Leucemia: tipi, sintomi, cause e trattamento
Leucemia è un termine che si riferisce a un gruppo di malattie maligne del midollo osseo, un tessuto molle che si trova all’interno delle ossa, dove vengono sintetizzate tutte le cellule circolanti nel sangue. È il tipo più comune di cancro nei bambini e negli adolescenti, rappresentando 1 cancro su 3 in questa fascia di età.
Esistono molti tipi di leucemia: alcuni sono tipici dei bambini, mentre altri compaiono quasi esclusivamente negli adulti. La prognosi di ogni paziente dipende dal tipo di cancro, dalla fase in cui viene rilevato, dall’età, dalla salute generale e da molti altri fattori. Se volete sapere di più sulla leucemia, continuate a leggere.
L’importanza del midollo osseo
La leucemia comprende un gruppo di malattie cancerose del midollo osseo. Prima di approfondire la patologia, è necessario capire cosa rende questo tessuto così speciale in un contesto normale, almeno dal punto di vista cellulare e fisiologico.
Il midollo osseo è un tipo di tessuto biologico flessibile che si trova all’interno di ossa lunghe, vertebre, costole, sterno, ossa del cranio e bacino. Rappresenta il 4% della massa corporea in un essere umano medio, un peso che varia da 2,5 a 4 chilogrammi, in una persona sana.
Nel midollo osseo si trovano le c ellule staminali ematopoietiche, che una volta mature, si trasformano in tutti gli elementi delle cellule circolanti del sangue. In questo tessuto hanno quindi origine cellule linfoidi, mieloidi, globuli bianchi, globuli rossi e piastrine.
La funzione dell’eritropoiesi in questo luogo è sorprendente. Per darvi un’idea dell’essenzialità del midollo osseo, basti pensare che qui vengono prodotti in media 500 miliardi di globuli rossi al giorno. Per questo motivo, le malattie che coinvolgono queste strutture essenziali hanno spesso una prognosi molto sfavorevole.
La leucemia e le sue forme
Come indica la U.S. National Library of Medicine , il termine leucemia significa letteralmente “sangue bianco”. I globuli bianchi (linfociti) sono prodotti nel midollo osseo e ci proteggono dalle infezioni, ma in questo tipo di cancro la quantità di linfociti circolanti cresce in modo incontrollato.
La sovrapproduzione di globuli bianchi difettosi impedisce la sintesi di globuli rossi, piastrine e globuli bianchi sani e funzionali. Al diminuire della concentrazione di elementi circolanti utili all’organismo, i sintomi del paziente peggiorano.
Le cellule cancerose possono migrare in diverse parti del corpo, peggiorando in modo ulteriore la situazione. Al di là di questa rapida e facile definizione, è interessante sapere che esistono molti tipi di leucemia. Vediamo i più importanti.
1. Leucemia linfoblastica acuta (LLA)
La leucemia linfoblastica acuta (LLA) è uno dei 4 principali tipi di leucemia. In essa, c’è un aumento anormale dei globuli bianchi disfunzionali, che sono chiamati linfoblasti. Questi sono difettosi, quindi non maturano mai in linfociti funzionali e vanno inoltre a sostituire il resto delle cellule circolanti nel sangue.
Questo tipo di leucemia è la forma più comune nei bambini. La LLA rappresenta il 25% dei processi tumorali nei neonati e il 75% delle leucemie totali, una cifra non trascurabile. È stata inoltre osservata una leggera predisposizione da parte del sesso maschile.
Si tratta di una forma con un’ottima prognosi, soprattutto se si tiene conto della gravità della patologia. Mentre in precedenza solo il 10% dei pazienti sopravviveva dopo il trattamento, oggi questa cifra è salita all’80% con una remissione totale della malattia. Vedremo i possibili trattamenti per questo cancro nelle prossime sezioni.
2. Leucemia mieloide acuta (LMA)
La leucemia mieloide acuta è il tipo più comune di leucemia negli adulti. Secondo il Manuale MSD , rappresenta fino al 33% del totale di questi tipi di cancro negli Stati Uniti. Nella LMA, le cellule della linea mieloide (mieloblasti) proliferano in modo anomalo, invadendo in modo graduale il midollo osseo.
Ciò provoca un’insufficienza nella produzione di cellule circolanti e un’infiltrazione di tessuti extramidollari. Si stima che ogni anno 15 abitanti per milione di persone sviluppino la leucemia mieloide acuta. L’età media è 64 anni, sebbene sia considerata comune nella fascia di età 60-75 anni.
3. Leucemia linfatica cronica (LLC)
La LLC differisce dalla sua variante acuta in quanto, in molti casi, la malattia progredisce lentamente e il paziente può non notare alcun sintomo per alcuni anni dopo l’inizio del processo cancerogeno.
La leucemia linfatica cronica è ugualmente caratterizzata da un accumulo di globuli bianchi difettosi, ma progredisce più lentamente rispetto ad altri tipi di leucemia. È più comune negli adulti e negli anziani e le terapie possono essere di vario tipo, come indicato dalla Mayo Clinic.
5. Leucemia mieloide cronica (LMC)
Nella LMC, si verifica un’alterazione genetica nelle cellule mieloidi immature. Questo cambiamento porta alla creazione di un gene anormale, chiamato BCR-ABL, che trasforma la cellula mieloide funzionale in una cellula LMC. La sua crescita è lenta, ma può trasformarsi in una variante acuta difficile da trattare.
Sintomi della leucemia
Ritorniamo alla premessa generale della leucemia: vengono prodotti in massa dei linfociti difettosi che provocano uno squilibrio dei corpi cellulari sani nel sangue.
Gli effetti sul corpo e i sintomi sono numerosi:
- Febbre o brividi: sono di solito indicativi di infezione. Quando il numero di globuli bianchi funzionali circolanti diminuisce, è più probabile che il paziente venga infettato da virus e batteri altrimenti innocui.
- Infezioni recidive: la mancanza di globuli bianchi funzionali porta a infezioni che sembrano non regredire mai o che si ripresentano nel tempo.
- Linfonodi ingrossati, ingrossamento del fegato e milza: questi sintomi indicano che le cellule tumorali si sono diffuse a questi organi.
- Tendenza a sanguinamento e lividi: la mancanza di piastrine nel sangue rende difficile il processo di coagulazione dopo una lesione.
- Sudorazione eccessiva, soprattutto di notte.
- Comparsa di macchie rosse (petecchie) sulla pelle.
- Dolore osseo o sensibilità ossea.
Perdita di peso, vertigini e malessere generale sono invece segni clinici che caratterizzano quasi tutti i tipi di cancro.
Di fronte a uno qualsiasi di questi sintomi, è necessario consultare prontamente il medico. È probabile che i sintomi avvertiti non siano causati dal cancro, ma è sempre meglio essere tranquilli e scartare ogni possibilità.
Cause e fattori di rischio
Nonostante i progressi nel campo della medicina, le cause della leucemia sono ancora sconosciute, come indicato dalla Josep Carreras Foundation.
È noto che l’incidenza è maggiore nei maschi rispetto alle femmine, soprattutto se parliamo di persone di razza caucasica, ma non è stato possibile scoprirne il motivo.
Sebbene la causa esatta della leucemia non sia nota, è stato possibile individuare alcuni fattori predisponenti.
L’aver subito precedenti trattamenti contro il cancro, la presenza di alcune malattie genetiche, l’esposizione a determinate sostanze chimiche e il fumo possono favorire lo sviluppo della leucemia nei pazienti adulti.
Quando la leucemia nasce dalla chemioterapia o dalla radioterapia, si parla di leucemia secondaria.
Trattamento
La prognosi dipende in gran parte dall’età del paziente. Ad esempio, solo il 35% delle persone di età superiore ai 20 anni con LLA sopravvive 5 anni dopo la diagnosi.
Il dato per i neonati, i bambini e gli adolescenti (sotto i 20 anni di età) è molto migliore, poiché il tasso di sopravvivenza raggiunge l’89%.
Tuttavia, secondo il portale Cancer.net, circa 4 persone su 10 con diagnosi di leucemia linfoblastica acuta (LLA) sono adulti. In questi casi la prognosi è più riservata, in quanto dipende dall’età, dalle condizioni fisiche generali e dalla presenza di altre patologie concomitanti.
I trattamenti più comuni utilizzati per combattere la leucemia sono i seguenti:
- Chemioterapia: vengono s0mministrate sostanze chimiche in grado di distruggere le cellule tumorali. La citarabina (citosina arabinoside o ara-C) e la daunorubicina (o daunomicina) sono alcuni dei farmaci più comuni.
- Terapia biologica: vengono sfruttati vari meccanismi per “guidare” il sistema immunitario del paziente, stimolandolo a combattere le cellule tumorali.
- Radioterapia: utilizza i raggi X o altri raggi ad alta energia per uccidere le cellule tumorali. La radiazione può essere sistemica o locale, a seconda dell’entità del cancro.
Trapianto di cellule staminali
Nella maggior parte dei casi, la chemioterapia, l’immunoterapia e la radioterapia possono arrestare la formazione di linfociti difettosi, alleviando così i sintomi e impedendo al cancro di progredire per lungo tempo.
Tuttavia, anche se i segni clinici scompaiono, c’è la possibilità che la malattia si ripresenti dopo un certo tempo.
Il trapianto di cellule staminali viene utilizzato per sostituire le cellule progenitrici del midollo osseo che sono state distrutte durante la malattia o il trattamento. Può essere di tipo autologo (trapianto di cellule del paziente prelevate da aree non affette da cancro) o allogenico (cellule provenienti dal midollo osseo di una persona sana).
Il trapianto allogenico è sempre migliore a livello teorico, poiché nel trapianto autologo esiste il rischio di raccogliere cellule tumorali. Sfortunatamente, le cellule di un donatore possono dare origine a rigetto, portando a una serie di sintomi gravi e persino letali. Per questo motivo, i trapianti allogenici non sono da prendere in considerazione quando il paziente è molto debole.
La leucemia è una malattia varia e complessa
La leucemia è una forma tumorale il cui solo nome spaventa, poiché di solito è associata a morte certa.
Fortunatamente, grazie ai progressi della medicina e delle terapie, questo non è più vero: oltre l’80% dei giovani con leucemia possono guarire completamente.
Nel caso di pazienti adulti e anziani, la prognosi è molto più incerta, ma non per questo fatale.
La chemioterapia e la radioterapia possono tenere sotto controllo la proliferazione dei linfociti difettosi, aumentando in modo notevole la qualità della vita del paziente. Di fronte al cancro, arrendersi non è mai un’opzione.
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