Le 5 malattie più comuni nelle donne e il loro trattamento

Molte delle malattie che più colpiscono le donne hanno a che fare con i processi ormonali e sono fortemente influenzati dalla menopausa.
Le 5 malattie più comuni nelle donne e il loro trattamento
Samuel Antonio Sánchez Amador

Scritto e verificato el biólogo Samuel Antonio Sánchez Amador.

Ultimo aggiornamento: 10 aprile, 2021

Indipendentemente dall’area geografica, le donne vivono più a lungo degli uomini. I dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) parlano chiaro: la vita media delle donne, in tutto il mondo, è di 73 anni, contro i 68 anni degli uomini. Certo, la differenza è piccola ma evidente.

Ciò può essere spiegato da molteplici fattori, come le caratteristiche genetiche basate sul genere, l’azione ormonale nel corso degli anni e, soprattutto, l’importante ruolo della cultura nel modo di intendere la salute e le attenzioni verso il proprio corpo. Le donne tendono a prendersi più cura di se stesse, il che le rende meno inclini a certe malattie legate allo stile di vita. Questo però non significa che le donne siano esenti da rischi. Tutta la materia organica, dopotutto, è soggetta a invecchiamento e malattie.

Vediamo quali sono le 5 malattie più comuni nelle donne e il loro trattamento.

Quali sono le malattie più comuni nelle donne?

Come indicato dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), delle 40 principali cause di morte nel mondo, 33 sono strettamente legate al sesso maschile. Patologie come il cancro del polmone e del colon e altri tipi di neoplasie sono, infatti, molto più comuni negli uomini.

Le probabilità di sviluppare il cancro in base all’età sono molto diverse tra uomini e donne: all’età di 80 anni, la percentuale di uomini con cancro è circa il 50% del totale, mentre nel genere femminile il dato scende al 30%.

Ancora una volta, dobbiamo rivolgerci ai fattori genetici, ormonali e sociali per spiegare queste tendenze. Sulla base di questa premessa, una “migliore salute generale femminile”, vediamo le malattie più comuni nelle donne. Anticipiamo che molte hanno a che fare con i processi ormonali e sono fortemente influenzati dalla menopausa.

1. Osteoporosi: una delle malattie più comuni nelle donne

Tra le malattie più comuni nelle donne spicca l'osteoporosi.
Questa condizione viene solitamente diagnosticata mediante gli esami radiografici.

Iniziamo con una malattia che, statisticamente, è orientata verso il genere femminile. Come indicato dal Ministero della Salute, l’osteoporosi è una malattia che in Italia riguarda circa 5 milioni di persone, di cui l’80% donne in menopausa.

Per comprendere questa patologia, è necessario tenere conto del fatto che il tessuto osseo non è immutabile. Le ossa hanno cellule ossee (osteoblasti, osteoclasti, osteociti e cellule osteoprogenitrici) e una matrice ricca di sali minerali, rappresentata principalmente da cristalli di idrossiapatite. Il 99% del calcio nel corpo si trova nelle ossa.

Le cellule ossee possono riassorbire o generare matrice ossea in base alle esigenze dell’individuo. Ad esempio, se una persona è gravemente malnutrita e manca di calcio, è probabile che sviluppi l’osteoporosi. In questo caso, i corpi cellulari dissolvono la matrice ossea, (indebolendo le ossa) in modo che il resto del corpo possa ricevere il calcio necessario.

Una donna su tre soffre di osteoporosi, soprattutto dopo la menopausa. A causa dello squilibrio ormonale in questo periodo (una drastica diminuzione degli estrogeni), c’è un più alto tasso di riassorbimento osseo, che rende le ossa fragili. Ciò può favorire lesioni e fratture.

Il trattamento dell’osteoporosi consiste principalmente in misure igienico-dietetiche. Occorre consumare cibi ricchi di calcio, evitare attività rischiose e, soprattutto, rinunciare a fumo e alle bevande alcoliche. Se queste misure non bastano, bisogna rivolgersi alla farmacologia.

2. Emicrania

Le emicranie sono molto più comuni nelle donne, con un rapporto di 3 a 1 rispetto agli uomini. Si sospetta che ciò sia dovuto (in molti casi) a cambiamenti ormonali, poiché il ciclo mestruale, la gravidanza e la menopausa sembrano innescare intense emicranie.

Sebbene le cause di queste crisi non siano del tutto note, la scienza ha messo gli occhi sul ruolo della serotonina e di altri neurotrasmettitori (come il peptide correlato al gene della calcitonina, CGRP). Sebbene la strada da percorrere sia ancora lunga, su questa patologia si scoprono via via maggiori dettagli.

Come indica la Mayo Clinic, l’emicrania causata da squilibri ormonali può essere controllata con alcuni farmaci. D’altra parte, alcune pazienti lamentano un aggravamento delle emicranie a causa delle terapie ormonali sostitutive e dei contraccettivi orali.

Farmaci come antidolorifici, triptani e farmaci per la nausea possono ridurre i sintomi dell’emicrania.

3. Cancro al seno

Che ci crediate o no, anche gli uomini possono contrarre il cancro al seno. In ogni caso, questa neoplasia è molto meno comune negli uomini rispetto alle donne. I tumori al seno maschili rappresentano, infatti, solo l’1% di tutti i tumori al seno. D’altra parte, il 30% dei tumori diagnosticati nelle donne è localizzato nel seno.

Nel 2018, in tutto il mondo sono stati diagnosticati più di 2.000.000 di tumori al seno femminili.

Nonostante il fondato timore che questa patologia suscita, è una delle più “benigne” quando si parla di tumore: secondo l‘Associazione Italiana di Oncologia Medica, il tasso di sopravvivenza a 5 anni dopo la diagnosi è dell’87%.

La chirurgia è la prima opzione terapeutica. Il tessuto mammario interessato dal tumore viene rimosso e, a volte, anche i linfonodi che potrebbero essere stati colpiti. Successivamente, la chemioterapia, la radioterapia, la terapia mirata e la terapia ormonale possono essere utilizzate per prevenire la recidiva del cancro.

4. Fratture dell’anca

Purtroppo questa patologia è strettamente legata all’osteoporosi. Le donne hanno fino a 3 volte più probabilità di subire una frattura dell’anca rispetto agli uomini. Una caduta in una paziente con osteoporosi può essere fatale.

Siamo di fronte a un tipo di infortunio molto grave: il 30% dei pazienti muore nel primo anno dopo la caduta e tra chi sopravvive, solo il 20% riacquista la mobilità precedente. Una frattura dell’anca può facilmente dare corso a complicazioni poiché favorisce la formazione di coaguli di sangue e infezioni sistemiche.

Esistono diversi approcci per il trattamento della fattura dell’anca, ma la prima scelta è la chirurgia. Questi sono i trattamenti disponibili che possono salvare la vita del paziente:

  1. Fissaggio della frattura con vite interna – Le viti metalliche, aiutano a tenere insieme i tessuti mentre la frattura guarisce.
  2. Sostituzione totale dell’anca: è l’opzione con maggior successo. L’intervento prevede la rimozione dell’estremità superiore del femore e dell’articolazione, che verranno sostituite con protesi artificiali. È la strategia più conveniente per qualsiasi paziente che non sia in condizioni di salute critiche.
  3. Sostituzione parziale dell’anca: viene rimossa la testa del femore e sostituita con una protesi metallica. È consigliata quando il soggetto è molto debilitato.

5. Cancro della cervice uterina (CCU)

Tra le malattie delle donne c'è il cancro cervicale,
Esistono molti metodi per prevenire il cancro cervicale, compresa la vaccinazione.

Il cancro della cervice è un’entità clinica molto complessa da comprendere, poiché per la prima volta nella nostra lista entra in gioco un agente virale. Stiamo parlando di HPV o papillomavirus umano, un ceppo virale che di solito genera verruche in diverse parti del corpo. Esistono più di 200 tipi di HPV e 40 di questi colpiscono i genitali.

Di tutti i papillomavirus registrati, almeno 14 sono oncogeni, cioè potrebbero promuovere lo sviluppo di un cancro. HPV 16 e 18 sono i più preoccupanti, l’OMS stima che siano responsabili del 70% dei casi di cancro alla cervice.

Tuttavia, la maggior parte delle infezioni uterine da HPV nelle donne sono temporanee. Il 90% guarisce entro un periodo massimo di 2 anni; ma se per qualsiasi motivo diventano croniche, c’è il rischio di sviluppare lesioni precancerose della cervice che, se non trattate, finiscono per causare il cancro.

La fase iniziale di questa patologia non presenta sintomi chiari, ma le lesioni precancerose possono essere diagnosticate molto prima che diventino pericolose.

Tra i sintomi del tumore della cervice troviamo:

  1. Emorragia vaginale dopo i rapporti sessuali, tra le mestruazioni o dopo la menopausa. La mestruazione consiste in un distacco di tessuto ispessito dell’endometrio. Quindi, se la donna è fuori dal ciclo normale, il sanguinamento deve essere causato da un altro motivo.
  2. Perdite vaginali miste a sangue o con cattivo odore. Questo segno clinico non è esclusivo della CCU, ma anche di molte altre infezioni sessualmente trasmissibili (IST).
  3. Dolore pelvico, specialmente durante i rapporti sessuali.

Il trattamento dipende, in larga misura, dall’entità del cancro e dalla salute generale della paziente. Ad esempio, attraverso la chirurgia è possibile rimuovere il tumore, l’intera cervice (trachelectomia) o la cervice e l’utero (isterectomia). Se il cancro si è diffuso, potrebbe essere necessaria la radio o la chemioterapia.

Ad ogni donna che ha contratto l’HPV si consiglia di sottoporsi a pap test ogni 6 mesi. Le lesioni precancerose possono essere trattate impedendo la formazione del cancro.

Le malattie più comuni nelle donne e le loro cause

Queste sono 5 delle malattie più comuni nelle donne, ma non le uniche. Il genere femminile si ammala anche di diabete, cardiopatia ischemica, intolleranze alimentari, allergie e molti altri eventi clinici. In ogni caso, questi squilibri sono solitamente legati allo stile di vita e non al genere.

Sia nell’uomo che nella donna, molte malattie trovano una risposta nelle abitudini. Senza andare oltre, 1/3 dei tumori è causato dai seguenti fattori: alto indice di massa corporea, ridotto apporto di frutta e verdura, mancanza di attività fisica, fumo e alcol. Al di là del genere, prendersi cura di se stessi è la chiave del benessere.




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