Che cos'è la polmonite?

La polmonite è una malattia contagiosa e molto pericolosa se non viene curata in tempo. Scoprite di più in questo articolo: imparate a riconoscerla e a prevenirla.
Che cos'è la polmonite?

Ultimo aggiornamento: 04 settembre, 2021

La polmonite è un processo infettivo acuto dei polmoni. È caratterizzata dalla presenza di febbre, tosse e dolore toracico, insieme ad anomalie dei polmoni visibili attraverso una radiografia del torace.

Per molti medici può rappresentare una vera sfida. Raggiungere una diagnosi e prescrivere un trattamento appropriato non è così facile come si crede. Questo perché, a volte, non presenta i tipici sintomi.

Impariamo a conoscere questa patologia, le sue caratteristiche, i sintomi e alcune delle cause.

Chi si può ammalare di polmonite?

Lo sviluppo di questa malattia dipende dall’interazione tra vari fattori quali: malattie sottostanti, stato immuno-nutrizionale e ambiente. L’età ha dimostrato di non essere così significativa una volta che questi fattori siano stati corretti. Il problema è che questi fattori si accumulano con il passare degli anni, aumentando dunque il rischio.

La polmonite è favorita da fattori di rischio come:

  • Disfagia o difficoltà a deglutire.
  • Malattia neurologica di base.
  • Compromissione funzionale, dovuta a malattie muscolari o neurologiche.
  • Incontinenza urinaria.
  • Malnutrizione.

In studi di comunità condotti negli Stati Uniti e in Finlandia, è stato riscontrata un’incidenza annuale di polmonite compresa tra 34 e 40 casi per 1.000 bambini di età inferiore a 5 anni, superiore a qualsiasi altra fascia di età, ad eccezione degli anziani di età superiore ai 75 anni.

Come viene classificata la polmonite?

Possiamo classificare la polmonite in tre tipi:

  • Tipica o prodotta da batteri.
  • Atipica o prodotta da virus o batteri atipici.
  • Non classificabile, non rientra in nessuno dei due gruppi precedenti.
polmonite

Nella maggior parte dei casi, è difficile distinguere tra i diversi tipi di polmonite. Per questo motivo sono stati stabiliti criteri e algoritmi che combinano dati clinici, analitici e radiologici. Sommando tali criteri, è possibile ricondurre la polmonite all’interno di uno dei tre gruppi.

Sintomi più comuni

A seconda dell’agente eziologico, avranno luogo quadri clinici diversi che spesso aiutano a differenziare tra un tipo di polmonite e l’altro.

Polmonite tipica

È caratterizzata da febbre alta con brividi e decadimento generale. In alcune occasioni, si può osservare la comparsa di herpes labiale.

È tipico trovare dolore toracico ed espettorato purulento, che può essere di colore giallo o giallo-verdastro. La maggior parte dei pazienti riferisce difficoltà di respirazione al minimo sforzo. Quando si ausculta il torace, è facile avvertire rumori respiratori come crepitii o ronchi.

Tuttavia, questa forma di presentazione si trova soprattutto negli adulti. Sebbene possa verificarsi nei bambini, è molto rara nei neonati.

Polmonite atipica

È caratterizzata da esordio con febbre lieve, tosse secca e talvolta mancanza di fiato. Al momento dell’auscultazione, di solito si apprezzano segni simili all’asma.

Polmonite virale

È accompagnata da sintomi simil-influenzali con un leggero aumento della temperatura corporea (tra 38,3 ºC e 39 ºC) o febbre moderata, accompagnata da:

  • Faringite
  • Corizza.
  • Congiuntivite.
  • Sintomi extrapolmonari, come eruzioni cutanee o diarrea.
sintomi influenzali

Polmonite batterica atipica

Può essere accompagnata da mal di testa, dolori muscolari e da una tipica tosse secca irritativa. A volte possono essere associati sintomi extra-respiratori, come:

  • Encefalite.
  • Sindrome di Guillain-Barré.
  • Neurite.
  • Anemia emolitica.
  • Miocardite.
  • Eritema multiforme essudativo.

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Diagnosi di polmonite

Per poter diagnosticare la polmonite in modo efficace e precoce, lo studio dei sintomi deve essere combinato con i vari metodi diagnostici disponibili:

Manifestazioni cliniche

Nell’osservare il paziente, occorre prestare attenzione alla presenza dei sintomi che sono già stati menzionati. Attraverso questi, si può sospettare la presenza di un’infezione respiratoria.

Esami del sangue

Va notato che gli esami in forma isolata non sono decisivi per diagnosticare la malattia. Tuttavia, un emocromo completo può guidare il medico curante verso la possibile causa della polmonite.

  • Conta dei globuli bianchi.
  • Deviazione a sinistra, a causa di un aumento dei segmentati o neutrofili.
  • Colorazione di Gram.
  • Coltura dell’espettorato o aspirato bronchiale, inferiore a 30
    minuti, > 25 leucociti polimorfonucleati/campo.

Diagnostica per immagini

Permette di osservare caratteristiche suggestive di infezione respiratoria, come:

  • Addensamenti in uno o più lobi polmonari.
  • Presenza di versamento pleurico, anche se la sua assenza non esclude l’infezione batterica.
  • Infiltrati interstiziali diffusi: sono frequentemente associati a infezioni virali.

Test microbiologici

Consentono di stabilire la diagnosi eziologica di polmonite. Tuttavia, ciò è spesso difficile e complesso, soprattutto nel caso di agenti patogeni batterici che causano polmonite atipica.

Trattamento

Il trattamento della polmonite è generalmente empirico, specialmente nelle prime fasi della malattia. Questo dipende da:

  • Età del paziente, a causa della stretta relazione tra l’età e l’eziologia della polmonite.
  • Caratteristiche della malattia.
  • Resistenza batterica nell’ambiente del paziente.

Il trattamento si basa su terapia antibiotica, espettoranti e steroidi ad azione broncodilatatrice. Ricordate, infine, che non bisogna mai ricorrere all’auto-medicazione; in presenza di qualunque tra i sintomi citati è sempre necessario rivolgersi al medico curante.




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