I 3 strati della pelle: caratteristiche e funzioni

La pelle ha tre strati principali, alcuni suddivisi in strati più piccoli e ognuno con proprie caratteristiche fisiologiche. Scoprite quello che c'è da sapere.
I 3 strati della pelle: caratteristiche e funzioni
Samuel Antonio Sánchez Amador

Scritto e verificato el biólogo Samuel Antonio Sánchez Amador.

Ultimo aggiornamento: 19 marzo, 2021

La pelle è l’organo più grande del corpo umano. In una persona adulta di corporatura media ha una superficie approssimativa di 2 metri quadrati e un peso stimato di 5 chili. È divisa in 3 strati e la sua funzione principale è quella di proteggerci da lesioni e microrganismi patogeni, ma ha altri ruoli vitali per la nostra sopravvivenza.

La pelle non è né più né meno che il confine del corpo con l’ambiente esterno. Le sue caratteristiche variano a seconda dell’area che prendiamo in considerazione. La pelle della pianta dei piedi, ad esempio, è molto diversa dalla pelle delle palpebre. Se volete sapere tutto sul curioso mondo della pelle, continuate a leggere.

La pelle: la prima barriera biologica

Da decenni sappiamo che l’essere umano dispone di due tipi di sistema immunitario: innato e acquisito. Il primo è quello con cui nasciamo e che ci protegge in modo aspecifico da patogeni esterni e processi intrinseci, dalla comparsa di cellule cancerose all’ingresso di allergeni nelle vie aeree.

Tra gli elementi dell’immunità innata troviamo i m acrofagi e neutrofili, tipi di globuli bianchi che fagocitano gli agenti patogeni in base ai loro antigeni.

La pelle, tuttavia, è la prima barriera fisica, chimica e biologica a svilupparsi. Quali armi possiede per evitare che virus e batteri penetrino nel corpo?

Innanzitutto la pelle è asciutta grazie alla presenza di cheratina. Ciò rende impossibile la proliferazione batterica; quindi è più facile che un’infezione interessi piuttosto le mucose. Possiede inoltre un pH leggermente acido per la presenza di sudore, altro fattore che ostacola la proliferazione di numerosi microrganismi.

Quando la pelle è ferita, alcuni tipi di cellule specializzate accorrono immediatamente in soccorso. Questo impedisce agli agenti patogeni di infiltrarsi attraverso ferite e abrasioni. In breve, la capacità di difesa della pelle è inestimabile dal punto di vita fisico, chimico e biologico.

Molti ceppi batterici vivono sulla superficie della pelle, impedendo ad altri microrganismi dannosi di depositarsi.

Gli strati della pelle proteggono il corpo da numerose infezioni.
Nella pelle agiscono numerose cellule del sistema immunitario; queste hanno la funzione di eliminare i microrganismi patogeni che entrano attraverso questa via.

Altre funzioni della pelle

Nonostante la sua importanza come difesa immunitaria, la pelle ha molte più funzioni. Facciamoci aiutare dal Manuale MSD per riassumere le più importanti:

  1. Protezione del corpo contro i traumi.
  2. Regolazione della temperatura corporea.
  3. Mantenimento dell’equilibrio elettrolitico.
  4. Valutazione degli stimoli: questo grazie ai nocicettori, terminazioni delle cellule nervose che inviano gli stimoli al sistema nervoso centrale.
  5. Intervento attivo nella sintesi della vitamina D: vari studi dimostrano che i raggi solari stimolano la trasformazione del 7-deidrocolesterolo nell’epidermide in pre colecalciferolo, il quale viene trasformato in vitamina D3 con una reazione mediata dal calore.

Queste sono alcune delle caratteristiche più importanti della pelle, ma non sono certo le uniche. Grazie ad essa, possiamo mantenere l’equilibrio omeostatico o stabile alle variazioni ambientali. In larga misura, la nostra peculiarità come specie è marcata da questo organo.

I 3 strati della pelle e la loro importanza

La struttura istologica di base che vi mostreremo è comune a tutti i vertebrati, compreso l’uomo. Si compone di tre grandi strati: l’epidermide, il derma e il tessuto sottocutaneo, noto anche come ipoderma.

1. Epidermide: lo strato più esterno della pelle

L’epidermide è il tessuto epiteliale piatto e multistrato (composto da più di uno strato di cellule) che copre l’intera superficie corporea. Lo spessore di questo tessuto varia, poiché nella palpebra non supera 0,1 mm, mentre nei palmi e nelle piante dei piedi si ispessisce fino a 1,5 mm.

La cellula principale di questo tessuto è il cheratinocita, che costituisce il 95% dei tipi cellulari. Come ben illustra il sito Eucerin, si possono distinguere diversi strati all’interno dell’epidermide. Dal basso verso l’alto gli strati sono:

  1. Basale: lo strato più interno, dove vengono prodotti i cheratinociti.
  2. Spinoso: qui i cheratinociti producono cheratina e assumono una forma a fuso, da cui il nome di strato spinoso.
  3. Granuloso: qui inizia la cheratinizzazione.
  4. Lucido: è presente nelle zone più spesse della pelle (come sulla pianta dei piedi), ma non in quelle sottili. È composto da 3-5 strati di cellule morte, appiattite e chiare ma che contengono ancora attività enzimatica.
  5. Corneo: è lo strato più esterno dell’epidermide, che entra in contatto con l’ambiente e tutti i suoi pericoli. È costituito da 15-20 strati cellulari. L’ultimo strato perde resti di cellule morte attraverso la desquamazione. Tutti gli strati dello strato corneo vengono sostituiti ogni 30 giorni.

Oltre i cheratinociti

Sebbene i cheratinociti (vivi o morti) dominino l’epidermide, ci sono altri corpi cellulari. Uno di questi è il melanocita, responsabile della produzione di melanina. Questo composto è essenziale, poiché ci protegge dagli effetti dannosi dei raggi solari.

Altre strutture sono le cellule di Langerhans e le cellule di Merkel. Le prime agiscono come macrofagi, poiché fagocitano gli agenti patogeni in modo generico. Le cellule di Merkel, invece, svolgono un ruolo essenziale come recettori del tatto e si trovano negli strati basali dell’epidermide.

Ogni minuto perdiamo da 30.000 a 40.000 cellule della pelle. La velocità di rigenerazione di questo tessuto è vertiginosa.

2. Derma

Il derma è costituito da tessuto connettivo, contenente fibre di collagene di tipo I e fibre elastiche. Si trova al di sotto dell’epidermide ed è a contatto con essa grazie alla giunzione dermo-epidermica, una struttura spessa 100 nanometri.

Le cellule del derma sono più difficili da analizzare, poiché siamo di fronte a una massa molto eterogenea: fibroblasti, macrofagi, mastociti, adipociti, nervi, vasi sanguigni, ghiandole e molte altre strutture.

Come l’epidermide, il derma è costituito da più di uno strato. In questo caso, tuttavia, ci limiteremo a descrivere 2 livelli:

  1. Derma papillare: lo strato più esterno, a contatto con l’epidermide. È una zona superficiale di tessuto connettivo lasso che entra in contatto con la membrana basale. È formato da una serie di rilievi o creste note come papille dermiche, ricche dei suddetti elementi cellulari.
  2. Derma reticolare: lo strato più spesso del derma, con uno spessore variabile a seconda della sezione di pelle. È un tessuto connettivo denso e irregolare, ricco di fibre di collagene di tipo I.

Di tutti i tipi di cellule citati, il fibroblasto merita un’attenzione speciale. È la cellula del tessuto connettivo che sintetizza il collagene, una proteina che forma le fibre di sostegno e che consente di tenere insieme diverse strutture.

Il derma è lo strato della pelle in cui si originano i follicoli piliferi.
Le unità strutturali che danno origine ai capelli sono chiamate follicoli piliferi. Si trovano nel derma e contengono cellule staminali.

Altri tipi di cellule del derma

Vediamo brevemente alcune delle altre strutture che compongono il derma.

  • Terminazioni nervose: rilevano gli stimoli del dolore, del tatto, della pressione e della temperatura esterna. Quando sono danneggiate, possiamo avvertire iperalgesia e allodinia. Nel primo caso, gli stimoli dolorosi diventano insopportabili; nel secondo, lo stimolo, che in condizioni normali è innocuo, viene percepito come doloroso.
  • Ghiandole sudoripare: producono sudore in risposta alla temperatura e allo stress. Questo liquido è costituito da acqua, sodio e altre sostanze chimiche. La sua funzione principale è la termoregolazione e l’eliminazione delle tossine.
  • Ghiandole sebacee: producono sebo nei follicoli piliferi. Quando la via d’uscita di queste ghiandole si ostruisce, compaiono i fastidiosi punti neri o comedoni.
  • Follicoli piliferi: producono i diversi tipi di peli e capelli che ricoprono il corpo. Una persona con i capelli scuri ha, sulla testa, circa 100.000 capelli.
  • Vasi sanguigni: nutrono ciascuno dei componenti cellulari che abbiamo visto. Partecipano anche alla termoregolazione, poiché la loro espansione o contrazione favorisce la perdita o la conservazione del calore nel corpo.

3. Ipoderma

L’ipoderma è il tessuto sottocutaneo in cui viene immagazzinato il grasso. Per questo motivo è noto anche come tessuto adiposo sottocutaneo. Si trova sotto lo strato reticolare del derma e il tipo di cellula dominante è l’adipocita.

Gli adipociti sono cellule specializzate nella produzione e immagazzinamento dei grassi. Inoltre, formano un tessuto che fa da “materasso”, in quanto è molto deformabile. Questo ci protegge da urti e altri tipi di stress meccanico.

Quando le dimensioni degli adipociti aumentano in modo sproporzionato, a causa dell’eccessivo accumulo di lipidi, si verifica un aumento di peso. Al contrario, se ci mettiamo a dieta, diminuiscono di volume, poiché cedono sostanze che vanno a nutrire le cellule a livello metabolico.

Gli adipociti bianchi rappresentano il 15-20% del grasso totale di un adulto, una percentuale non trascurabile.

Sommario

Abbiamo visto i tre principali strati della pelle e i loro sottostrati, ma abbiamo tralasciato abbastanza informazioni per scrivere un intero libro. Come abbiamo detto, la pelle è uno degli organi più grandi e importanti del corpo.

Questa incredibile e complessa struttura ci protegge dallo stress meccanico e dalle minacce che provengono dall’esterno; consente la termoregolazione, è responsabile dell’eliminazione delle tossine e di una serie di altre funzioni. Senza questo sottile strato di cellule, la vita come la conosciamo sarebbe impossibile.




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