7 benefici della compassione secondo la scienza

I benefici della compassione sono enormi. Non influiscono solo sulla salute mentale e psicologica, ma anche fisica. Praticare la compassione è più che partecipare al dolore o all'angoscia degli altri. Si tratta di smettere di essere spettatori e di diventare agenti del cambiamento.
7 benefici della compassione secondo la scienza

Ultimo aggiornamento: 01 giugno, 2021

Essere compassionevoli non fa solo bene al nostro spirito, ma anche al corpo e alla mente. Lo dimostra anche la scienza. Molte persone confondono la compassione con l’empatia, poiché la assimilano con la capacità di mettersi nei panni dell’altro. Sono, in realtà, due dimensioni diverse.

La compassione è, secondo le scienze umane, un sentimento innato ed essenziale nelle relazioni umane. Viene identificata come una “emozione dolorosa” che trae origine dalla sfortuna o dal dolore altrui. In ogni caso, è considerata basilare per la sopravvivenza.

L’empatia è la percezione che abbiamo dei sentimenti, pensieri o azioni di una persona, la capacità di comprendere il punto di vista altrui.

La differenza tra i due sentimenti è che la compassione va oltre l’empatia. Una persona compassionevole, oltre a intuire e sentire il dolore dell’altra persona, desidera aiutarla a uscire da questo stato di infelicità. La compassione è quindi un livello più alto di empatia.

Come aumentare la compassione?

I benefici della compassione sono molti.
Aumentare la compassione, e quindi l’empatia, ci aiuta a diventare persone migliori.

Come abbiamo già detto, la compassione è un sentimento innato dell’essere umano. Tuttavia, può essere stimolata attraverso le tecniche di meditazione come il mindfulness. Questa tecnica in particolare, unisce capacità di attenzione e consapevolezza, focalizzando sul presente.

Uno studio sul rapporto tra meditazione e sentimento della compassione umana ha coinvolto un campione di 36 persone divise in due gruppi. Tutti hanno partecipato a una discussione sulla compassione, ma solo uno dei gruppi ha seguito un corso di meditazione.

In seguito, i ricercatori hanno fatto assistere i volontari ad una scena preparata con attori. Una persona con le stampelle, a causa del dolore, non riusciva a stare seduta, di fronte all’indifferenza di altri attori. Il 50% del gruppo che aveva partecipato alle sessioni di meditazione ha cercato di aiutare la persona con le stampelle, mentre solo il 15% dell’altro gruppo (non preparato alla meditazione), ha fatto il gesto di aiutarla.

I ricercatori hanno concluso che la pratica della meditazione risveglia un sentimento altruistico nelle persone. Ciò significa che le persone passano dal provare empatia all’agire con compassione, lasciando da parte l’effetto “spettatore”.

I vantaggi della compassione secondo la scienza

Di certo avrete provato molte volte il sentimento della compassione, in modo più o meno consapevole. Vediamo, allora, i sette vantaggi più importanti secondo la scienza:

1. Riduce la depressione

Studi condotti sulla terapia incentrata sulla compassione o CFT – utilizzata spesso e con successo in psicoterapia – attribuiscono a questo sentimento la capacità di ridurre la depressione. Secondo uno studio spagnolo, la CFT diminuisce, oltre alla depressione, l’ansia, l’autocritica e il sentimento di inferiorità.

È sufficiente un mese di questa terapia per aumentare i livelli di autocompassione. Questo perché rivolgere la compassione anche a noi stessi, riduce la depressione, l’ansia e lo stress.

2. Favorisce un atteggiamento positivo

Secondo la ricerca sopra citata, la pratica della compassione diretta verso altre persone, amici o estranei, ci porta ad assumere un atteggiamento più positivo. A questo si aggiunga che praticare la compassione aumenta anche i sentimenti di affiliazione e gentilezza.

Esercitando la compassione, infatti, attiviamo i circuiti cerebrali collegati ai sentimenti positivi. Insomma, più siamo compassionevoli, più questo sentimento si risveglia in noi, portandoci a offrire aiuto, invece che un semplice sentimento di pietà.

3. Allevia lo stress lavorativo

Lo stress lavorativo o sindrome da burnout è un disturbo emotivo. Innescato dall’ambiente lavorativo o dalle condizioni di lavoro, può avere gravi conseguenze a livello fisico e psicologico. Tra i sintomi più comuni vi sono la depressione e l’ansia.

Si tratta di un fenomeno molto comune tra gli operatori sanitari come infermieri e medici. Studi scientifici circa gli effetti della terapia Compassion Cultivation Training (CCT) sugli operatori della salute,  dimostrano la sua utilità nel migliorare diversi aspetti della salute del lavoratore.

4. Rafforza il sistema immunitario

È ormai assodata la relazione tra stress (di qualsiasi tipo) e indebolimento del sistema immunitario.

Abbiamo visto come il mindfulness, associato alla terapia CFT sia in grado di ridurre lo stress e i suoi effetti; da questo si deduce che essere compassionevoli favorisca un sistema immunitario più forte.

Al contrario, uno studio sugli effetti di un rapporto coniugale conflittuale sul sistema immunitario, indica che la mancanza di sostegno emotivo da parte di una persona cara o gli screzi, rallentano la velocità di guarigione.

5. Abbassa la pressione sanguigna

I benefici della compassione sono rivolti a chi la riceve e chi la dà
Il tocco compassionevole allevia il dolore e favorisce la guarigione dalle malattie.

La pressione alta è un altro sintomo di stress che non sfugge ai benefici della compassione. Uno studio condotto dalla Brigham Young University ha dimostrato che il contatto affettuoso tra  partner riduce la pressione sanguigna a medio termine.

Un’altra ricerca condotta dall’Università del Colorado indica che i pazienti ricoverati per infarto e interventi chirurgici importanti e che ricevono cure compassionevoli o supporto emotivo dagli operatori sanitari, hanno un recupero maggiore rispetto a quelli che ricevono cure standard.

6. Riduce il dolore cronico

Malattie come la fibromialgia, la sclerodermia o la stanchezza cronica spesso comportano un dolore cronico difficile da sopportare a livello fisico e mentale. Tuttavia, uno studio sugli effetti della CFT ha dimostrato che la compassione può alleviare il dolore cronico.

Inoltre, la pratica della compassione può anche alleviare i sentimenti di rabbia e sofferenza mentale associati a questa condizione.

7. Agisce come palliativo nei casi terminali

I malati terminali devono affrontare il dolore e la sofferenza psicologica. La medicina palliativa si occupa di fornire trattamenti che permettano di preservare una buona qualità della vita più a lungo. Questo è l’ultimo dei benefici della compassione del nostro elenco.

Uno studio su pazienti affetti da cancro al polmone allo stadio terminale ha dimostrato che la compassione come trattamento palliativo ha effetti importanti. Nello specifico, i risultati pubblicati sul New England Journal of Medicine hanno indicato un miglioramento nella qualità della vita da parte di chi ha ricevuto un trattamento amorevole.

Questo può sembrare ovvio, tuttavia i ricercatori hanno scoperto che questa terapia ha avuto anche un effetto sulla durata della vita. Le persone che hanno partecipato all’esperimento hanno aumentato la loro aspettativa di vita del 30%.

Nutrite la compassione e raccogliete i suoi benefici

Come abbiamo visto, i benefici della compassione sono enormi. Non influiscono solo sulla salute mentale e psicologica, ma anche fisica. Praticare la compassione è semplice, richiede di andare oltre la sensazione innata di partecipare al dolore o all’angoscia degli altri. Si tratta di smettere di essere spettatori e di diventare agenti del cambiamento.




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