notoriamente collegato ad un aumentato rischio di sviluppare alcune malattie. Ma come agisce sulla funzione tiroidea? Vediamo cosa dice la ricerca.
In che modo l'alcol influisce sulla funzione tiroidea?

Ultimo aggiornamento: 13 settembre, 2021

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) attribuisce 3 milioni di decessi all’anno al consumo di alcol (5,1% del carico globale di malattie). Sono dozzine le complicazioni che possono essere generate da un consumo eccessivo, compreso l’aumento del rischio di alcuni tipi di cancro. Oggi ci concentreremo sulla relazione tra alcol e funzione tiroidea.

Sebbene a prima vista sembri un argomento già consolidato, in realtà è una questione ancora aperta tra chi è favorevole e contrario al suo consumo. Anche le ricerche non hanno ancora portato ad una conclusione. Cercheremo nelle righe seguenti di fare una revisione e valutare cosa deve tenere in considerazione un consumatore abituale.

Alcol e funzione tiroidea

Alcol e funzione tiroidea
Alcune ricerche suggeriscono una relazione tra consumo di alcol e ipotiroidismo. Quest’ultima condizione è associata a una ridotta produzione di ormoni tiroidei.

Attualmente non esiste un consenso unanime sul ruolo che l’alcol svolge nella funzione tiroidea. Iniziamo col segnalare i possibili effetti negativi in caso di abuso.

Uno studio pubblicato su Drug and Alcohol Dependence ha analizzato i valori tiroidei di 39 alcolisti cronici. I risultati hanno indicato una tendenza all’ipotiroidismo che si normalizza dopo una settimana di astinenza.

Ciò è stato confermato da altri studi, come quello pubblicato su Alcohol and Alcoholism nell’ottobre 2006. Gli autori di questa ricerca suggeriscono che l’ipotiroidismo dovrebbe essere considerato un marker caratteristico dell’alcolismo, soprattutto nelle sue fasi croniche.

Alcuni ricercatori teorizzano che i disturbi dell’umore che spesso accompagnano l’assunzione disordinata di alcol possano essere causati, o almeno potenziati, dal calo degli ormoni tiroidei. Depressione, rabbia e ansia, solo per citarne alcune, sono manifestazioni comuni nei pazienti con ipotiroidismo.

Vi è anche evidenza di una complessa interconnettività, più profonda di quanto si pensasse, tra tiroide e fegato. Piccole alterazioni nella prima possono innescare risposte negative nella seconda e viceversa.

I danni al fegato derivanti dal consumo di bevande alcoliche, quindi, possono scatenare episodi di ipertiroidismo.

Per questo motivo, alcuni studi consigliano di sottoporsi a test della tiroide a tutti coloro che sono dipendenti dall’alcol. È un test economico, rapido e accurato per determinare se la ghiandola sta funzionando con i valori corretti.

Possibili benefici dell’alcol sulla funzione tiroidea

Proprio come gli specialisti hanno riscontrato una relazione negativa tra l’alcol e la funzione tiroidea, sembrano esserci anche alcuni aspetti positivi nell’assunzione moderata.

Ad esempio, una ricerca pubblicata su The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism nel 2013 ha riscontrato una riduzione dei rischi della malattia di Graves nelle persone che ne bevono quantità moderate.

La malattia di Graves è la principale causa dell’ipotiroidismo e produce i sintomi più caratteristici dello squilibrio tiroideo: sensibilità al calore, battito cardiaco irregolare, irritabilità, ansia, aumento della sudorazione, affaticamento e altro. Secondo i risultati di queste ricerche, i benefici del consumo medio di alcol sono percepiti indipendentemente dall’età o dal sesso.

D’altra parte, uno studio pubblicato su British Journal of Cancer nel novembre 2009 ha esaminato la relazione tra assunzione moderata di alcol e cancro alla tiroide. La ricerca, la più completa fino ad oggi, è durata sette anni e mezzo. I risultati hanno suggerito una diminuzione dello 0,57% tra coloro che hanno consumato due drink al giorno.

Sebbene l’intervallo percentuale possa non sembrare così ampio, in realtà conferma le ipotesi di altri studi minori. Per questo motivo, sarà bene interpretare gli effetti del consumo di alcol in base al contesto. La concentrazione alcolica, la frequenza e gli eventuali squilibri precedenti possono condizionarne i benefici o le conseguenze a medio e lungo termine.

Moderare il consumo di alcol per una migliore salute

Alcol e funzione tiroidea: cocktail alcolici.
Moderare il consumo di alcol non è solo benefico da un punto di vista metabolico, ma per la salute in generale.

È stato quindi dimostrato che il consumo eccessivo di alcol è controproducente per la funzione tiroidea. Chi ne fa un uso smodato dovrebbe esserne consapevole, soprattutto se gli è già stato diagnosticato un disturbo della tiroide o se ha una predisposizione.

Il Centro statunitense per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) stabilisce che bere 4 o più drink è considerato “binge drinking” o abbuffata alcolica. Anche l’assunzione di 8 drink a settimana per le donne e 15 per gli uomini è considerata un comportamento eccessivo.

I CDC consigliano di limitarsi a uno o due drink al giorno, in un contesto consapevole e non abitudinario. Cioè, deve essere possibile non bere per diversi giorni senza che ciò comporti un cambiamento di umore o atteggiamenti compulsivi.

Naturalmente il consumo è sconsigliato a minorenni, donne in gravidanza, chi soffre di alcune malattie o sta seguendo un trattamento farmacologico.

Chi non riesce a riportare il consumo a questi parametri farà bene a cercare un aiuto professionale, poiché è molto probabile che si trovi in uno stato di dipendenza.

I disturbi della tiroide non sono l’unico rischio, l’OMS ha identificato più di 200 malattie correlate. Parlarne con la famiglia e gli amici è un primo passo per affrontare la dipendenza e trovare una soluzione.



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