4 farmaci per abbassare la febbre

Alcuni di questi farmaci appartengono al gruppo degli antinfiammatori non steroidei, famosi per le loro proprietà antipiretiche.
4 farmaci per abbassare la febbre
Diego Pereira

Scritto e verificato el médico Diego Pereira.

Ultimo aggiornamento: 18 marzo, 2021

La febbre è un sintomo comune delle infezioni, sebbene i pazienti immunodepressi possano non manifestarla.

I farmaci per abbassare la febbre appartengono, per la maggior parte, al gruppo dei farmaci antinfiammatori non steroidei, ognuno con le sue peculiarità.

Ecco tutto quello che c’è da sapere. Continuate a leggere!

Come si manifesta la febbre?

I farmaci per abbassare la febbre sono utili in caso di infezione
La febbre è di solito causata da un’infezione, in risposta alla presenza di sostanze pirogene.

La febbre è la risposta del corpo alla presenza di sostanze note come pirogeni. Queste possono essere prodotte dalle nostre cellule o da microrganismi esterni. Nel primo caso prendono il nome di pirogeni endogeni e, nel secondo, di pirogeni esogeni.

In condizioni normali, in presenza di un’infezione, il sistema immunitario si attiva, in particolare la sua componente cellulare, che comprende i linfociti. Questi rilasciano una serie di sostanze allo scopo di eliminare i patogeni, tra cui le citochine proinfiammatorie, l’interferone e il fattore di necrosi tumorale, che agiscono come pirogeni endogeni.

Da parte loro, i batteri hanno alcune molecole sulla loro superficie e rilasciano altre sostanze; queste molecole agiscono come pirogeni esogeni e consentono ai batteri di sopravvivere in vari ambienti. Questo gruppo include peptidoglicani e lipopolisaccaridi.

Indipendentemente dall’origine, i pirogeni viaggiano attraverso il circolo sanguigno fino a una porzione dell’ipotalamo. Qui vengono attivati i segnali nervosi in grado di produrre i sintomi caratteristici della febbre: brividi, temperatura alta, malessere generale, tachicardia, ecc.

Farmaci per abbassare la febbre

Vediamo, a seguire, le caratteristiche di paracetamolo, acido acetilsalicilico, ibuprofene e metamizolo. Questi farmaci condividono alcuni meccanismi d’azione, soprattutto l’inibizione della via della ciclossigenasi. Questa, come vedremo, produce mediatori infiammatori in grado di causare la febbre.

1. Paracetamolo

È uno dei farmaci più venduti in tutto il mondo, in virtù dei suoi pochi effetti negativi e per il fatto che non richiede prescrizione medica.

Secondo i dati del Ministero della Salute il paracetamolo è uno dei farmaci più utilizzati, con oltre 5 milioni di confezioni di tachipirina vendute solo nel primo semestre del 2020.

Oltre al suo effetto antipiretico, è efficace come analgesico in grado di ridurre il dolore in molte condizioni comuni come il mal di testa tensivo. Inoltre, è uno dei pochi farmaci che si possono consumare in modo sicuro in gravidanza.

Meccanismo d’azione come farmaco per abbassare la febbre

Il paracetamolo inibisce la via metabolica chiamata ciclossigenasi 3, un fenomeno scoperto all’inizio del 21° secolo. Ciò ha permesso di spiegare le differenze rispetto ad altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) in grado di inibire la ciclossigenasi 1 e 2.

Da allora, il paracetamolo non è stato più considerato un FANS, soprattutto per l’assenza di effetti antinfiammatori, rispetto a farmaci come l’ibuprofene.

2. Acido acetilsalicilico

Meglio conosciuto con il nome commerciale di aspirina, questo farmaco appartiene al gruppo dei FANS. La sua capacità di antipiretico è dovuta all’inibizione della via della ciclossigenasi, che normalmente produce prostaglandine, essenziali per generare febbre.

Nonostante il suo uso comune in tutto il mondo, esistono molte interazioni farmacologiche in grado di ridurne l’efficacia o causare effetti avversi. Alcuni farmaci con cui può interagire sono ciclosporina, vancomicina, metotrexato, digossina e gli stessi FANS.

Altri usi

Oggi, la principale indicazione clinica per l’aspirina è come agente antipiastrinico. Questo termine significa che impedisce alle piastrine di aderire e formare un coagulo, che serve a fermare il sanguinamento. I coaguli sono anche coinvolti nella fisiopatologia dell’infarto miocardico e degli ictus.

La somministrazione di una dose giornaliera di questo medicinale, a pazienti con fattori di rischio per le suddette condizioni (come ipertensione, diabete mellito, obesità e stile di vita sedentario) riduce la sua incidenza e la mortalità.

3. Ibuprofene come farmaco per abbassare la febbre

L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), ha inserito l’ibuprofene nell’elenco dei farmaci essenziali. È disponibile al banco, è economico ed è sul mercato da decenni. La sua struttura chimica è stata scoperta dallo spagnolo Antonio Blancafort nel corso di una ricerca condotta per conto di un’azienda farmaceutica.

Per quanto riguarda il suo meccanismo d’azione volto ad abbassare la febbre, agisce quasi allo stesso modo dell’acido acetilsalicilico, poiché fa anch’esso parte dei FANS. È usato come trattamento per l’artrite reumatoide e l’emicrania, in combinazione con altre sostanze analgesiche.

Ibuprofene e COVID-19

All’inizio della pandemia, alcuni medici hanno suggerito, sulla base di osservazioni empiriche, che l’uso dell’ibuprofene poteva essere negativo. Ciò ha spinto molte persone a interrompere volontariamente i loro trattamenti a lungo termine per condizioni come l’artrite reumatoide.

In seguito, diverse organizzazioni internazionali hanno assicurato che non c’erano prove a sostegno di tali affermazioni.

Ciò è stato reso noto dall’EMA e dal Ministero della salute in un comunicato, in cui si raccomandava ai pazienti con malattie croniche di continuare con il loro trattamento abituale e sollecitava i pazienti covid e gli operatori sanitari a continuare a utilizzare i FANS come l’ibuprofene, in mancanza di prove scientifiche.

4. Metamizolo come farmaco per abbassare la febbre

I farmaci per abbassare la febbre a nostra disposizione sono numerosi.
Il metamizolo, nonostante le controversie, ha dimostrato di essere efficace in molti casi.

È stato sviluppato e commercializzato in Germania all’inizio del XX secolo, guadagnando grande popolarità per i suoi evidenti effetti antipiretici, analgesici e spasmolitici. Quest’ultimo termine si riferisce alla capacità di ridurre o eliminare le contrazioni muscolari involontarie, legate alla presenza di dolore in malattie come calcoli biliari e renali.

Il suo meccanismo d’azione è simile a quello dei FANS, nonostante inibisca in modo non selettivo le più note vie della ciclossigenasi (1 e 2).

Controversia

Negli gli anni ’70 fu scoperto che questo farmaco può causare un effetto avverso noto come agranulocitosi. Ciò implica la diminuzione patologica di alcuni tipi di cellule ematiche, in particolare i neutrofili, che fanno parte del sistema immunitario e proteggono l’organismo dalle infezioni batteriche.

È stato pertanto ritirato dal mercato di diversi paesi sviluppati.

In Italia, il farmaco può essere ottenuto solo su prescrizione e il Ministero della Salute ha emesso un comunicato in cui vengono stabilite le indicazioni specifiche per i trattamenti a breve e lungo termine.

Oggi la questione sulla sua sicurezza resta controversa, al punto che in diversi paesi è ancora possibile acquistarlo senza ricetta.

Quando dobbiamo andare dal dottore?

In ogni caso di febbre, è sempre bene consultare il medico il prima possibile, soprattutto se persiste per più giorni. Le cause possono essere molto varie, anche se si tratta quasi sempre di malattie infettive.

Di solito sono anche presenti sintomi associati che consentono al medico di fare la diagnosi. Problemi a urinare, tosse, naso che cola, lombalgia, forte mal di testa o la presenza di lesioni cutanee sono alcune manifestazioni delle infezioni più frequenti.

In alcuni casi, la febbre può essere scambiata per un caso di ipertermia. Quest’ultima condizione è l’aumento transitorio della temperatura corporea come risultato di altri processi, tra cui un esercizio fisico intenso.

Diverso è il caso dell’ipertermia maligna, una malattia grave che richiede ricovero immediato e che di solito si verifica dopo la somministrazione di anestetici.

Farmaci utili e facilmente accessibili

La febbre può essere trattata con un’ampia varietà di farmaci, la maggior parte dei quali appartiene al gruppo dei FANS. Fortunatamente, le reazioni avverse sono poche, a patto che vengano assunti nelle dosi consigliate.



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