Come abbassare la glicemia?
L’aumento dei livelli di zucchero nel sangue al di sopra del normale è una condizione medica nota come iperglicemia. L’iperglicemia prolungata può causare danni ai tessuti, quindi è importante sapere come abbassare la glicemia.
Livelli elevati di glucosio nel sangue possono avere un’ampia varietà di cause, da una dieta ricca di carboidrati all’uso di alcuni farmaci come i corticosteroidi. Si tratta di una complicanza comune nelle persone diabetiche, ma secondo gli studi, si verifica in un numero significativo di pazienti senza storia della malattia.
Sono molte le complicazioni associate all’iperglicemia, tra cui la chetoacidosi diabetica e la sindrome iperosmolare iperglicemica. Tenere sotto controllo questo valore è fondamentale per evitare ulteriori danni. Uno dei modi più rapidi per abbassare la glicemia è assumere insulina ad azione rapida, ma esistono anche altri metodi.
Come abbassare la glicemia, dall’insulina all’attività fisica
Assumere insulina
L’insulina è un ormone sintetizzato nelle cellule beta del pancreas, la cui funzione principale è introdurre il glucosio nelle cellule in modo che venga utilizzato come energia. La somministrazione di insulina esogena è, quindi, uno dei modi più veloci per controllare l’iperglicemia, sia nei pazienti ospedalizzati che non ospedalizzati.
Il tipo di insulina utilizzato per controllare l’iperglicemia improvvisa nei pazienti con diabete di tipo 1 è l’insulina ad azione rapida, che agisce in meno di 15 minuti. Il suo utilizzo è invece più limitato nel diabete di tipo 2, in cui verranno utilizzati preferibilmente altri tipi di farmaci.
L’iniezione di insulina è sottocutanea, cioè si pratica sotto la pelle. Uno dei siti di applicazione più frequenti è l’addome, essendo molto irrorato dal sangue; può però essere eseguita anche in altre aree del corpo.
Gli studi dimostrano che la somministrazione di insulina migliora la prognosi dei pazienti con iperglicemia ospedalizzati, riducendo con successo la glicemia.
Abbassare la glicemia con l’attività fisica
I cambiamenti nello stile di vita sono parte fondamentale nel trattamento del diabete. L’esercizio fisico aiuta ad abbassare in modo significativo i livelli di glucosio nel sangue a breve e lungo termine, specialmente nei pazienti con diabete o iperglicemia.
L’esercizio regolare stimola la contrazione muscolare, di conseguenza l’ingresso del glucosio nelle cellule in una via non insulino-dipendente. La stimolazione dei muscoli aumenta anche la sensibilità all’insulina, un effetto che può durare fino a 24 ore.
Sarà opportuno, tuttavia, monitorare i livelli di glucosio nel sangue prima e dopo l’esercizio.
Abbassare la glicemia a tavola
Un forte consumo di carboidrati può portare all’iperglicemia, è quindi naturale che per abbassare la glicemia occorre fare attenzione alla dieta.
I carboidrati sono parte essenziale nella dieta, anche nelle persone diabetiche, quindi non devono essere eliminati del tutto. Saranno invece da prediligere quelle fonti di carboidrati che hanno un basso impatto sui livelli di zucchero nel sangue. In questo senso è consigliabile sostituire il pane e la farina con frutta, verdura e cereali integrali.
Bere molta acqua
L’acqua è essenziale alla vita poiché permette di mantenere in equilibrio il corpo. Le persone con diabete dovrebbero bere molta acqua, soprattutto se fanno fatica a controllarlo. In caso di iperglicemia, il corpo reagisce aumentando la produzione di urina e altri fluidi per espellere il glucosio in eccesso.
L’organismo, tuttavia, è in grado di produrre una grande quantità di urina solo se dispone di acqua a sufficienza; bere molta acqua, quindi, facilita l’eliminazione del glucosio, contribuendo ad abbassare la glicemia. Il consumo di altri liquidi senza zucchero ha lo stesso effetto, oltre a prevenire la disidratazione e mantenere la temperatura corporea a valori normali.
Il fabbisogno giornaliero può variare da persona a persona, ma in generale la dose consigliata è di almeno 2 litri o 8 bicchieri d’acqua al giorno.
Ridurre lo stress
Lo stress è una condizione che può influenzare la salute in molti modi. Può persino causare un improvviso picco dei livelli di zucchero nel sangue. Uno stato di stress patologico stimola la produzione di ormoni come il glucagone e il cortisolo, che tendono a generare uno stato transitorio di iperglicemia.
Quando lo stress diviene costante, l’iperglicemia così indotta perdura nel tempo e può causare danni. Chi tende a soffrire di iperglicemia dovrebbe pertanto, imparare a gestire la tensione ed evitare il più possibile le situazioni stressanti.
Attività rilassanti come lo yoga, lo sport o la meditazione offrono buoni risultati.
E se si dimentica di prendere il farmaco?
Il controllo del diabete avviene attraverso l’assunzione di farmaci ipoglicemizzanti, che mantengono la glicemia a livelli corretti. Dunque la glicemia può aumentare in modo brusco quando ci si dimentica di assumere il farmaco.
In questo caso occorre prendere la dose prescritta non appena si ha l’opportunità. È importante assumere la dose prescritta e non raddoppiarla, poiché ciò può portare a una condizione chiamata ipoglicemia.
Quando andare dal medico?
Livelli elevati di zucchero nel sangue possono diventare in breve tempo una situazione rischiosa. In questo senso, è di vitale importanza saper riconoscere i sintomi di questa condizione, tra i quali spiccano:
- Sete eccessiva o polidipsia.
- Aumento del volume delle urine o poliuria.
- Alito con odore fruttato.
- Respirazione difficoltosa.
- Mal di stomaco.
Occorre consultare immediatamente il medico quando il livello di glucosio nel sangue è uguale o superiore a 300 milligrammi per decilitro in due letture casuali. Un’altra bandiera rossa a cui prestare attenzione sono i livelli elevati di glucosio nel sangue per più di una settimana. Entrambe le condizioni sono indicative di un peggioramento della malattia.
Il monitoraggio costante della glicemia è importante
Tutte le persone con diagnosi di diabete devono mantenere un controllo costante della glicemia. Ciò consentirà di adottare misure adeguate per abbassare la glicemia quando necessario e prevenire eventuali complicazioni.
Tutte le modalità descritte sono utili, a cui si aggiungono i controlli periodici impostati dal medico di riferimento.
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