Celiachia nelle persone anziane: cosa c'è da sapere?

Negli anziani celiaci sono comuni i sintomi aspecifici, come l'anemia. Ciò può rendere difficile individuare questa condizione, soprattutto quando non viene colpito il tratto gastrointestinale.
Celiachia nelle persone anziane: cosa c'è da sapere?

Ultimo aggiornamento: 06 luglio, 2021

Fino alla fine del XX secolo si pensava che la celiachia fosse un tipico disturbo infantile. La nostra comprensione della malattia è cambiata da allora. Ora sappiamo, ad esempio, che la celiachia nelle persone anziane è molto più comune di quanto si pensasse.

Secondo alcune ricerche, sul totale dei celiaci attualmente diagnosticati, addirittura il 34% ha più di 60 anni. Dato che i sintomi della celiachia sono molto diversi e che la sua persistenza è irregolare, è una condizione sotto diagnosticata nell’anziano. Vediamo quali sono i sintomi più comuni e le possibili complicanze.

Diagnosi della celiachia nelle persone anziane

Diagnosi di celiachia nelle persone anziane
Se si soffre di un sottotipo di celiachia con sintomi poco evidenti, è possibile arrivare alla vecchiaia senza una diagnosi precisa.

La celiachia è un disturbo che si manifesta, almeno in un quadro tipico, con problemi gastrointestinali già nei primi mesi o anni di vita. Questi si verificano dopo aver ingerito il glutine e scompaiono non appena questa proteina viene eliminata dalla dieta.

Per questo motivo, una buona parte dei pazienti celiaci raggiunge la mezza età con una celiachia sotto controllo medico, almeno nei paesi con adeguato servizio sanitario.

Come è possibile, dunque, che in alcuni casi la celiachia venga diagnosticata così tardivamente? Ciò può avere diverse spiegazioni:

  • I sintomi della malattia non si sviluppano sempre a livello gastrointestinale, il che può complicare la sua diagnosi durante l’infanzia.
  • Esistono molte varianti asintomatiche. Ad esempio esiste la celiachia silente e la celiachia latente, due manifestazioni che non danno segnali di allarme.
  • Nonostante i progressi nella sua comprensione, molti medici non sono a conoscenza delle condizioni correlate. Anemia, diabete, psoriasi e artrite reumatoide rivelano spesso la sua presenza.
  • I pazienti, in particolare gli uomini, raramente si rivolgono a uno specialista quando i sintomi sono lievi o intermittenti.

La somma di tutto ciò può ritardare la diagnosi di celiachia negli anziani, anche quando si sviluppa durante l’infanzia. La Canadian Society of Intestinal Research ci avverte anche della possibilità di insorgenza della celiachia in età avanzata. In realtà, si tratta di una celiachia latente che si manifesta solo dopo i 60 anni.

In breve, il disturbo può arrivare all’attenzione del paziente in età avanzata. Poiché dopo la terza età lo sviluppo di complicazioni è più frequente, di solito la celiachia è accompagnata da altre malattie. Ne parleremo nella prossima sezione.

I sintomi della celiachia nelle persone anziane

La celiachia nelle persone anziane provoca vertigini
Alcuni sintomi, come le vertigini, possono essere maggiormente presenti nei soggetti anziani affetti da celiachia rispetto ai giovani.

Sulla base degli studi disponibili, negli anziani sono particolarmente comuni i sintomi aspecifici. Ciò può rendere difficile la loro individuazione, soprattutto quando non riguardano il tratto gastrointestinale.

Il sintomo principale della malattia nelle persone anziane è invece l‘anemia. Infatti, alcuni studi suggeriscono che la sua prevalenza può raggiungere il 60-80%.

L’anemia è legata ad una carenza di ferro che, in questo caso, si innesca perché i villi intestinali sono atrofici e non riescono ad assimilare bene i nutrienti dal cibo. L’anemia può essere accompagnata da altri sintomi; secondo la ricerca:

  • Vertigini.
  • Stipsi.
  • Aumento di peso.
  • Carenza di acido folico e vitamina B12.
  • Diminuzione della massa ossea.

Come si può notare, questi sono segni che si manifestano in buona parte della popolazione anziana. Sebbene non siano sintomi specifici, la loro persistenza o connessione con altre condizioni può indicare la strada verso il disturbo. Meno spesso possono svilupparsi anche episodi di epatite celiaca e dermatite erpetiforme.

Tra le condizioni che di solito accompagnano questo disturbo segnaliamo l’osteopenia, i disturbi neurologici e le malattie cardiovascolari. L’incidenza dei sintomi non è in genere cronica e il loro progresso è piuttosto lento.

Sebbene ci siano prove che i linfomi siano più comuni in questo gruppo di pazienti, la percentuale non è così alta da destare allarme.

La Celiac Disease Foundation sottolinea l’importanza di rilevare la celiachia in età avanzata. In questo modo è possibile programmare un trattamento e quindi migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Come viene trattata?

Come con altri gruppi di età, il trattamento della celiachia nelle persone anziane consiste nell’escludere del tutto il glutine. Sebbene questo sia il consiglio classico, nella pratica possono essere fatte alcune concessioni a seconda dei casi.

Questo perché molti pazienti anziani hanno difficoltà ad iniziare una dieta priva di glutine, soprattutto se questa proteina fa parte delle loro abitudini di consumo quotidiane. Bisogna anche tener conto che se c’è atrofia nei villi, questi possono impiegare diversi anni per guarire, anche dopo aver eliminato i prodotti con glutine.

Infine, una buona parte dei celiaci anziani non sviluppa sintomi che incidano in modo grave nella qualità della vita. Ciò anche considerando che alcuni sintomi, come vertigini o stitichezza, hanno una prevalenza significativa anche nei coetanei non celiaci.

In sintesi, nonostante l’eliminazione del glutine sarà sempre auspicabile, è possibile che lo specialista consigli solo di limitarne l’assunzione. Gli svantaggi di vietarlo del tutto potrebbero superare i vantaggi. Non è raro, addirittura, che si sviluppino fenomeni di scompenso, quando la dieta non è completamente bilanciata.

Il consiglio, in generale, è di parlarne con il medico se si sospetta la malattia. La celiachia, tuttavia, non è l’unico disturbo gastrointestinale che può colpire le persone anziane. Nel corso della diagnosi dovranno essere quindi escluse altre malattie.



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