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Aminoacidi

4 minutos
La nomenclatura "aminoacidi essenziali" o "non essenziali" non si riferisce alla loro importanza per il corpo, dal momento che sono tutti fondamentali. Gli essenziali sono gli aminoacidi che l'organismo non è in grado di sintetizzare e la fonte per ottenerli è il cibo.
Aminoacidi
Escrito por Equipo Editorial
Publicado: 20 agosto, 2021 08:00

Gli aminoacidi sono le molecole semplici che stanno alla base delle proteine. In altre parole, sono i “mattoni” che compongono le proteine. Sono responsabili, ad esempio, della contrazione muscolare o del mantenimento dell’equilibrio acido-base del corpo. Ciascuno di essi ha una funzione specifica.

I 20 aminoacidi che compongono le proteine sono: valina, leucina, isoleucina, metionina, fenilalanina, asparagina, acido glutammico, glutammina, istidina, lisina, arginina, acido aspartico, glicina, alanina, serina, treonina, tirosina, triptofano, cisteina e prolina.

Un po’ di storia

Il primo aminoacido fu scoperto nel 19° secolo, quando i chimici Louis-Nicolas Vauquelin e Pierre Jean Robiquet isolarono una molecola da un asparago, a cui diedero il nome di asparagina. Successivamente, fu individuata la cistina nel 1810, sebbene il suo monomero, la cisteina, rimase sconosciuta fino al 1884. La glicina e la leucina furono scoperte nel 1820.

L’ultimo dei 20 amminoacidi ad essere isolato fu la treonina, nel 1935 da William Cumming Rose. Lo scienziato americano sistematizzò inoltre gli aminoacidi essenziali e stabilì il fabbisogno giornaliero minimo di tutti gli aminoacidi per uno sviluppo del corpo ottimale.

Aminoacidi: tipi e classificazione

Gli aminoacidi sono composti da atomi di carbonio, ossigeno, idrogeno e azoto. Sono piccole molecole organiche con un gruppo amminico (-NH2) e un gruppo carbossilico o acido (-COOH).

Esistono, come già sappiamo, 20 diversi amminoacidi che si combinano tra loro a formare le diverse proteine del corpo. Tuttavia, sono noti circa altri 200 aminoacidi che non entrano nella composizione delle proteine.

A seconda della struttura, possono essere classificati in forme L e D. Le forme L sono naturali per gli organismi e quindi le più importanti. In questo senso, i 20 aminoacidi proteinogenici possono essere così suddivisi:

  • Essenziali: sono gli aminoacidi che l’organismo non è in grado di sintetizzare e la fonte per ottenerli è nel cibo. Questi sono: istidina, isoleucina, leucina, lisina, metionina, fenilalanina, treonina, triptofano e valina.
  • Non essenziali: a differenza dei precedenti, il corpo è in grado di sintetizzarli. Tra questi troviamo alanina, asparagina, acido aspartico e acido glutammico.
  • Condizionali: sono necessari per alleviare alcune malattie o lo stress. Questi sono arginina, glutammina, tirosina, glicina, prolina e serina.

La nomenclatura “essenziali” o “non essenziali” non si riferisce alla loro importanza per il corpo, dal momento che sono tutti fondamentali. La quantità richiesta per il corretto funzionamento dell’organismo varia a seconda della persona e delle sue esigenze biologiche.

gli aminoacidi essenziali provengono dal cibo

Potrebbe interessarvi anche: Integratori alimentari e supplementi ergogenici

D’altra parte, sebbene vi siano molti modi per classificare gli aminoacidi, possiamo anche raggrupparli in base al numero di gruppi acidi o basici che la molecola contiene, o in base alla struttura.

Secondo la prima classificazione, distinguiamo tra aminoacidi acidi, basici e neutri. In base alla loro struttura, possiamo raggrupparli in:

  • Alifatici.
  • Aromatici.
  • Contenenti zolfo.

Funzioni degli aminoacidi essenziali

Gli aminoacidi essenziali hanno funzioni legate al carattere puramente strutturale o plastico della proteina. Le funzioni includono la riparazione delle ferite, la partecipazione alla crescita e allo sviluppo del corpo.

Gli aminoacidi sono essenziali alla crescita

Queste le funzioni degli aminoacidi essenziali.

  • Leucina: utilizzata per la rigenerazione muscolare e ossea. Controlla anche la glicemia, cioè i livelli di glucosio nel sangue e i processi ormonali.
  • Isoleucina: partecipa alla riparazione di muscoli, ossa e tessuto dermico. Occupa inoltre un ruolo chiave nella formazione dell’emoglobina, proteina necessaria per il trasporto dell’ossigeno.
  • Metionina: ha azione antiossidante, motivo per cui previene alcuni fattori di rischio per le malattie cardiovascolari. È anche usata per trattare i disturbi psicologici.
  • Lisina: è necessaria per la formazione del collagene, sostanza fondamentale per le articolazioni. Inoltre, partecipa al metabolismo del calcio e alla formazione di anticorpi, rafforzando così il sistema immunitario.
  • Valina: contribuisce alla riparazione e al mantenimento dei muscoli. Viene anche utilizzata dal corpo nel metabolismo epatico di alcuni nutrienti.
  • Fenilalanina: partecipa alla formazione dei neurotrasmettitori che stimolano le sinapsi nervose. È legata agli stati d’animo, alla concentrazione e all’apprendimento grazie alla stimolazione del sistema nervoso. Attualmente è allo studio la possibilità di utilizzarlo per la cura di malattie mentali come il Parkinson e l’Alzheimer.

Leggete anche: Trattamento della malattia di Alzheimer

  • Triptofano: agisce a livello nervoso come rilassante del corpo e facilita l’addormentamento. Inoltre, controlla la sensazione di appetito. Ha funzioni opposte a quelle della fenilalanina. Il triptofano è usato nel trattamento dell’iperattività.
  • Treonina: infine, questo aminoacido ha un intenso effetto sul metabolismo dei grassi e collabora anche alla sintesi del collagene, che, come abbiamo visto, è un componente fondamentale delle articolazioni.

Gli aminoacidi sono le molecole semplici che stanno alla base delle proteine. In altre parole, sono i “mattoni” che compongono le proteine. Sono responsabili, ad esempio, della contrazione muscolare o del mantenimento dell’equilibrio acido-base del corpo. Ciascuno di essi ha una funzione specifica.

I 20 aminoacidi che compongono le proteine sono: valina, leucina, isoleucina, metionina, fenilalanina, asparagina, acido glutammico, glutammina, istidina, lisina, arginina, acido aspartico, glicina, alanina, serina, treonina, tirosina, triptofano, cisteina e prolina.

Un po’ di storia

Il primo aminoacido fu scoperto nel 19° secolo, quando i chimici Louis-Nicolas Vauquelin e Pierre Jean Robiquet isolarono una molecola da un asparago, a cui diedero il nome di asparagina. Successivamente, fu individuata la cistina nel 1810, sebbene il suo monomero, la cisteina, rimase sconosciuta fino al 1884. La glicina e la leucina furono scoperte nel 1820.

L’ultimo dei 20 amminoacidi ad essere isolato fu la treonina, nel 1935 da William Cumming Rose. Lo scienziato americano sistematizzò inoltre gli aminoacidi essenziali e stabilì il fabbisogno giornaliero minimo di tutti gli aminoacidi per uno sviluppo del corpo ottimale.

Aminoacidi: tipi e classificazione

Gli aminoacidi sono composti da atomi di carbonio, ossigeno, idrogeno e azoto. Sono piccole molecole organiche con un gruppo amminico (-NH2) e un gruppo carbossilico o acido (-COOH).

Esistono, come già sappiamo, 20 diversi amminoacidi che si combinano tra loro a formare le diverse proteine del corpo. Tuttavia, sono noti circa altri 200 aminoacidi che non entrano nella composizione delle proteine.

A seconda della struttura, possono essere classificati in forme L e D. Le forme L sono naturali per gli organismi e quindi le più importanti. In questo senso, i 20 aminoacidi proteinogenici possono essere così suddivisi:

  • Essenziali: sono gli aminoacidi che l’organismo non è in grado di sintetizzare e la fonte per ottenerli è nel cibo. Questi sono: istidina, isoleucina, leucina, lisina, metionina, fenilalanina, treonina, triptofano e valina.
  • Non essenziali: a differenza dei precedenti, il corpo è in grado di sintetizzarli. Tra questi troviamo alanina, asparagina, acido aspartico e acido glutammico.
  • Condizionali: sono necessari per alleviare alcune malattie o lo stress. Questi sono arginina, glutammina, tirosina, glicina, prolina e serina.

La nomenclatura “essenziali” o “non essenziali” non si riferisce alla loro importanza per il corpo, dal momento che sono tutti fondamentali. La quantità richiesta per il corretto funzionamento dell’organismo varia a seconda della persona e delle sue esigenze biologiche.

gli aminoacidi essenziali provengono dal cibo

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D’altra parte, sebbene vi siano molti modi per classificare gli aminoacidi, possiamo anche raggrupparli in base al numero di gruppi acidi o basici che la molecola contiene, o in base alla struttura.

Secondo la prima classificazione, distinguiamo tra aminoacidi acidi, basici e neutri. In base alla loro struttura, possiamo raggrupparli in:

  • Alifatici.
  • Aromatici.
  • Contenenti zolfo.

Funzioni degli aminoacidi essenziali

Gli aminoacidi essenziali hanno funzioni legate al carattere puramente strutturale o plastico della proteina. Le funzioni includono la riparazione delle ferite, la partecipazione alla crescita e allo sviluppo del corpo.

Gli aminoacidi sono essenziali alla crescita

Queste le funzioni degli aminoacidi essenziali.

  • Leucina: utilizzata per la rigenerazione muscolare e ossea. Controlla anche la glicemia, cioè i livelli di glucosio nel sangue e i processi ormonali.
  • Isoleucina: partecipa alla riparazione di muscoli, ossa e tessuto dermico. Occupa inoltre un ruolo chiave nella formazione dell’emoglobina, proteina necessaria per il trasporto dell’ossigeno.
  • Metionina: ha azione antiossidante, motivo per cui previene alcuni fattori di rischio per le malattie cardiovascolari. È anche usata per trattare i disturbi psicologici.
  • Lisina: è necessaria per la formazione del collagene, sostanza fondamentale per le articolazioni. Inoltre, partecipa al metabolismo del calcio e alla formazione di anticorpi, rafforzando così il sistema immunitario.
  • Valina: contribuisce alla riparazione e al mantenimento dei muscoli. Viene anche utilizzata dal corpo nel metabolismo epatico di alcuni nutrienti.
  • Fenilalanina: partecipa alla formazione dei neurotrasmettitori che stimolano le sinapsi nervose. È legata agli stati d’animo, alla concentrazione e all’apprendimento grazie alla stimolazione del sistema nervoso. Attualmente è allo studio la possibilità di utilizzarlo per la cura di malattie mentali come il Parkinson e l’Alzheimer.

Leggete anche: Trattamento della malattia di Alzheimer

  • Triptofano: agisce a livello nervoso come rilassante del corpo e facilita l’addormentamento. Inoltre, controlla la sensazione di appetito. Ha funzioni opposte a quelle della fenilalanina. Il triptofano è usato nel trattamento dell’iperattività.
  • Treonina: infine, questo aminoacido ha un intenso effetto sul metabolismo dei grassi e collabora anche alla sintesi del collagene, che, come abbiamo visto, è un componente fondamentale delle articolazioni.


  • McKee, J. R., & McKee, T. (2009). Aminoácidos péptidos y proteínas. In BIOQUÍMICA. LAS BASES MOLECULARES DE LA VIDA.
  • Motta, V. T. (2009). Aminoácidos e proteínas. In Bioquímica Clínica: Princípios e Interpretações.
  • Ferreira Fernandes, R. (2018). Aminoácido. Revista de Ciência Elementar. https://doi.org/10.24927/rce2015.176

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