Segni e sintomi della clamidia

In genere i sintomi della clamidia si manifestano a tre settimane dall'infezione. Tuttavia, in alcune persone la malattia può passare inosservata per anni. Per questo motivo è fondamentale identificarli in modo tempestivo in modo da evitare complicazioni.
Segni e sintomi della clamidia

Ultimo aggiornamento: 02 giugno, 2021

L’infezione da clamidia è una delle malattie sessuali di origine batterica più diffuse in tutto il mondo. I sintomi variano a seconda dell’area del corpo interessata, vagina, pene, ano, congiuntiva o gola. Vi interessa sapere quali sono i segni e i sintomi della clamidia? Vi spieghiamo tutto.

La clamidia è la malattia causata dal batterio Chlamydia trachomatis. Si trasmette attraverso il contatto diretto durante i rapporti sessuali o il parto. Secondo i dati dell’IIS, i casi di infezione da clamidia sono quasi triplicati tra il 2008 e il 2017, e rappresentano il 9,4% di tutte le infezioni sessualmente trasmissibili. Si tratta di una malattia spesso asintomatica o con sintomi lievi.

Segni e sintomi della clamidia più comuni

I sintomi della malattia sono in genere molto lievi o aspecifici. In genere, le manifestazioni cliniche compaiono dopo tre settimane dall’infezione. Tuttavia, in alcune persone l’infezione può passare inosservata per anni.

La C. trachomatis può causare un’ampia varietà di infezioni genitali ed extragenitali nelle donne e negli uomini. I segni e sintomi della clamidia possono essere molto vari, tuttavia, i più frequenti sono i seguenti:

Perdite di muco

Il prurito è uno dei segni e sintomi della clamidia più comuni
Le perdite vaginali sono il segno più comune dell’infezione da clamidia.

Le secrezioni vaginali inodori sono considerate la manifestazione più comune di clamidia non complicata nelle donne. Possono variare da una consistenza più liquida e chiara a una più densa, di colore giallo torbido.

L’infezione uretrale negli uomini si manifesta di solito attraverso secrezioni dal pene, da traslucide a biancastre. Le perdite sono solitamente scarse, più abbondanti nelle ore mattutine prima che il paziente urini.

Dolore o bruciore durante la minzione

Un tipico sintomo di clamidia urogenitale è il dolore o sensazione di bruciore durante la minzione. Nella maggior parte dei casi, questo sintomo è il risultato dell’infiammazione e irritazione dell’uretra, il condotto attraverso cui passa il flusso dell’urina.

La disuria o dolore durante la minzione è di solito piuttosto limitante e può rendere difficile lo svuotamento della vescica.

Arrossamento genitale e prurito

La sensazione di prurito sulle labbra della vulva, sul glande e sul prepuzio sono un altro dei sintomi e dei segni comuni nei pazienti infetti da clamidia. È il risultato della proliferazione del batterio sulla mucosa genitale.

Allo stesso modo, la clamidia può portare ad arrossamento e infiammazione della mucosa della vagina e del pene. Inoltre, di solito è presente una maggiore sensibilità.

Fastidio durante i rapporti sessuali

La dispareunia o dolore durante i rapporti sessuali di solito sono indicativi di un’infezione della cervice. Questo sintomo è comune durante la penetrazione profonda o il rapporto intenso. Si avverte anche in caso di malattia infiammatoria pelvica da clamidia (PID) a livello delle tube di Falloppio.

Dolore addominale e testicolare

Il dolore nella parte bassa dell’addome è correlato alla PID. Allo stesso modo, possono comparire dolore pelvico, mal di schiena e lombare. Negli uomini, invece, l’infezione da clamidia può raggiungere l’epididimo testicolare, provocando disagio e dolore dei testicoli.

Sanguinamento postcoitale e metrorragia

Il sanguinamento postcoitale è spesso un segnale di infezione nelle donne. Indica una lesione o erosione della mucosa genitale e può portare ad un peggioramento nel decorso della malattia.

Alcune donne possono sperimentare sanguinamento vaginale spontaneo o metrorragia non correlata alle mestruazioni. Entrambi i sintomi sono spesso sottovalutati, tuttavia, occorre consultare il medico il prima possibile quando si nota del sangue in queste circostanze.

Dolore rettale e secrezioni mucose

La trasmissione della clamidia durante il sesso anale ricettivo può portare alla secrezione rettale di liquido mucoide scarso o abbondante. Di solito è accompagnata da dolore, prurito, aumento della sensibilità e sanguinamento del retto.

Segni e sintomi della clamidia più rari

In alcuni casi, la clamidia può colpire altre aree del corpo, manifestandosi con sintomi al di fuori della sfera urogenitale. Alcuni rari segni e sintomi di infezione da clamidia includono quanto segue:

Dolore alla gola e catarro

Il passaggio della C. trachomatis alla mucosa faringea e nelle tonsille attraverso il sesso orale può portare a sintomi simili a quelli di altre faringiti batteriche. In questo senso, è possibile presentare fastidio, dolore alla deglutizione e placche in gola con presenza di muco.

Dolore nella parte superiore dell’addome

La sindrome di Fitz-Hugh-Curtis o periepatite è una rara complicanza della clamidia. L’infezione della capsula epatica porta a dolore nella parte superiore dell’addome, spesso nel quadrante superiore destro. Inoltre, possono verificarsi altri sintomi come febbre e brividi.

Dolori articolari

I segni e i sintomi della clamidia includono l'artrite
In casi più limitati la clamidia può essere associata all’artrite.

Esiste la possibilità di sviluppare un’artrite reattiva collegata all’infezione da clamidia; in questo caso si potrebbe avvertire dolore e infiammazione a carico di diverse articolazioni, in genere della caviglia, del piede e del ginocchio.

L’artrite è il risultato di un processo autoimmune, ovvero la produzione di anticorpi che attaccano i propri tessuti.

Altri tipi di clamidia

La clamidia genitale è la forma più comune di presentazione e si presenta con i sintomi sopra descritti. Tuttavia, questa infezione può manifestarsi in modi diversi, dando origine alla comparsa, ad esempio, di un linfogranuloma venereo o di un tracoma.

Linfogranuloma venereo (LGV)

Il linfogranuloma venereo è un’infezione a trasmissione sessuale causata dai sierotipi L1, L2 e L3 di C. trachomatis. I sintomi di solito compaiono 1 o 2 settimane dopo l’infezione. Tra i principali sintomi e segni di LGV da clamidia ci sono i seguenti:

  • Febbre e brividi
  • Nodulo genitale che progredisce in un’ulcera.
  • Linfonodi ingrossati e dolorosi.
  • Dolori muscolari.

Tracoma

Il tracoma da clamidia è la principale causa di perdita della vista in tutto il mondo. È prodotto dal contatto degli occhi con secrezioni purulente e infette.

Di solito inizia con arrossamento della congiuntiva palpebrale, accompagnato dall’inversione e dalla crescita verso l’interno delle ciglia o trichiasi. Inoltre, si possono riscontrare i seguenti sintomi:

  • Dolore all’occhio.
  • Sensibilità alla luce o alla fotofobia.
  • Irritazione agli occhi.
  • Secrezione purulenta o mucosa dalle palpebre.
  • Gonfiore o ingrandimento del bulbo oculare.

Possibili complicazioni

Le complicanze della clamidia sono in genere piuttosto gravi e possono comparire anche in pazienti che non hanno mai presentato sintomi o segni di infezione. Tuttavia, possono avere una prognosi positiva grazie alla diagnosi precoce e alla gestione tempestiva. Alcune complicazioni comuni nella clamidia sono le seguenti:

  • Malattia infiammatoria pelvica (PID): è la migrazione verso l’alto della clamidia attraverso la vagina, con la conseguente invasione delle tube e delle ovaie uterine. Questa è una delle complicanze più comuni nelle donne con clamidia non trattata o non diagnosticata.
  • Infertilità femminile: le lesioni alla mucosa dell’utero e alle tube di Falloppio possono rendere difficile il passaggio dello sperma, ostacolando la fecondazione. È importante sottolineare che una grande percentuale di donne con PID accusa infertilità. Inoltre, questa condizione aumenta il rischio di sviluppare una gravidanza extrauterina.
  • Complicazioni in gravidanza: linfezione da clamidia durante la gravidanza può portare a diverse complicanze. Questo è il caso del travaglio pretermine, dell’endometrite postpartum, della sofferenza fetale e del basso peso alla nascita.
  • Congiuntivite e polmonite neonatale: nei casi di clamidia non trattati, durante il travaglio, il neonato si può infettare passando attraverso il canale vaginale. Pertanto, una grande percentuale di neonati è a rischio di congiuntivite. Esiste anche la possibilità di sviluppare polmonite entro i primi mesi dopo il parto, sebbene questo rischio sia molto più basso.

Quando andare dal medico?

Le infezioni da clamidia sono comuni nei giovani adulti. È importante sottolineare che, in presenza di segni e sintomi genitali, occorre andare dal medico.

Il medico specialista è l’unica figura in grado di valutare la condizione e fornire la migliore terapia.

Ricordiamo i maggiori campanelli d’allarme:

  • Dolore e irritazione genitale.
  • Sanguinamento vaginale
  • Secrezioni mucose dal pene e dalla vagina.
  • Dolore addominale e testicolare intenso.
  • Dolore durante i rapporti sessuali.

Prevenire è essenziale

L’infezione da clamidia si può ampiamente prevenire. Il metodo di prevenzione migliore è usare un metodo di barriera quando si hanno rapporti sessuali. Questo strumento ci consente di ridurre sia il rischio di clamidia che di altre malattie a trasmissione sessuale.

Allo stesso modo, si consiglia di sottoporsi a controllo periodico per escludere eventuali patologie genitali. La diagnosi precoce e la gestione tempestiva sono la chiave per gestire questo gruppo di infezioni.



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