Mani gonfie: quali possono essere le cause?
Sono diverse le cause che possono portare ad avere le mani gonfie, dalla malattia ad altre situazioni comuni e meno preoccupanti.
Quali sono i motivi più frequenti e quando è necessario andare dal medico? Continuate a leggere!
Un po’ di anatomia e fisiologia…
Il gonfiore (edema) di qualsiasi parte del corpo è legato al sistema cardiovascolare. Quest’ultimo è costituito dal cuore e dai vasi sanguigni, che possono essere venosi e arteriosi.
Quando si verifica un aumento della pressione idrostatica nei vasi sanguigni, viene favorita la fuoriuscita di liquidi verso i tessuti circostanti, fatto che può portare a gonfiore delle mani o delle gambe.
Anche la diminuzione di alcune sostanze nel plasma, come l’albumina, favorisce la comparsa di edemi in qualsiasi parte del corpo. Ciò è spiegato da un fenomeno fisico chiamato pressione osmotica; questa diminuisce al diminuire della concentrazione di proteine plasmatiche e sodio.
Oltre alla malattia, esistono fattori esterni che possono alterare l’equilibrio dei vasi sanguigni e ciascuno di essi corrisponde a un meccanismo diverso. Vediamo i più comuni.
Mani gonfie: 6 motivi frequenti
Nella maggior parte dei casi, il gonfiore delle mani è lieve e può verificarsi in risposta a stimoli ambientali. In rari casi, è dovuto a patologie acute o croniche che richiedono un trattamento per frenare la progressione dei sintomi.
1. Esercizio fisico
Secondo un articolo pubblicato sul portale della Mayo Clinic, l’esercizio fisico costante può avere come effetto collaterale le mani gonfie. I sintomi sono lievi, e spesso chi pratica sport se ne rende conto perché ha difficoltà a togliere gli anelli dopo l’allenamento.
Sebbene il motivo di questa reazione non sia del tutto chiaro, si pensa che sia dovuto ad un “aggiustamento” locale del flusso sanguigno in risposta alle variazioni di temperatura. È più comune nelle attività praticate all’aperto ed è influenzata dalle condizioni ambientali.
Di solito non è da considerare un problema serio, soprattutto se l’intensità dell’edema è minima. Per evitare l’accumulo di liquidi, è consigliabile muovere le dita e alzare frequentemente le braccia prima, durante e dopo l’allenamento.
In casi molto rari, il gonfiore delle mani durante l’esercizio può essere il risultato di iponatremia (diminuzione del sodio plasmatico).
Gli atleti ad alte prestazioni che perdono grandi quantità di liquidi hanno maggiori probabilità di soffrire di iponatremia. Questa condizione, che può essere sospettata dalla presenza di stato confusionale, richiede un trattamento medico.
2. Artrite
Con questo termine si indica un gruppo di patologie caratterizzate da infiammazione del tessuto articolare. Può essere conseguenza di infezioni, lesioni degenerative delle articolazioni, fenomeni autoimmuni, e altre condizioni.
L’artrite reumatoide, ad esempio, è una malattia infiammatoria cronica che può portare ad avere le mani gonfie, soprattutto nelle articolazioni che uniscono le ossa delle dita, chiamate interfalangee.
Questo tipo di edema è solitamente caldo al tatto e sono visibili arrossamenti della pelle, poiché si tratta di un fenomeno infiammatorio.
Di solito è associato a forte dolore e nei casi cronici e gravi, da deformazione delle dita. I farmaci antinfiammatori non steroidei come l’ibuprofene sono il trattamento di scelta nella maggior parte dei casi.
3. Clima molto caldo e mani gonfie
Come accade durante lo sport, una temperatura molto calda spesso provoca la ridistribuzione del flusso vascolare. Il sangue viene deviato verso la superficie della pelle attraverso un fenomeno di vasodilatazione, con conseguente sudorazione abbondante. È la strategia che ha il nostro corpo per disperdere il calore in presenza di condizioni ambientali difficili.
In alcune situazioni o persone, questo processo può anche gonfiare le mani. I sintomi sono di solito lievi e transitori, quindi non è necessario consultare un medico; questo a meno che non vi siano altre manifestazioni cliniche importanti come aumento della frequenza cardiaca o respiratoria, confusione mentale, perdita di coscienza o ipotensione.
Questi ultimi sintomi si manifestano in genere nel colpo di calore, la cui principale caratteristica fisiopatologica è un fallimento nei meccanismi termoregolatori, accompagnato da disidratazione, danno renale e shock ipovolemico nel peggiore dei casi.
4. Diete ricche di sale
Un consumo eccessivo di sale da tavola o cloruro di sodio può portare a un aumento di sodio nel plasma. Questo tenderà a far aumentare la pressione osmotica e favorirà la ritenzione di liquidi e l’ipertensione.
Tuttavia, in rari casi, un’eccessiva assunzione di sale può causare ipernatriemia, l’aumento patologico di questa sostanza nel plasma.
Abbiamo precedentemente accennato alla possibilità che il fenomeno opposto, l’iponatriemia, possa spiegare le mani gonfie negli atleti, e questo può sembrare un po’ contraddittorio. In realtà entrambi i disturbi sono in grado di causare edema sebbene con meccanismi diversi.
Una maggiore concentrazione di sodio porta a questo effetto poiché aumenta la pressione idrostatica nei vasi sanguigni arteriosi, mentre una sua diminuzione lo fa abbassando la pressione osmotica, in casi più isolati.
5. Linfedema
Non tutte le strutture vascolari trasportano il sangue. I vasi linfatici contengono linfa, una sostanza ricca di grassi e cellule del sistema immunitario. Sono quindi strettamente legati ai linfonodi.
Alcune patologie legate ad alterazioni del sistema linfatico possono gonfiare le mani e altre parti del corpo (soprattutto gli arti inferiori). L’insorgenza dei sintomi si verifica nell’arco di diversi mesi; in questo caso l’edema si presenta più duro al tatto rispetto a quello prodotto dallo stravaso d’acqua.
Le cause più comuni sono difetti alla nascita, processi infiammatori, tumorali e infettivi. All’interno di quest’ultimo gruppo spicca la filariosi linfatica, un’infezione prodotta dal parassita Wuchereria bancrofti. Secondo un articolo presente sul portale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) questo tipo di infezione può causare alterazioni nel corpo importanti.
6. Reazioni allergiche
In questo caso, l’esposizione ad un agente ambientale stimola l’attivazione di eosinofili, mastociti e basofili, accompagnata da un intenso rilascio di immunoglobulina E.
La tipica presentazione clinica in grado di gonfiare le mani è l’angioedema, caratterizzato anche da edema facciale, orticaria e prurito. Sono numerose le sostanze in grado di scatenare questa condizione, tra cui la cannella e le bevande alcoliche.
Nei casi più gravi, l’edema del viso arriva a causare l’ostruzione delle vie aeree, situazione in cui è necessario l’intervento medico immediato. Si possono impiegare diversi farmaci, dagli antistaminici all’adrenalina.
Mani gonfie: è necessario andare dal dottore?
Se il gonfiore delle mani è un fenomeno isolato non è il caso di preoccuparsi, soprattutto se si risolve in modo spontaneo e non ci sono sintomi associati. In tutte le altre situazioni, è importante richiedere una valutazione medica, che può essere inizialmente condotta dal medico di base.
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