6 tipi di inestetismi del viso e come trattarli

Distinguere i diversi inestetismi della pelle permette di trattarli in modo corretto ed evitare di danneggiare ulteriormente la pelle. Non sono tutti "brufoli".
6 tipi di inestetismi del viso e come trattarli

Ultimo aggiornamento: 26 marzo, 2021

Tendiamo a chiamare brufoli i diversi inestetismi della pelle e a trattarli tutti nello stesso modo. Tuttavia, il più delle volte quello che si ottiene è peggiorare la situazione, ferire la pelle o addirittura lasciare piccole cicatrici.

I brufoli e gli altri inestetismi, così fastidiosi e fonte di imbarazzo, sono di solito il riflesso della nostra salute. Sono spesso associati a cambiamenti ormonali, come avviene, ad esempio, durante l’adolescenza o in gravidanza. Un altro fattore importante è la dieta.

In casi più rari, sono legati alla presenza di malattie specifiche. Uno studio condotto dalla East Carolina University ha individuato una relazione tra alcune malattie della pelle che portano alla comparsa di brufoli e le malattie renali croniche.

Cosa sono i brufoli?

Il termine “brufolo” viene utilizzato per riferirsi a qualsiasi lesione della pelle che abbia un aspetto in rilievo. Da un punto di vista medico, ciascuna di queste lesioni riceve un nome specifico in base all’aspetto e al meccanismo di comparsa.

Spesso sono conseguenza dell’ostruzione di microscopiche strutture cutanee come l’apparato pilosebaceo. Nel caso di infezione, di solito appaiono segni di infiammazione come arrossamento locale e presenza di pus.

L’acne è un esempio di malattia della pelle in cui sono presenti i brufoli. In un paziente con acne vulgaris si possono osservare una serie di inestetismi come punti neri, cisti e papule, che andiamo subito a descrivere.

6 tipi di inestetismi del viso e come trattarli

Ora che è chiaro cosa sono e perché compaiono, vediamo i diversi tipi di inestetismi e come possono essere trattati senza danneggiare la pelle. In ogni caso, è sempre bene consultare un dermatologo quando la situazione comincia a sfuggire dal nostro controllo.

1. Punti neri

Sono i più comuni, appaiono sulla pelle quando i pori si ostruiscono a causa di un eccesso di sebo e cellule morte. Contrariamente a quanto si pensa, il loro colore nero non è legato alla presenza di sporco o impurità all’interno del poro. In realtà, questo colore è la conseguenza del contatto tra il sebo e l’aria.

Sono di solito presenti sul naso, dal momento che in un quest’area della pelle si accumula una grande quantità di grasso.

Come trattarli?

I prodotti che aiutano a mantenere il viso pulito e a prevenire la formazione del sebo sono numerosi. Quindi, occorre sceglierne uno che sia adatto al nostro tipo di pelle. Se i punti neri sono molto insistenti, potrebbe essere una buona idea pulire il viso con uno scrub una volta alla settimana.

Se i pori sono molto chiusi e ostacolano la rimozione dei punti neri, si può trattare la pelle con il vapore prima di procedere all’estrazione o affidarsi alle cure di un’estetista. Diverso è il caso dei punti bianchi.

2. Papule

Tra gli inestetismi del viso più comuni si trovano i punti neri.
L’abitudine a schiacciare brufoli e punti neri può lasciare piccole cicatrici sulla pelle.

Sono anch’esse comuni. Di solito compaiono a causa di uno squilibrio ormonale, un consumo eccessivo di carboidrati, stress, ansia, depressione o insonnia.

Le papule possono essere il risultato dell’infezione dei punti neri con conseguente arrossamento e gonfiore dei pori; sono quindi un po’ dolorose al tatto. Per evitare di aggravare l’infezione, è importante evitare di schiacciare la papula, soprattutto con le mani sporche.

Come trattarle?

Il modo migliore per trattare le papule è migliorare la dieta, soprattutto evitare un consumo eccessivo di carboidrati. D’altra parte, è importante detergere con cura il viso, possibilmente con un prodotto delicato che non aggredisca la superficie della pelle, come l’acqua micellare.

L’acqua micellare, secondo l’American Academy of Dermatology, non irrita la pelle sensibile grazie ad un basso contenuto di tensioattivi non ionici.

3. Punti bianchi

I punti bianchi sono il risultato di un accumulo di sebo e cellule morte all’interno del poro che si chiude, impedendone l’uscita.

Poiché il poro risulta chiuso e non è possibile estrarre il grasso, il punto bianco può infiammarsi a causa dei batteri e riempirsi di pus. Questo è il processo che porta alla formazione della papula.

Come trattarli?

In caso di infezione, si possono applicare degli antibatterici topici, sempre dietro prescrizione del dermatologo. Anche l’utilizzo di saponi a pH neutro o con caratteristiche specifiche per il tipo di pelle  potrebbe aiutare a contenere queste imperfezioni della pelle.

Quello che non invece non bisogna mai fare è schiacciare i punti bianchi con le unghie, bucarli con un ago o con qualunque altro strumento che non sia ad uso professionale.

4. Grani di miglio

Le milia sono piccoli grani di colore bianco o giallo chiaro; di solito hanno un diametro compreso tra 1 e 3 millimetri. Sono causati da un accumulo di cheratina all’interno dei pori. A differenza dei punti bianchi, queste imperfezioni della pelle non si infettano.

Di solito fanno la loro comparsa nella zona perioculare, cioè intorno agli occhi. Appaiono anche sugli zigomi, sulle orecchie e sulle braccia. Il motivo per cui si formano i grani di miglio non è del tutto noto, ma tra le ipotesi ci sono l’acne e la sovraesposizione al sole.

Come trattarli?

Come nei casi precedenti, si consiglia di non cercare di strizzare i grani di miglio, per evitare di ferire la pelle e di lasciare possibili cicatrici. Il miglior trattamento è utilizzare un prodotto specifico ad azione esfoliante e cheratolitica.

Un peeling superficiale può essere di grande aiuto. Sono inoltre da evitare le creme molto grasse o i prodotti per il trucco densi e di cattiva qualità. La pelle dovrebbe essere protetta dal sole con una buona crema solare.

5. Cisti

Parliamo di cisti per riferirci a quelle formazioni della pelle che contengono grasso e cheratina. Hanno una consistenza dura al tatto e non sempre hanno una via di sbocco. Di solito non sono dolorose.

In alcuni casi il materiale contenuto all’interno arriva ad infettarsi. In questo caso la cisti può diventare dolorosa. Esiste una forma di acne nota come acne cistica o nodulocistica.

Come trattarle?

In questo caso è bene seguire il trattamento consigliato dal dermatologo. Di solito vengono prescritti antibiotici a uso topico, perossido di benzoile o prodotti a base di acido salicilico. A volte queste lesioni possono richiedere un piccolo intervento chirurgico.

6. Brufoli

I brufoli possono essere di tipo infiammatorio e non infiammatorio
I batteri responsabili dell’infiammazione dei brufoli appartengono di solito al ceppo Staphylococcus aureus.

Sono il risultato di un’infezione e dell’infiammazione dei bulbi piliferi, quindi sono di solito dolorosi e si riempiono di pus. In alcuni casi, l’origine dell’infezione è la presenza di un pelo incarnito che resta al di sotto della pelle. Il batterio responsabile dell’infezione è di solito lo Staphylococcus aureus.

Come trattarli?

Sarebbe bene lasciare che seguano il loro corso: allo scopo può essere utile applicare degli impacchi caldi. In genere il dermatologo prescrive una cura a base di antibiotici.

Brufoli sul viso: trattamenti su misura

Come abbiamo visto, gli inestetismi del viso vanno trattati in modo specifico a seconda dei casi. La scelta migliore è quella di rivolgersi sempre ad un dermatologo, evitando di causare lesioni o cicatrici sulla pelle, di allargare l’infezione e favorire un peggioramento dell’acne.

Allo stesso tempo, per prevenire la comparsa di inestetismi della pelle, è bene capire quale sia il vostro tipo di pelle, in modo da utilizzare prodotti per l’igiene e per la bellezza formulati in modo specifico.




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