Gli effetti dell'alcol sul cervello

Gli effetti dell'alcol sul cervello si estendono ben oltre la sfera fisica e cognitiva. Quali sono le conseguenze di un'abitudine consolidata e accettata in molte culture?
Gli effetti dell'alcol sul cervello
Laura Ruiz Mitjana

Scritto e verificato la psicóloga Laura Ruiz Mitjana.

Ultimo aggiornamento: 31 marzo, 2021

Il consumo di alcol è una pratica profondamente radicata e persino normalizzata nella maggior parte delle società; tuttavia, è un’abitudine che può essere molto dannosa per la nostra salute, e questo include la salute mentale. Vi siete mai chiesti quali sono gli effetti dell’alcol sul cervello?

In questo articolo parliamo di 7 effetti. Come vedrete, molti si riferiscono ad aspetti del cervello che possono avere un impatto diretto sul comportamento e sulla salute. Ma prima di descriverli, vediamo che cos’è l’alcol e cosa significhi essere alcolizzato, ovvero quando l’uso della sostanza diventa una dipendenza.

Gli effetti dell’alcol sul cervello: che cos’è l’alcol?

L’alcol è una sostanza presente da secoli in molte culture. In Italia e in altri paesi, il suo consumo fa parte delle nostre abitudini quotidiane. Inoltre, essendo una droga legale e quindi accessibile, è molto facile che porti a problemi di alcolismo.

L’alcol è quindi una droga, perché interrompe le normali funzioni del sistema nervoso centrale. Inoltre, genera facilmente dipendenza. È costituito da liquido incolore, con un odore caratteristico, solubile sia in acqua che nel grasso.

Che tipo di sostanza è?

È una sostanza psicoattiva, un depressivo del sistema nervoso centrale e con una grande capacità di generare dipendenza. Pertanto, gli effetti dell’alcol sul cervello sono garantiti, come vedremo subito.

Quando assumiamo 1 grammo di alcol stiamo introducendo 7,1 chilocalorie; si tratta di un apporto energetico che non è accompagnato da un valore nutritivo come quello fornito da minerali, proteine o vitamine.

Alcolismo

Gli effetti dell'alcol sul cervello possono portare a problemi di convivenza.
Come tutte le dipendenze, l’alcolismo è legato a problemi comportamentali, in grado di deteriorare le relazioni sociali.

L’alcolismo è la dipendenza dal consumo di alcol, una dipendenza che è sia fisica che psicologica e legata a sintomi di astinenza quando si interrompe il consumo.

La persona alcolista non ha alcun controllo sul consumo di questa sostanza, che anzi tende ad aumentare; la conseguenza è lo sviluppo della tolleranza all’alcol (sono necessarie sempre più dosi della sostanza per provare gli stessi effetti).

L’alcolismo è considerata una malattia cronica, progressiva e fatale, proprio come le altre dipendenze da droghe.

Gli effetti dell’alcol sul cervello

Quali sono gli effetti noti dell’alcol sul cervello? Ecco i più vistosi:

Distruzione neuronale

Uno dei principali effetti dell’alcol sul cervello è la distruzione neuronale. Oltre a questo, impedisce una sana produzione di nuove cellule e di neuroni; il risultato è che alcune aree del cervello restano un po’ sguarnite.

Il danno è più evidente in alcune strutture del neurone, come l’assone (un prolungamento che permette il “cablaggio” del sistema nervoso).

Danni all’ippocampo

Tra gli effetti dell'alcol troviamo un danno dell'ippocampo.
Le funzioni dell’ipotalamo possono essere compromesse in modo temporaneo o permanente da un consumo eccessivo di alcol.

La distruzione neuronale può coinvolgere in modo più specifico l’ippocampo. L’ippocampo è una struttura cerebrale che funge da mediatore dei ricordi; è legato anche alla percezione dello spazio e alla memoria dichiarativa.

Il consumo cronico di alcol può danneggiare in modo grave questa struttura e causare vuoti di memoria. Questi disturbi possono persistere anche dopo che la dipendenza è finita.

Psicosi e delirium tremens

Il consumo cronico e continuato di alcol può portare a disturbi psicotici. L’alcolista può sperimentare allucinazioni, deliri, paranoie e altri sintomi caratteristici.

Se, d’altra parte, un consumatore abituale di alcol cessa improvvisamente di bere, si può manifestare la sindrome da astinenza da alcol, nota come delirium tremens.

Questa sindrome ha origine da un’iperstimolazione del sistema adrenergico ed è caratterizzata da una serie di sintomi: mal di testa, agitazione, tremori, vomito, nausea, allucinazioni, ecc. Può essere fatale.

Alterazione dei sistemi di neurotrasmissione

Secondo Guardia Serecigni et al. (2013), il consumo cronico di alcol (e altre droghe) produce cambiamenti adattativi in diversi sistemi di trasmissione degli impulsi nervosi. Agisce anche sui circuiti cerebrali, provocando varie alterazioni nei processi motivazionali ed emotivi.

Potrebbero inoltre verificarsi modifiche nel processo decisionale, sempre per lo stesso motivo. Inoltre, questi cambiamenti neuroadattativi creano in modo progressivo uno “stato di bisogno”.

In questo stato l’alcolista dà la priorità all’alcol vs. altre attività, con un deterioramento della capacità di autocontrollo sull’autosomministrazione (ecco perché parliamo di dipendenza).

Perdita di conoscenza

Un altro effetto dell’alcol sul consumatore abituale, è il rischio di sincope. Questa, chiamata comunemente svenimento consiste in una perdita di coscienza per un breve periodo di tempo. È tipica dei grandi bevitori di alcol.

Sindrome di Wernicke-Korsakoff

Un altro danno esercitato dall’alcol, strettamente correlato alla funzione di memoria cognitiva, è la sindrome di Wernicke-Korsakoff.

Secondo l’ Istituto nazionale per l’abuso di alcol e l’alcolismo, l’ 80% delle persone dipendenti da alcol ha carenze di tiamina (vitamina B1). Questa condizione può portare alla sindrome di Wernicke-Korsakoff. Le sue conseguenze sono danni irreversibili al cervello, legati a importanti alterazioni della memoria e altri sintomi.

Alterazioni della memoria (lacune)

Oltre alla sindrome di Wernicke-Korsakoff, il consumo continuativo di alcol può causare disturbi della memoria. In modo più specifico, è possibile andare incontro a vuoti di memoria, legati ai danni all’ippocampo sopra menzionati.

Questi vuoti di memoria o lacune, spesso di breve durata,  possono comparire già poche ore dopo il consumo. Tuttavia, se il consumo di alcol avviene a stomaco vuoto e tutto insieme, è possibile che la lacuna si estenda per intervalli di tempo più lunghi o diventi persino definitiva.

Al di là degli effetti dell’alcol sul cervello

Gli effetti dell’alcol sul cervello si estendono ben oltre la sfera fisica e cognitiva (minore aspettativa di vita, malattie del fegato e al pancreas, disturbi della memoria e altre funzioni cognitive, stato confusionale, ecc.). Modificano in generale la qualità della vita del consumatore di alcol e delle persone del suo ambiente. È considerato un fattore di rischio in problematiche come la violenza domestica, gli infortuni e altri comportamenti criminali.

Sintomi psicologici ed emotivi

Il consumo di alcol non è privo di conseguenze sul piano emotivo e psicologico. Abbiamo visto come l’alcolismo vada ad agire sulle connessioni neurali, che consentono la trasmissione delle informazioni e che, quindi, il cervello potrebbe presentare difficoltà a elaborare le informazioni.

Questo stato può portare ad alterazioni sul piano emotivo e comportamentali di diverso tipo. Le persone dipendenti da alcol sperimentano pensieri ed emozioni “nuovi”, molte volte più intensi del normale, proprio per le caratteristiche di questa sostanza (che ha un effetto inibitorio sul sistema nervoso). Ciò può far sì che la persona manifesti sintomi come ansia, tristezza o aggressività.



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  • Guardia et al. (2013). Guias clínicas SOCIDROGALCOHOL basadas en la EVIDENCIA CIENTÍFICA. Madrid: Edición: SANED.
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