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Placenta: che cos'è e quali funzioni ha?

4 minutos
La placenta è un organo straordinario che si sviluppa nell'utero durante la gravidanza. Consente lo scambio di gas e nutrienti e lo sviluppo di attività metaboliche, endocrine e immunitarie.
Placenta: che cos'è e quali funzioni ha?
Escrito por Fabiola Marín
Publicado: 25 agosto, 2021 10:00

La placenta è un organo che si sviluppa nell’utero durante la gravidanza e permette lo scambio di sangue tra la madre e il feto. Consente lo scambio di gas e nutrienti e lo sviluppo di attività metaboliche, endocrine e immunitarie.

Formazione della placenta

La formazione della placenta avviene quando l’ovulo fecondato si impianta nella parete uterina. Cresce con il feto fino a poco prima del parto, e al termine viene completamente espulsa.

La placenta matura può misurare tra 15 e 25 cm e 3 cm di spessore. Di solito pesa circa 500 – 600 grammi, con un rapporto tra peso placentare e peso fetale di 1/5.

La parte esterna della placenta deriva dalle mutazioni che si verificano nel rivestimento dell’utero. Il tessuto interno si chiama trofobasto ed è formato dagli embrioblasti provenienti dall’embrione stesso.

A partire dal trofoblasto si sviluppa una rete di vasi sanguigni attraverso la quale il feto può ricevere nutrienti e si formano i villi coriali, che consentono all’embrione di aderire alla parete uterina.

feto avvolto dalla placenta

A cosa serve la placenta?

Le principali funzioni sono:

  • Permettere il passaggio di nutrienti al feto.
  • Espellere le sostanze di scarto verso il sangue materno.
  • Produzione di ormoni in grado di modificare il metabolismo materno nelle diverse fasi della gravidanza.

Potrebbe interessarvi anche: Gravidanza: quali cibi mangiare e quali evitare?

Si tratta di un organo abbastanza complesso coinvolto in una moltitudine di funzioni vitali, che possiamo classificare nelle seguenti:

Trasporto e scambio di sostanze

Attraverso la placenta avviene lo scambio di gas respiratori e nutrienti tra i sistemi vascolare materno e fetale. Agisce come barriera nei confronti di metaboliti, ormoni e tossine che circolano nel sangue materno.

Funzione endocrina

Nella placenta avviene la sintesi di fattori di crescita e ormoni essenziali per il corretto sviluppo del feto e della madre nell’evoluzione della gravidanza:

  • Ormone gonadotropina corionica (hCG): è essenziale nello sviluppo della gestazione.
  • Lattogeno placentare (hPL): favorisce l’anabolismo fetale, aumenta la secrezione di insulina, migliora la tolleranza al glucosio e favorisce la fissazione dell’azoto nei tessuti fetali.
  • Progesterone: prepara l’endometrio per l’impianto dell’embrione nella parete uterina.
  • Estrogeni: facilitano l’adattamento del sistema cardiovascolare materno alla gravidanza e allo sviluppo della ghiandola mammaria.
estrogeni

Scoprite anche: Pillole anticoncezionali: i 5 effetti collaterali più comuni

Funzione immunitaria

È essenziale affinché il sistema immunitario della madre non identifichi il feto come un corpo estraneo e reagisca ad esso. Agisce anche come barriera contro diversi agenti patogeni.

Possibili complicazioni

Placenta trattenuta

Al momento del parto, se la placenta non si è staccata in 30 minuti, si considera trattenuta ed è necessario procedere a manovre come:

  • Massaggio uterino e cateterismo vescicale.
  • Somministrazione di ossitocina.
  • Manovra di Credè.

Se non è sufficiente, viene eseguita la rimozione manuale della placenta.

Placenta previa

Si verifica quando la placenta si inserisce completamente o parzialmente nella cervice. È classificato in 4 tipi a seconda della posizione, durante la gravidanza:

  • Tipo I: placenta laterale o bassa. Il confine placentare viene impiantato nel segmento uterino inferiore.
  • Tipo II: placenta marginale. Raggiunge appena il bordo dell’orifizio cervicale interno, ma non lo supera.
  • Tipo III: placenta occlusiva parziale. Copre parzialmente il sistema cervicale interno.
  • Tipo IV: placenta occlusiva totale. Copre completamente il sistema cervicale interno.

In riferimento al parto, si classifica in:

  • Occlusiva: se non consente il parto vaginale.
  • Non occlusivo: consente tentativi di parto vaginale.

Il sintomo più caratteristico associato alla placenta previa è l’emorragia genitale, che presenta le seguenti caratteristiche:

  • Sangue rosso vivo di quantità variabile.
  • Appare in modo improvviso, indolore e in assenza di contrazioni uterine.
  • Di solito si verifica nel secondo o terzo trimestre di gravidanza.

La posizione della placenta non è modificabile, quindi attualmente non esiste un trattamento per questa complicanza. Solo in caso di grave emorragia verrà eseguito un taglio cesareo d’urgenza.

Conclusione

La placenta è un organo straordinario che si forma nel momento in cui l’ovulo viene fecondato e si impianta nella parete dell’utero. Viene espulsa dopo il parto.

Permette un vincolo stretto tra madre e feto e attraverso il quale il bambino riceve ossigeno e sostanze nutritive. Partecipa a importanti funzioni endocrine che consentono il progredire della gravidanza. Agisce anche come barriera protettiva contro gli agenti esterni.

La placenta è un organo che si sviluppa nell’utero durante la gravidanza e permette lo scambio di sangue tra la madre e il feto. Consente lo scambio di gas e nutrienti e lo sviluppo di attività metaboliche, endocrine e immunitarie.

Formazione della placenta

La formazione della placenta avviene quando l’ovulo fecondato si impianta nella parete uterina. Cresce con il feto fino a poco prima del parto, e al termine viene completamente espulsa.

La placenta matura può misurare tra 15 e 25 cm e 3 cm di spessore. Di solito pesa circa 500 – 600 grammi, con un rapporto tra peso placentare e peso fetale di 1/5.

La parte esterna della placenta deriva dalle mutazioni che si verificano nel rivestimento dell’utero. Il tessuto interno si chiama trofobasto ed è formato dagli embrioblasti provenienti dall’embrione stesso.

A partire dal trofoblasto si sviluppa una rete di vasi sanguigni attraverso la quale il feto può ricevere nutrienti e si formano i villi coriali, che consentono all’embrione di aderire alla parete uterina.

feto avvolto dalla placenta

A cosa serve la placenta?

Le principali funzioni sono:

  • Permettere il passaggio di nutrienti al feto.
  • Espellere le sostanze di scarto verso il sangue materno.
  • Produzione di ormoni in grado di modificare il metabolismo materno nelle diverse fasi della gravidanza.

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Si tratta di un organo abbastanza complesso coinvolto in una moltitudine di funzioni vitali, che possiamo classificare nelle seguenti:

Trasporto e scambio di sostanze

Attraverso la placenta avviene lo scambio di gas respiratori e nutrienti tra i sistemi vascolare materno e fetale. Agisce come barriera nei confronti di metaboliti, ormoni e tossine che circolano nel sangue materno.

Funzione endocrina

Nella placenta avviene la sintesi di fattori di crescita e ormoni essenziali per il corretto sviluppo del feto e della madre nell’evoluzione della gravidanza:

  • Ormone gonadotropina corionica (hCG): è essenziale nello sviluppo della gestazione.
  • Lattogeno placentare (hPL): favorisce l’anabolismo fetale, aumenta la secrezione di insulina, migliora la tolleranza al glucosio e favorisce la fissazione dell’azoto nei tessuti fetali.
  • Progesterone: prepara l’endometrio per l’impianto dell’embrione nella parete uterina.
  • Estrogeni: facilitano l’adattamento del sistema cardiovascolare materno alla gravidanza e allo sviluppo della ghiandola mammaria.
estrogeni

Scoprite anche: Pillole anticoncezionali: i 5 effetti collaterali più comuni

Funzione immunitaria

È essenziale affinché il sistema immunitario della madre non identifichi il feto come un corpo estraneo e reagisca ad esso. Agisce anche come barriera contro diversi agenti patogeni.

Possibili complicazioni

Placenta trattenuta

Al momento del parto, se la placenta non si è staccata in 30 minuti, si considera trattenuta ed è necessario procedere a manovre come:

  • Massaggio uterino e cateterismo vescicale.
  • Somministrazione di ossitocina.
  • Manovra di Credè.

Se non è sufficiente, viene eseguita la rimozione manuale della placenta.

Placenta previa

Si verifica quando la placenta si inserisce completamente o parzialmente nella cervice. È classificato in 4 tipi a seconda della posizione, durante la gravidanza:

  • Tipo I: placenta laterale o bassa. Il confine placentare viene impiantato nel segmento uterino inferiore.
  • Tipo II: placenta marginale. Raggiunge appena il bordo dell’orifizio cervicale interno, ma non lo supera.
  • Tipo III: placenta occlusiva parziale. Copre parzialmente il sistema cervicale interno.
  • Tipo IV: placenta occlusiva totale. Copre completamente il sistema cervicale interno.

In riferimento al parto, si classifica in:

  • Occlusiva: se non consente il parto vaginale.
  • Non occlusivo: consente tentativi di parto vaginale.

Il sintomo più caratteristico associato alla placenta previa è l’emorragia genitale, che presenta le seguenti caratteristiche:

  • Sangue rosso vivo di quantità variabile.
  • Appare in modo improvviso, indolore e in assenza di contrazioni uterine.
  • Di solito si verifica nel secondo o terzo trimestre di gravidanza.

La posizione della placenta non è modificabile, quindi attualmente non esiste un trattamento per questa complicanza. Solo in caso di grave emorragia verrà eseguito un taglio cesareo d’urgenza.

Conclusione

La placenta è un organo straordinario che si forma nel momento in cui l’ovulo viene fecondato e si impianta nella parete dell’utero. Viene espulsa dopo il parto.

Permette un vincolo stretto tra madre e feto e attraverso il quale il bambino riceve ossigeno e sostanze nutritive. Partecipa a importanti funzioni endocrine che consentono il progredire della gravidanza. Agisce anche come barriera protettiva contro gli agenti esterni.



  • Iglesias Guiu J, Martín Jiménez A (2007). Fundamentos de obstetricia (SEGO). Morfogénesis y morfología de la placenta a lo largo de la gestación. Fisiología de la unidad feto-placentaria.
  • Iglesias Guiu J, Martín Jiménez A (2007). Fundamentos de obstetricia (SEGO). Placenta previa: concepto y clasificación.
  • Burton GJ, Jauniaux E (2015). What is the placenta?. American journal of obstetrics and gynecology, 213(4 Suppl):S6.e1, S6-8.

Este texto se ofrece únicamente con propósitos informativos y no reemplaza la consulta con un profesional. Ante dudas, consulta a tu especialista.