Pap test: a cosa serve e ogni quanto va fatto?
Sono diverse le malattie che possono colpire i genitali femminili, in alcuni casi molto pericolose. È di estrema importanza, quindi, sottoporsi agli esami di controllo di routine e quando necessario. Una di queste prove è il Pap test. Che cos’è e quando è necessario?
Prima di descrivere il Pap test è bene capire qual è il tipo di campione che viene analizzato. La cervice si compone di un’esocervice rivolta verso la vagina e un’endocervice, più vicina all’interno dell’utero. Le cellule che le compongono queste due sezioni sono diverse: quelle dell’esocervice sono piatte e a più strati, mentre quelle dell’endocervice sono muco-secernenti e cilindriche.
Tra i due epiteli è presente un’area chiamata giunzione squamocolonnare, che funziona come zona di transizione. Il cancro della cervice tende a insediarsi più frequentemente in quest’area a causa dell’altezza ridotta delle cellule che la compongono. Pertanto, è essenziale tenere sotto controllo questa struttura.
Che cos’è il Pap test?
Conosciuto anche come esame citologico cervico-vaginale, il pap test consente di studiare la struttura delle cellule della cervice (sia endocervice che esocervice). L’indicazione principale è lo screening del cancro della cervice.
Questo test, ideato dal Dr. George Nicholas Papanicolaou, viene utilizzato come metodo di screening nella rilevazione delle neoplasie del collo dell’utero sin dagli anni ’50. Numerosi studi lo considerano ancora uno dei test per la diagnosi più importanti.
Le cellule della cervice si deformano in presenza di un processo canceroso, a causa della denaturazione delle loro proteine. Inoltre, il nucleo delle cellule si modifica a seguito di alterazioni del DNA e aumenta la motilità cellulare.
Il Pap test è in grado di rilevare la presenza di infezioni da papillomavirus umano (HPV) e da alterazioni cellulari che potrebbero trasformarsi in cancro.
Quando è necessario sottoporsi a Pap test?
Prima di tutto, è importante sottolineare che tutte le donne dovrebbero sottoporsi a un controllo ginecologico periodico per rilevare eventuali anomalie in modo tempestivo.
In generale, occorre sia eseguire un autoesame del seno per la prevenzione del cancro, sia sottoporsi a visita specialistica ginecologica.
In questo contesto, il Pap test è uno degli esami essenziali, tuttavia, la frequenza con cui deve essere eseguito varia a seconda dell’età.
Le donne di età compresa tra i 25 e 30 anni dovrebbero sottoporsi a Pap test ogni 3 anni. Le donne di età compresa tra i 30 e i 64 anni possono sottoporsi ogni 5 anni ad un Pap test accompagnato da un test HPV.
Questo test non ha controindicazioni importanti, tuttavia, non è previsto per le donne sotto i 21 anni per la bassa incidenza di cancro alla cervice a quell’età. Inoltre, anche le donne di età superiore ai 65 anni senza una storia medica significativa o con un’isterectomia non hanno necessità di sottoporsi al test.
Richiede preparazione?
Il Pap test è un test rapido che di solito non richiede preparazione specifica. Tuttavia, è importante non sottoporsi al test durante le mestruazioni, poiché il sangue mestruale impedisce di vedere bene le cellule della cervice.
D’altra parte, si raccomanda di non avere rapporti sessuali o eseguire lavande vaginali nei 2 giorni che precedono l’esame. Anche creme, schiume e gel spermicidi sono controindicati, poiché possono eliminare o nascondere le cellule alterate.
Indossare abiti comodi e larghi permette di svestirsi e rivestirsi più velocemente. La depilazione non è invece necessaria.
In che cosa consiste?
Il Pap test deve essere sempre eseguito da personale sanitario qualificato.
La paziente si sistema su un lettino apposito nella posizione medica chiamata posizione ginecologica o litotomica. Dovrà quindi piegare le ginocchia e sistemare i piedi nelle staffe del lettino. Il medico procederà quindi a inserire nella vagina uno strumento chiamato speculum.
Lo speculum separa le pareti vaginali e consente l’osservazione della cervice. Durante l’inserimento di questo strumento di solito si avverte una leggera pressione. Dopo aver esaminato la cervice, il medico inserirà uno speciale pennello per prelevare le cellule dall’endocervice.
Le cellule esocervicali vengono prelevate successivamente attraverso uno strumento chiamato spatola. Il prelievo dei campioni di solito non causa dolore. Dopo aver prelevato i campioni da analizzare, lo specialista rimuoverà lo speculum e il test è completo.
È possibile riprendere subito le attività quotidiane al termine di questo esame, e non sarà necessaria alcuna attenzione speciale nelle ore successive.
Interpretazione dei risultati
Il Pap test è negativo quando non vengono rilevate cellule anormali, sia nell’endocervice che nell’esocervice. Non è necessario seguire alcuna cura specifica e il controllo successivo avverrà dopo 3 o 5 anni.
Il risultato è positivo se vengono rilevate cellule alterate in una qualsiasi delle aree. A seconda delle cellule interessate, nel test si potranno trovare i seguenti termini:
- Cellule squamose atipiche di significato non determinato (ASC-US): sono presenti cellule anormali nell’esocervice, sebbene non è detto che siano precancerose. Questo risultato è spesso dovuto alla presenza di un’infezione da HPV, motivo per cui sono necessari ulteriori accertamenti.
- Lesione intraepiteliale squamosa: questo risultato è leggermente più delicato e indica la presenza di cellule precancerose. Possono essere di grado basso o alto, il che determinerà la velocità con cui possono svilupparsi in cancro cervicale.
- Cellule ghiandolari atipiche (ASG-US): indica la presenza di cellule ghiandolari anormali, cioè dell’endocervice. Tuttavia, non è ancora chiaro se siano precancerose o meno, quindi è necessario effettuare ulteriori esami per determinarne l’origine.
- Carcinoma a cellule squamose o adenocarcinoma: in alcuni casi le cellule sono così alterate che il medico può già diagnosticare il cancro. Quando ciò si verifica, è necessario determinare rapidamente l’entità per decidere la migliore terapia da seguire.
Un esame ginecologico fondamentale
Il Pap test è uno degli esami ginecologici essenziali e da eseguire periodicamente. Consente la diagnosi precoce delle alterazioni della cervice e può prevenire lo sviluppo del cancro.
Nonostante la sua utilità, questo test può dare falsi positivi, quindi sono sempre necessari ulteriori esami in presenza di risultati alterati. D’altra parte, potrebbero anche esistere falsi negativi, sebbene siano un evento molto raro, se si seguono le raccomandazioni di cui sopra.
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