Faringite: cause, sintomi e trattamento
La faringite è l’infiammazione della mucosa che riveste la faringe. Può essere acuta o cronica, la prima forma più comune. Di solito si manifesta come un raffreddore acuto.
Che cos’è la faringe e a cosa serve?
La faringe è un organo cavo a forma di tubo situato all’interno del collo. Inizia dietro il naso e termina nella parte superiore della trachea e dell’esofago, che è il tubo che va allo stomaco.
La faringe è lunga circa 13 cm, ma varia a seconda delle dimensioni del corpo. È composta da 3 parti, ognuna ricoperta da una mucosa diversa.
- Rinofaringe: origina dalla parte posteriore della cavità nasale. Su entrambi i lati presenta un foro che porta l’orecchio medio a contatto con la parete laterale della faringe attraverso la tromba di Eustachio.
- Orofaringe: conosciuta anche con il nome di faringe media, si collega alla cavità orale attraverso l’istmo delle fauci. In alto è delimitata dal palato molle e, in basso, dall’epiglottide. È nell’orofaringe che si può produrre l’angina.
- Laringofaringe: comprende le strutture che circondano la laringe al di sotto dell’epiglottide fino al limite con l’esofago.
Tra le funzioni principali, la faringe facilita la deglutizione, ovvero il passaggio del bolo alimentare dalla bocca all’esofago. Interviene anche nella respirazione, nella fonazione e nell’udito, poiché il canale uditivo è situato lateralmente rispetto alla laringe e vi si unisce attraverso la tromba di Eustachio.
Cause della faringite acuta
La faringite acuta di solito è causata da un’infezione virale o batterica, più raramente da una micosi. Nel 30% dei casi non viene identificato alcun microrganismo patogeno.
La maggior parte delle faringiti acute si manifesta durante i mesi freddi, cioè nella stagione delle malattie respiratorie infettive, quando è più frequente la trasmissione da persona a persona.
Sia nei bambini che negli adulti, la maggior parte delle faringiti è di tipo virale. Tra i virus coinvolti vi sono quelli del raffreddore, come il rinovirus o l’adenovirus, il virus dell’influenza e l’Ebstein-Barr, tra gli altri.
La faringite batterica è invece più frequente nei bambini e il più delle volte è causata da uno streptococco di gruppo A. Questo tipo di infezione è grave e può originare complicanze tra cui:
- Febbre reumatica acuta.
- Insufficienza renale.
- Batteriemia.
- Sindrome da shock tossico streptococcico.
Sintomi
I neonati che hanno contratto una faringite acuta tendono a essere irritabili, avere disturbi del sonno e alimentari. Altri sintomi tipici sono febbre irregolare, muco nasale chiaro o denso e naso chiuso.
I bambini con faringite acuta, di solito presentano ghiandole ingrossate nel collo, spesso dolorose. Inoltre, possono avere:
- Febbre alta.
- Placche di essudato biancastro sulle tonsille o nella faringe.
- Linfonodi cervicali dolenti e ingrossati.
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Infine, i sintomi che presentano gli adulti sono simili a quelli dei bambini in età scolare. Ciò significa che di solito soffrono di febbre, malessere generale, arrossamento della faringe, placche sulle tonsille e dolore alla gola che viene esacerbato durante la deglutizione della saliva.
Diagnosi
La diagnosi di faringite acuta si basa sulla storia clinica e sull’esame obiettivo del paziente. La presentazione più o meno improvvisa del quadro e dei suoi sintomi fa sospettare al medico un quadro di faringotonsillite acuta.
In molti casi è utile eseguire alcuni esami di laboratorio, come:
- Emogramma.
- Velocità di eritrosedimentazione (VES).
- Titolo Antistreptolisinico (TAS).
Se, oltre a questi test, viene effettuato un antibiogramma, sarà possibile conoscere la sensibilità di questi germi al trattamento antibiotico.
Trattamento della faringite acuta
Le raccomandazioni da seguire, indipendentemente dalla causa che scatena la faringite, sono:
- Bere molta acqua.
- Mantenere una dieta sana.
- Assumere farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), come l’ibuprofene. Nei casi in cui il quadro clinico sia molto grave, i FANS possono essere sostituiti con corticosteroidi.
A parte le misure generali, poiché la faringite acuta è solitamente un’infezione di tipo virale, occorre ricordare che il trattamento antibiotico non è efficace. L’uso di antibiotici è quindi limitato alle infezioni batteriche, alle infezioni virali complicate o nei casi di complicazione faringo-tonsillare.
Invece l’uso di collutori orali con antisettici può aiutare a ridurre i sintomi locali.
Cause della faringite cronica
Le faringiti croniche rappresentano alterazioni infiammatorie, irritative o allergiche della faringe che si mantengono nel tempo. Di solito non hanno un’origine infettiva, ma sono una conseguenza dell’esposizione prolungata a una serie di fattori, quali:
- Irritanti: polvere, prodotti chimici, aria condizionata, ecc.
- Abuso di alcol e/o tabacco.
- Fattori ormonali: ipotiroidismo o menopausa, per esempio.
- Malattie croniche, come diabete e allergie respiratorie.
- Abuso di gocce nasali vasocostrittrici.
Inoltre, a seconda delle cause, la faringite cronica può essere classificata in:
- Delle vie aeree.
- Del tratto digestivo.
- Allergica.
- Metabolica.
Sintomi
Quando si definiscono i sintomi della faringite cronica, è necessario conoscere il sottotipo a cui corrisponde la malattia. In questo senso, possiamo osservare i seguenti sintomi a seconda del tipo di faringite:
- Semplice: tosse stizzosa, sensazione di avere un corpo estraneo nella faringe, fastidio durante la deglutizione, arrossamento della zona.
- Granulosa: tutti i suddetti sintomi si manifestano insieme a una grave infiammazione del tessuto linfatico, che aumenta la sensazione di avere un corpo estraneo in gola. Anche la deglutizione è più difficile e il dolore è più forte.
- Secca: racchiude il quadro clinico delle due precedenti forme. Alla lista dei sintomi si aggiunge l’atrofia della mucosa faringea, che diventa secca e lucida, e la comparsa di muco viscoso sui tessuti della faringe.
Diagnosi
La diagnosi di faringite cronica, come nel caso della faringite acuta, si basa sull’anamnesi del paziente, oltre che sull’esame obiettivo.
I sintomi cronici e le circostanze che peggiorano la condizione fanno sospettare al medico l’esistenza di questa condizione. Inoltre, alcuni esami sono utili per raggiungere una buona diagnosi, valutare la gravità della condizione e prevenire possibili complicanze.
Trattamento
Nei casi di faringite cronica non causata da un agente infettivo, il trattamento può includere:
- Complessi vitaminici.
- Mucoregolatori.
- Unguenti.
- Unguenti nasali.
- Altri.
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È inoltre importante evitare ambienti che peggiorano l’irritazione, ad esempio molto secchi o fumosi. Se la malattia non può essere controllata o vi sono complicazioni gravi, potrebbe essere necessario un trattamento chirurgico.
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