Stress e ansia: 4 differenze

Sia lo stress che l'ansia non sono di per sé negativi: servono a garantire la nostra sopravvivenza, ma possono diventare controproducenti. Quali sono le differenze?
Stress e ansia: 4 differenze
Leticia Aguilar Iborra

Scritto e verificato la psicóloga Leticia Aguilar Iborra.

Ultimo aggiornamento: 03 aprile, 2021

Spesso utilizziamo le parole stress e ansia in modo intercambiabile per riferirci al ritmo pressante della vita quotidiana. Tuttavia, non sono la stessa cosa: stress e ansia, pur condividendo alcune caratteristiche, rispondono a funzioni diverse.

Tutte e due rappresentano una reazione di adattamento dell’organismo agli stimoli che provengono dall’ambiente. E in entrambi i casi, quando questa risposta dura nel tempo, può diventare controproducente e richiedere un aiuto terapeutico.

Cos’è lo stress?

Stress e ansia possono portare alla depressione.
Stress e ansia cronici possono portare ad altri disturbi come la depressione.

Lo stress potrebbe essere definito come la risposta di un organismo alle richieste dell’ambiente circostante. È una reazione innata e mira a proteggerci da eventuali pericoli.

Ad esempio, se scorgessimo un animale pericoloso, useremmo tutte le nostre risorse per portarci al sicuro, attivando alcune aree del corpo.

In questo modo si attiva un meccanismo di difesa che predispone il corpo a una pronta risposta fisica: la lotta o la fuga. Tuttavia, non sempre gli stimoli ambientali comportano un reale rischio per la nostra sicurezza.

Il ruolo del cortisolo nello stress

Il cortisolo è un ormone secreto dall’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA) per la modulazione della risposta allo stress. Produrlo serve ad  aumentare le nostre possibilità di sopravvivenza.

Se il cortisolo resta in circolo per un periodo di tempo prolungato, può causare dei danni. Ciò può sembrare alquanto paradossale, visto che il suo ruolo sarebbe garantire una risposta adattativa all’ambiente.

Le conseguenze possono essere varie. Tra queste, una maggiore facilità di contrarre infezioni e malattie acute come il raffreddore, è solitamente la più frequente.

Inoltre, possono manifestarsi altri sintomi come debolezza muscolare, stanchezza cronica, mancanza di concentrazione e un aumento del rischio di sviluppare malattie autoimmuni. Tuttavia, per quanto riguarda queste ultime, gli studi non sono conclusivi.

Cos’è l’ansia?

L’ansia, in senso lato, potrebbe essere definita come una risposta emotiva derivata dallo stress, ma senza campanelli d’allarme a indicare la presenza di fattori stressanti. Non è di per sé una reazione negativa poiché ci consente di essere preparati alle richieste che l’ambiente può inviare.

Un esempio può essere il sentirsi nervosi prima di un esame importante o prima di un colloquio di lavoro. L’ansia, a differenza dello stress, varia a seconda dello stimolo che la produce.

Nello stress, la risposta per proteggere il corpo è solitamente costante, mentre nell’ansia la risposta varia, in qualche modo fornendo una soluzione al problema o alle richieste esterne.

Disturbi d’ansia

Come lo stress, che canalizza comportamenti di lotta o fuga nella ricerca della sicurezza e che può diventare patologico se questa risposta viene mantenuta nel tempo, l’ansia può degenerare. In questo caso possono comparire i cosiddetti disturbi d’ansia.

In generale, questi possono essere classificati in:

Questi disturbi sono esclusivi dell’uomo. Cioè, mentre la risposta degli animali varierà a seconda dell’esperienza che hanno avuto con determinati stimoli (ad esempio il cane che scappa di fronte a un cane di grossa taglia per essere stato morso), nell’uomo questi comportamenti saranno condizionati da fattori condizionati e operanti.

Negli esseri umani, l’ansia, oltre a indurre certi comportamenti a causa di variabili condizionali, subisce il potere delle parole e fa propri eventi accaduti ad altre persone.

Un esempio è quando un amico ci racconta di essere stato derubato con violenza nella piazza del paese alle 10 di notte. A partire da quel momento attraverseremo quella piazza con molta attenzione o la eviteremo, pur non avendo vissuto un’esperienza negativa.

Le 4 differenze tra ansia e stress

Ansia e stress sono due risposte naturali che possono diventare controproducenti
Sia l’ansia che lo stress possono abbassare in modo significativo la qualità della vita.

In sintesi, le differenze tra ansia e stress possono essere riassunte come segue:

  1. In condizioni di stress, la risposta è solitamente mirata a garantire la sopravvivenza dell’organismo. L’ansia, nonostante condivida tale funzione, è anche associata a una risposta emotiva derivata.
  2. Lo stress assume due forme: si parla di eustress quando la risposta è adeguata alle circostanze e distress quando le risorse a disposizione dell’individuo non sono sufficienti a soddisfare le richieste dell’ambiente.
  3. È più probabile che prima che si esaurisca lo stimolo che causa la risposta stressoria, questa scompaia.
  4. L’ansia può anche portare a più ansia. Le preoccupazioni per il futuro costituiscono un viaggio mentale in cui è difficile identificare la principale fonte di ansia.

Cosa fare in caso di ansia e/o stress?

I motori di ricerca su Internet abbondano di consigli sulle tecniche di respirazione e seminari per la gestione dell’ansia e dello stress. Questo può essere utile per le persone con sintomi occasionali.

Lo svantaggio è che una volta che questi schemi di ansia e stress siano normalizzati (ovvero, sono presenti da molto tempo), queste tecniche a volte sono solo un modo per controllare i sintomi.

Pertanto, il tentativo di controllare il disagio deve tenere conto della spirale di ansia e stress, un circolo vizioso da cui è difficile uscire. In questi casi sarebbe opportuno rivolgersi ad un professionista specializzato in questo campo.



  • Lewis, M.; Haviland-Jones, J.M. (2000). Handbook of emotions. Nueva York: The Guilford Press.

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