I sintomi della malattia di Parkinson

Difficoltà a muoversi e tremori sono alcuni dei sintomi più comuni associati alla malattia di Parkinson. Tuttavia, ve ne sono altri a cui dobbiamo prestare attenzione.
I sintomi della malattia di Parkinson

Ultimo aggiornamento: 12 settembre, 2021

Alcuni dei sintomi più caratteristici della malattia di Parkinson sono rigidità, tremore alle mani (o meglio, agli arti), difficoltà di movimento e instabilità posturale. Tuttavia, non sono gli unici segni della malattia.

I pazienti con Parkinson possono manifestare una varietà di sintomi man mano che la malattia progredisce. Il trattamento aiuta a rallentare l’evoluzione, ma anche così possono verificarsi alti e bassi.

Va inoltre tenuto presente che ogni caso è diverso. In questo senso, secondo il Manuale MSD e la Fondazione Michael J. Fox per la ricerca sul Parkinson, alcuni pazienti non manifesteranno mai il tremore e in altri diventa meno evidente con il progredire del Parkinson.

I sintomi della malattia di Parkinson più frequenti

Rigidità, tremore (anche quando i muscoli sono rilassati e a riposo), movimento lento e perdita di coordinazione ed equilibrio sono alcuni dei sintomi più comuni della malattia di Parkinson.

Tremore

I sintomi della malattia di Parkinson includono tremore
I tremori possono essere particolarmente invalidanti, limitando lo svolgimento delle attività quotidiane.

Il tremore si verifica anche quando i muscoli sono rilassati e a riposo. Secondo il Manuale MSD, questo è uno dei sintomi più caratteristici del Parkinson. Sebbene ci siano pazienti che non lo sperimentano mai, più della metà di solito lo sviluppa. E tra coloro che lo sperimentano, ci sono casi in cui, con il passare del tempo, il tremore si fa più lieve.

Il sintomo si manifesta bruscamente e ritmicamente. Di solito inizia in una mano, a riposo. Alcune volte colpisce l’intero braccio, o entrambe le braccia e le gambe.

I tremori di solito diminuiscono con i movimenti volontari e scompaiono completamente durante il sonno. D’altra parte, possono essere aggravati dallo stress emotivo e dalla stanchezza.

Rigidità

La rigidità muscolare è un altro dei sintomi più comuni della malattia di Parkinson. Ciò non solo ostacola i movimenti del paziente ma produce anche resistenza quando il medico cerca di muovere o flettere un arto (il braccio, per esempio) del paziente per esaminarlo. Questo è noto come ipertonia muscolare.

Superata la resistenza, il movimento non è fluido, ma si avvia e si ferma ripetutamente. Questa è nota come rigidità della ruota dentata.

Trascinare i piedi quando si cammina

Considerando che la malattia di Parkinson rende difficile per una persona muoversi in tutti i sensi, non sorprende che influenzi anche il modo di camminare. Generalmente, per i pazienti risulta difficile sia raddrizzare le gambe quando camminano sia sollevarle. Di conseguenza, trascinano i piedi e si muovono lentamente.

Inoltre, tendono a camminare con passi rapidi e brevi (festinazione) e hanno difficoltà a stare in piedi. Sono presenti episodi di freezing (i piedi sembrano incollati al suolo).

Rallentamento dei movimenti

Il rallentamento dei movimenti o (bradicinesia ) è un altro dei sintomi più comuni della malattia di Parkinson. Coinvolge sia i movimenti volontari che automatici.

Non solo un paziente con Parkinson può camminare lentamente, ma può mantenere le braccia quasi immobili durante la deambulazione, quando sarebbe normale farle oscillare leggermente.

La lentezza non colpisce solo gli arti, ma può anche essere evidenziata nella scrittura, nel battito delle palpebre e nell’espressione facciale. Pertanto, il paziente può battere le palpebre più lentamente e mostrare progressivamente meno espressività facciale. La lentezza spesso va di pari passo con la goffaggine nel maneggiare gli oggetti.

Difficoltà a parlare

Il tremore può colpire l’area della mascella e della lingua, che a sua volta può causare problemi di linguaggio. Spesso i pazienti parlano lentamente, con voce monotona e talvolta balbettano a causa delle difficoltà nell’articolazione delle parole.

Scrittura minuta

I sintomi della malattia di Parkinson includono problemi di scrittura
Oltre alla tendenza a scrivere a caratteri piccoli, i parkinsoniani possono incontrare difficoltà nell’uso della penna e persino nell’iniziare o terminare la scrittura.

A causa di tutto quanto sopra, i pazienti di Parkinson hanno anche difficoltà a scrivere ed eseguire attività correlate. In genere scrivono lentamente perché hanno difficoltà a tracciare linee e la grafia è imprecisa e di piccole dimensioni (nota come micrografia ).

Mancanza di espressione facciale

Con il progredire della malattia, l’espressività del viso nella persona con malattia di Parkinson diminuisce. Questo perché la mobilità dei muscoli facciali è diminuita. Ciò è noto come iponimia.

Oltre a presentare un viso inespressivo, il paziente può tenere la bocca socchiusa, perdere saliva, avere difficoltà nel parlare e nella deglutizione, come affermato dall’Associazione Parkinson Burgos.

Apatia e disturbi dell’umore

Come indicano le ricerche , i disturbi dell’umore non sono rari nella malattia di Parkinson. La depressione e l’ansia sono tra le più comuni e possono anche essere accompagnate da stati di apatia.

Cambiamenti nella pelle

Se è vero che con l’invecchiamento la pelle tende a diventare più secca, nel caso dei malati di Parkinson, questa secchezza potrebbe essere più pronunciata. Tuttavia, questo è ancora in fase di studio, poiché ci sono pazienti che invece di presentare una tendenza alla secchezza, hanno invece una maggiore tendenza ad avere la pelle grassa.

D’altra parte, secondo alcune ricerche, i pazienti possono manifestare altri cambiamenti della pelle, come cambiamenti acneiformi, dermatite seborroica, aumento della sudorazione e seborrea.

Disturbi del sonno

Sebbene il tremore di solito scompaia durante il riposo notturno, i malati di Parkinson possono avere problemi a dormire per altri motivi. Ad esempio, possono avere l’impulso di alzarsi per urinare frequentemente o possono manifestare un peggioramento di altri sintomi.

L’insonnia è un disturbo comune così come il disturbo del comportamento nel sonno REM. A loro volta, questi possono contribuire a problemi cognitivi, sonnolenza diurna e depressione.

Sintomi rari

Oltre ai sintomi già menzionati, i pazienti possono manifestare altri sintomi, come i seguenti:

Pianto inspiegabile

“La malattia pseudobulbare (PBA) è caratterizzata da risate o pianti involontari e incontrollabili” spiega uno studio che ha incluso nel campione un gruppo di pazienti con malattia di Parkinson.

Bassa pressione arteriosa o fluttuazioni pressorie

Quando il paziente si alza o cambia postura, può avvertire un improvviso calo della pressione. Questo è noto come ipotensione ortostatica.

Disturbi della memoria

Come spiega la Fondazione Parkinson:

“Un’ampia gamma di cambiamenti nel pensiero e nella memoria può verificarsi nelle persone con malattia di Parkinson, inclusi processi di pensiero lenti, dimenticanza, confusione sui compiti di routine, scarso giudizio, comportamenti compulsivi, paranoia, ansia e cambiamenti di personalità”.

Nelle fasi più avanzate, il paziente con Parkinson può non solo avere problemi di memoria, ma anche sviluppare demenza.

Sintomi della malattia di Parkinson in fase avanzata

Negli stadi avanzati, la malattia di Parkinson può presentarsi con altri sintomi, oltre a quelli già citati. Alcuni di questi sono discinesia, postura curva, problemi di deglutizione, stitichezza, ritenzione urinaria, problemi di equilibrio, affaticamento cronico, congelamento o freezing, tra gli altri.

Quando andare dal dottore?

Quando si notano uno o più sintomi della malattia di Parkinson sopra menzionati, è meglio andare dal medico per un controllo. Prima si potrà fare una diagnosi, prima sarà possibile sapere qual è l’origine del problema e ricevere il trattamento più appropriato.




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