Norvasc (amlodipina): cosa c'è da sapere?

Norvasc, nome commerciale del composto attivo amlodipina, viene spesso prescritto per trattare l'ipertensione e l'angina pectoris. Scoprite come funziona, le controindicazioni e gli effetti collaterali.
Norvasc (amlodipina): cosa c'è da sapere?

Ultimo aggiornamento: 24 giugno, 2021

Norvasc è un farmaco che appartiene alla famiglia dei calcioantagonisti. Questo gruppo di farmaci, noto anche come bloccanti dei canali del calcio, inibisce l’ingresso del calcio nelle arterie e nel cuore. Questo produce un effetto rilassante, vasodilatatore e una riduzione della frequenza cardiaca.

Norvasc è il nome commerciale del composto attivo amlodipina. Può essere utilizzato da solo o in combinazione con altri farmaci a partire dai 6 anni di età. In questo articolo troverete tutto quello che c’è da sapere, inclusi gli effetti collaterali.

A cosa serve Norvasc?

Norvasc è usato per trattare l'insufficienza cardiaca
Numerose malattie cardiovascolari possono migliorare con il consumo regolare di amlodipina. Viene somministrata da sola o in combinazione con altri farmaci.

Norvasc è un farmaco approvato dalla Food and Drug Administration (FDA) e dall’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) per il trattamento dell‘ipertensione, dell’angina pectoris cronica e dell’angina vasospastica. Può anche essere usato per trattare la malattia coronarica e l’insufficienza cardiaca. Tuttavia, i primi tre usi sono i più comuni.

In tutti i casi può essere usato da solo o in combinazione con altri farmaci; sebbene non curi la malattia, aiuta a mantenerla stabile e a contrastare i sintomi. Nel caso dell’angina pectoris, l’amlodipina non può fermare i sintomi del dolore se sono già iniziati, ma può prevenire il dolore a medio e lungo termine quando viene il trattamento è permanente.

L’evidenza suggerisce che il suo uso in combinazione con altri calcio-bloccanti può essere utile nel trattamento del fenomeno di Raynaud (riduce gli attacchi fino al 33%), sebbene questo impiego non sia approvato da nessuna delle agenzie di cui sopra.

L’assunzione del farmaco deve essere effettuata solo sotto la supervisione di uno specialista. Se sospettate di soffrire di una delle condizioni di cui sopra, cercate assistenza medica per una conferma diagnostica. L’automedicazione non è consigliabile, soprattutto negli scenari in cui Norvasc è controindicato.

Controindicazioni al trattamento con Norvasc

La prima controindicazione del farmaco è l’ipersensibilità o reazioni allergiche al suo componente principale, l’amlodipina.

Prima di prescriverlo, lo specialista deve valutare entrambe le possibilità o comunque eseguire un monitoraggio nei primi giorni per eventualmente ridurre la dose o cambiare farmaco. Altri contesti in cui non bisogna assumere questo farmaco sono i seguenti:

Gravidanza

Sebbene studi e ricerche attuali suggeriscano che i rischi siano inferiori rispetto a quanto si credeva in precedenza, la FDA classifica Norvasc come farmaco di categoria C per le donne in gravidanza. La sua somministrazione va effettuata solo quando i benefici superano i rischi e valutando sempre la reazione durante ogni settimana.

Non si dispone di dati sufficienti per supportare il suo uso durante l’allattamento, quindi dovrebbe essere somministrato con cautela anche dopo il parto. In determinate dosi, l’amlodipina può prolungare il travaglio e persino la gravidanza.

Bambini sotto i 6 anni

Il Norvasc non è stato studiato abbastanza da raccomandarne l’assunzione nei bambini di età inferiore ai 6 anni. Pertanto, gli effetti collaterali o le ripercussioni a lungo termine sono sconosciuti. È preferibile cercare un’alternativa comprovata dalla ricerca, da assumere sempre sotto stretto controllo medico.

Adulti sopra i 65 anni

Allo stesso modo, sono scarse le ricerche sull’azione del farmaco in pazienti di età superiore ai 65 anni. Pertanto, deve essere prescritto con cautela. In ogni caso si dovrà iniziare con piccole dosi per poi aumentare, in base al grado di tolleranza del paziente.

D’altra parte, l’amlodipina può interagire con altri farmaci e quindi diminuire la loro efficacia. Se si mantiene un trattamento a base di pimozide, acido fusidico sistemico, bromperidolo, abametapir o conivaptan, potrebbe essere necessario aggiustare la dose o scegliere un’altra alternativa.

Effetti collaterali dell’assunzione di Norvasc

Uno degli effetti indesiderati di Norvasc è l'insonnia
Poiché spesso si assume Norvasc insieme ad altri farmaci, può essere difficile determinare quale stia causando un effetto collaterale.

La maggior parte degli effetti collaterali dell’amlodipina dipende dal dosaggio. Di solito sono di intensità bassa o moderata. La FDA ha identificato i seguenti effetti indesiderati:

  • Generali: mal di schiena, malessere, brividi e aumento di peso.
  • Cardiovascolari: ipotensione, tachicardia, aritmie cardiache, bradicardia e vasculite.
  • Sistema nervoso periferico e centrale: tremori, vertigini e ipoestesia.
  • Gastrointestinali: anoressia, stipsi, diarrea e vomito.
  • Psichiatrici: disturbi del sonno, depressione, ansia, nervosismo e disfunzione sessuale.
  • Sistema urinario: nicturia e altri disturbi urinari.

Altri possibili effetti avversi sono dispnea, visione offuscata, iperglicemia, sudorazione e gonfiore. La maggior parte di questi eventi si verifica solo nell’1-2% della popolazione, anche se la percentuale può essere maggiore a seconda del contesto. In caso di effetti moderati o gravi, occorre contattare subito lo specialista per procedere a un aggiustamento della dose o cercare un’alternativa.

Dosaggio e conservazione di Norvasc

Il farmaco è commercializzato nella maggior parte dei paesi in dosi di 2,5, 5 e 10 milligrammi. Si consiglia sempre di iniziare con la dose più bassa per poi aumentare nelle settimane successive, fino a raggiungere il massimo, se applicabile. Si prende, in genere, una volta al giorno, preferibilmente al mattino.

Poiché non vi sono prove di interazione con cibi o bevande, non è necessario assumere il farmaco a digiuno. In ogni caso, dipenderà dal parere dello specialista. Se si dimentica di prendere il farmaco, occorre farlo il prima possibile, a meno che non manchino meno di 12 ore prima dell’assunzione successiva.

Non si deve interrompere il farmaco senza la supervisione del medico, o aumentare la dose se si nota un peggioramento dei sintomi. Norvasc deve essere conservato in un luogo asciutto, a una temperatura non inferiore a 15 gradi.

Gli studi indicano che le concentrazioni plasmatiche del farmaco possono essere più elevate in presenza di grave insufficienza epatica e insufficienza renale. È necessario comunicare queste condizioni allo specialista per effettuare un eventuale aggiustamento della dose. Se si opta per la formulazione liquida, ricordarsi di agitare bene il flacone prima dell’uso.



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