Essere una persona migliore: otto chiavi

Essere una persona migliore comincia dall'atteggiamento e dalla volontà di guardare la realtà in modo più consapevole e positivo.
Essere una persona migliore: otto chiavi

Ultimo aggiornamento: 18 maggio, 2021

Decidere di essere una persona migliore può sembrare facile come offrire un piatto di cibo o fare beneficienza. Ma questi sono solo i primi passi di un percorso che è, in realtà, molto più profondo, È la volontà di accendere una luce dentro di noi, che non sia intermittente e che ci faccia sentire soddisfatti delle nostre azioni.

Essere una persona migliore non è semplice, richiede un impegno quotidiano. È un processo che inizia la mattina, con la voglia di gestire meglio tutto ciò che ci impedisce di diventarlo: rumore, traffico, rancore e tante altre cose che valuteremo la sera, per ricominciare un percorso migliore al risveglio.

Come essere una persona migliore: 8 chiavi

Vi elenchiamo 8 chiavi che aiutano a essere una persona migliore e che dovremmo applicare ogni giorno della nostra vita. Nel tempo, diventeranno automatiche, perché non si tratta di forzarsi a essere migliore, ma di lavorare per diventarlo.

1. Siate grati e generosi

L'empatia e la gratitudine ci aiutano a essere persone migliori.
Sviluppare l’empatia e la gratitudine ci aiuta a essere persone migliori.

Viviamo in un mondo in cui la parola grazie sembra essere diventata rara. Quante volte avete provato gratitudine oggi? Se il conto supera le 3 volte, siete sulla buona strada.

La gratitudine è, per molti esponenti della psicologia positiva, una forza umana che si manifesta quando riconosciamo, in modo consapevole, quanto di bello ci sta accadendo.

Quindi, il primo passo per essere una persona migliore inizia con il ringraziare; ringraziare per la vita che possediamo, o per esserci svegliati in salute o per tutto ciò che abbiamo. Non tenete questo sentimento per voi: esprimetelo! Ad esempio, ringraziate quando vi preparano la colazione o se il cameriere al bar vi ha offerto un buon servizio.

Una parte dell’essere grati risiede nella consapevolezza della generosità ricevuta, motivo per cui vale anche la pena essere generosi con gli altri. Non è una questione di “dare per ricevere”, il ciclo può essere completato in modo disinteressato; si può anche essere grati di avere qualcosa da condividere con gli altri.

2. Prendetevi cura degli amici

Gli amici hanno un ruolo molto importante nella nostra vita. In effetti, gli studi hanno valutato il loro effetto sulla vita scolastica, in aspetti importanti come il rendimento.

Un vero amico risveglia in noi valori, qualità e abilità trasversali e insospettate. Si impara ad ascoltare, a fidarsi, a esprimere i propri sentimenti, a preoccuparsi per l’altro. Si impara ad avere tatto, perché non vorremmo mai ferire un vero amico, quindi faremo attenzione a che ciò non accada.

A partire dagli amici, si comincerà a mettere in pratica queste abilità con gli estranei (alla fine ogni amico è, inizialmente, uno sconosciuto).

3. Sviluppate l’empatia

Questo punto è legato al precedente. L’empatia è stata descritta in numerose ricerche sul comportamento umano come la capacità di comprendere gli altri. Va oltre la frase fatta “ti capisco”; si tratta di comprendere veramente ciò che l’altro pensa, sente o fa e le emozioni che lo motivano.

Mettere in pratica l’empatia, anche con persone che non conosciamo, ci rende indubbiamente persone migliori. Ci aiuta a coltivare e rafforzare i legami emotivi con la famiglia, gli amici e chiunque voglia entrare nella nostra vita e permettere a noi di farlo.

4. Vivere con ottimismo

Oggi è difficile restare ottimisti di fronte alle continue notizie deprimenti: guerre, violenza, cambiamenti climatici o catastrofi. Se state lavorando sull’empatia, queste cose senza dubbio vi influenzeranno. Tuttavia, ricordate che c’è ancora molto per cui essere grati e ottimisti.

Quando respingiamo le difficoltà, senza girare la testa dall’altra parte, ma concentrandoci sul bello della vita, siamo ottimisti e si vede. Ricordate che sorridere al mondo è una calamita che porta il mondo a sorridervi, perché l’ottimismo è contagioso. Mantenete il buon umore!

5. Siate pazienti

Secondo le parole del Dalai Lama, la pazienza è una sfida che può essere sviluppata in modo pieno solo se teniamo conto degli altri intorno a noi. Praticarla ci rende persone migliori perché ci invita, in primo luogo, a non essere perturbati o sviati da fattori esterni. Ricordatevi di esercitare la pazienza, ad esempio, quando il pullman è in ritardo.

In secondo luogo, ci aiuta a comprendere meglio gli altri. Se vostro fratello ha avuto una brutta giornata e tornando a casa se la prende con voi, senza un po’ di empatia e pazienza, finirete per arrabbiarvi, peggiorando la sua giornata e la vostra.

6. Non date troppa importanza alle cose materiali

Quando basiamo la nostra vita sugli aspetti materiali, è facile deviare dal percorso per essere una persona migliore. Non perché desiderare un oggetto sia negativo o perché i soldi ci rendano persone cattive, ma perché non è sano concentrarsi solo su questo.

Sono in molti a credere che il denaro porti la felicità, ma diversi studi hanno dimostrato che, per una serie di fattori, avere e gestire molti soldi non genera questa sensazione. Dare la priorità ad altre dimensioni, come il contatto umano o l’altruismo, ci fa sentire  una persona migliore e, senza dubbio è la strada giusta.

7. Rifuggite le lamentele costanti

Evitare di lamentarci continuamente ci rende persone migliori
A volte è necessario, ma lamentarsi in modo continuo (sia esternamente che nel pensiero) può finire per plasmarci.

Concentrarsi su ciò che c’è di negativo nella nostra vita, sul male che ci accade o su quello che ci manca, può farci cadere nell’abitudine a lamentarci. Evitare di farlo ci rende persone migliori ai nostri occhi e degli altri, In questo modo permettiamo a noi stessi di concentrarci sul bene (ricordate il quarto punto? Essere ottimisti!).

Tenete presente che lamentarsi è contagioso. In qualche modo, quando lo facciamo, induciamo gli altri a sentirsi in colpa perché sono più felici e a amplificare gli aspetti negativi, offuscando gli aspetti positivi.

Lamentarsi può creare tensione e sofferenza. Pertanto, se ci accorgiamo che sta “salendo” la lamentela, fermiamoci, meditiamo un po’ e ripartiamo con un dialogo positivo.

8. Fate quello che vi piace: aiuta a essere una persona migliore

L’ultima chiave per essere una persona migliore riguarda essenzialmente solo noi stessi. Quando fate qualcosa che vi piace e vi divertite, la felicità si manifesta ed è contagiosa. Se siete infelici e cercate di mettere in pratica i punti precedenti, correte il rischio di cadere nell’ipocrisia. Così facendo state solo prendendo in giro voi stessi e gli altri. Non è il cammino corretto.

Quindi, prendetevi del tempo: fortificate lo spirito, la felicità interiore e tutto ciò che vi fa sentire bene per poter proiettare questo sentimento sugli altri. Se aggiungete questo a tutte le altre chiavi, comincerete a sentirvi davvero persone migliori.

Essere una persona migliore: un cammino personale

Queste sono, per noi, le regole più sicure per diventare una persona migliore, ma non significa che siano le uniche. Se decidete di intraprendere questo percorso, troverete altre chiavi personali e altrettanto valide.  Renderanno ancora più intensa la vostra trasformazione, dovete solo imparare a prestarvi ascolto.

Ricordate: essere una persona migliore non significa compiacere gli altri o gareggiare. Si tratta di sentirsi bene con se stessi, tendere all’altro e permette agli altri di avvicinarsi a noi.




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