Omeprazolo

L'omeprazolo è uno dei farmaci più assunti in tutto il mondo. È impiegato come protettore dello stomaco e antiulcera.
Omeprazolo

Ultimo aggiornamento: 15 ottobre, 2021

L’omeprazolo, immesso nel 1989, è uno dei medicinali antiulcera più prescritti. Oltre a ciò, molte persone si automedicano con questo farmaco, senza essere a conoscenza delle principali avvertenze.

A cosa serve?

L’omeprazolo è indicato per trattare o prevenire le malattie legate alla secrezione gastrica, caratterizzate da uno squilibrio tra gli irritanti acidi e i meccanismi di protezione della mucosa gastrica. Le principali malattie per le quali viene utilizzato sono:

  • Trattamento del reflusso gastroesofageo, prodotto quando l’acido dello stomaco risale nell’esofago, infiammandolo.
  • Trattamento e prevenzione delle ulcere duodenali e gastriche.
  • Prevenzione delle ulcere nei pazienti che assumono FANS. L’uso continuato di FANS, come l’ibuprofene o il naprossene, costituisce un fattore di rischio per lo sviluppo di ulcere, pertanto in molte occasioni il medico prescrive entrambi i farmaci.
  • Sindrome di Zollinger-Ellison, causata dall’eccessiva produzione di acido gastrico stimolata dell’ormone gastrina.
  • Eradicazione dell’Helicobacter pylori, batterio resistente al pH acido dello stomaco e in grado di penetrare nel rivestimento dello stomaco.
Helicobacter pylori infezione gastrointestinale dello stomaco

Come funziona l’omeprazolo e qual è la sua farmacocinetica?

Questo medicinale appartiene al gruppo noto come inibitori della pompa protonica (PPI), il cui scopo è ridurre l’acidità prodotta dallo stomaco. Le cellule parietali sono le cellule epiteliali dello stomaco, che utilizzano la pompa protonica per la produzione di acido.

È un profarmaco che richiede un rivestimento gastroresistente essendo una base debole. Viene assorbito nell’intestino tenue, passa nella sua forma attiva e inibisce in modo irreversibile e selettivo la pompa, dopo essere entrata in contatto con l’ambiente acido dello stomaco.

omeprazolo

Il suo assorbimento è rapido, raggiungendo la massima concentrazione nel sangue tra la prima e la seconda ora dopo l’assunzione.

Inoltre, la sua biodisponibilità migliora molto dopo somministrazioni ripetute. Il metabolismo è svolto interamente dal citocromo P450, sul quale l’omeprazolo non esercita un’azione inibitoria sui principali enzimi. Circa l’80% dei suoi metaboliti sarà escreto nelle urine.

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Come si usa l’omeprazolo?

Si assume per via orale generalmente in capsule gastroresistenti o in sciroppo per bambini. Si consiglia di assumerlo mezz’ora prima di fare colazione con acqua. Occorre evitare di aprire le capsule, ma se è indispensabile, si scioglie il contenuto della capsula in un liquido acido, come il succo di frutta.

La dose di omeprazolo varia a seconda del soggetto e della patologia. Nella maggior parte dei casi, la dose per gli adulti è di 20 mg al giorno, nella prevenzione o nel trattamento del reflusso gastroesofageo o delle ulcere, nella prevenzione delle ulcere causate da FANS o nell’eradicazione dell’Helicobacter pylori.

Per il trattamento della sindrome di Zollinger-Ellison, di solito vengono prescritti 60 mg al giorno. Tali dosi possono essere modificate dal medico, in accordo con il paziente.

Quali sono le avvertenze?

L’omeprazolo può causare diversi effetti collaterali, modificando il comportamento dello stomaco. Pertanto, deve essere prescritto dal medico. L’effetto di farmaci con assorbimento pH-dipendente, come digossina, clopidogrel, ketoconazolo o nelfinavir, può essere aumentato o diminuito.

D’altra parte, nei trattamenti prolungati può produrre ipomagnesemiacarenza di magnesio – causando affaticamento, vertigini o crampi. Questa carenza di minerali può essere confermata da un esame del sangue e risolta reintegrando il magnesio e interrompendo l’omeprazolo.

mal di stomaco

Allo stesso modo, i PPI sono stati associati ad un aumentato rischio di infezioni gastrointestinali come la salmonellosi e ad un aumentato rischio di fratture ossee negli anziani, dopo un uso prolungato.

Differenza tra un antiacido e un protettore dello stomaco

Gli antiacidi, come il bicarbonato o l’idrossido di alluminio, neutralizzano la secrezione acida dello stomaco, provocando un rapido aumento del pH.

Sono usati occasionalmente dopo un pasto abbondante o piccante. Sebbene non richiedano prescrizione medica, possono modificare l’assorbimento di altri farmaci. Per questo motivo, si consiglia di fare attenzione se si sta seguendo una terapia farmacologica.

I protettori dello stomaco, come l’omeprazolo o il pantoprazolo, richiedono una prescrizione del medico, poiché modificano la produzione di acido dopo l’assorbimento sistemico. Inoltre, non sono indicati per ridurre il bruciore di stomaco occasionale.




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