Naprossene: usi ed effetti collaterali

Il naprossene è un farmaco comunemente utilizzato per abbassare la febbre, alleviare i sintomi del raffreddore e trattare dolore muscolare, mal di testa e mal di schiena. Come tutti i farmaci, non è esente da effetti indesiderati.
Naprossene: usi ed effetti collaterali

Ultimo aggiornamento: 24 aprile, 2021

Il dolore è uno dei motivi principali di visita medica in tutte le specialità. Ciò ha portato ad un ampio sviluppo degli analgesici nell’industria farmaceutica. Uno di questi farmaci è il naprossene. Scoprite i suoi usi e gli effetti collaterali.

Il naprossene è un farmaco appartenente al gruppo dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS); ha proprietà analgesiche e antipiretiche. È utilizzato nel trattamento delle malattie reumatiche e del dolore acuto di intensità lieve o moderata.

Diversi studi dimostrano che il composto ha un buon assorbimento intestinale, quindi può essere assunto per via orale senza inconvenienti. Inoltre ha un’emivita di circa 13 ore, fatto che gli consente di agire per un periodo prolungato.

Meccanismo d’azione

Il naprossene è un farmaco analgesico ampiamente utilizzato
Il naprossene è un farmaco analgesico ampiamente utilizzato.

Come con tutti i FANS, il naprossene riduce la sintesi delle prostaglandine inibendo gli enzimi cicloossigenasi (COX-1 e COX-2). Le prostaglandine sono un gruppo di proteine a basso peso molecolare chiamate citochine, che agiscono come mediatori del processo infiammatorio.

L’infiammazione e il dolore vengono inoltre ridotti grazie all’inibizione nella migrazione dei globuli bianchi in risposta ai segnali chimici infiammatori. Il farmaco riduce anche la produzione di altri mediatori dell’infiammazione come i leucotrieni, i superossidi e il rilascio di enzimi lisosomiali.

L’effetto antipiretico è dovuto alla sua azione sul sistema nervoso centrale. Il naprossene riduce la sintesi delle prostaglandine E2 nel cervello. Queste sostanze sono responsabili dell’alterazione del punto di equilibrio termostatico nell’ipotalamo e causano la febbre.

A cosa serve il naprossene?

Come accennato, il naprossene è utile nel trattamento sintomatico del dolore lieve o moderato. Viene utilizzato per alleviare la dismenorrea o il dolore mestruale grazie all’inibizione delle prostaglandine intrauterine.

È particolarmente utile per alleviare il dolore e l’infiammazione delle strutture osteoarticolari come borsiti o tendiniti. Viene anche utilizzato nel trattamento di malattie reumatiche come l’artrosi, l’artrite reumatoide e la spondilite anchilosante.

Gli studi dimostrano inoltre che può alleviare l’emicrania se combinato con altri farmaci come il sumatriptan. Viene spesso utilizzato anche in campo odontoiatrico per alleviare il dolore dopo un’estrazione dentaria.

Può essere acquistato senza prescrizione medica, quindi è ampiamente utilizzato per abbassare la febbre , alleviare i sintomi del raffreddore e trattare dolore muscolare, mal di testa e mal di schiena.

Modalità di assunzione

La compressa deve essere deglutita intera, senza masticarla e preferibilmente durante i pasti per evitare disturbi gastrointestinali. Secondo il foglietto illustrativo del farmaco, la dose massima raccomandata è di 1.100 milligrammi al giorno, tuttavia, questa può variare a discrezione del medico e a seconda della malattia da trattare.

La dose consigliata per il trattamento delle malattie reumatiche è di 1 compressa da 550 milligrammi 2 volte al giorno.

I crampi mestruali vengono trattati con una dose singola da 550 milligrammi, seguita da una dose di 225 milligrammi di farmaco ogni 6-8 ore.

In caso di emicrania o mal di testa, si consiglia una dose iniziale di 825 milligrammi ai primi sintomi, seguita da un’altra mezza compressa dopo 30 minuti.

Tuttavia, questi dosaggi sono valori di riferimento e occorre consultare il medico prima di iniziare qualsiasi trattamento.

Se invece il medicinale è in sciroppo, è necessario agitare il flacone e utilizzare il misuratore in dotazione.

Il trattamento non deve prolungarsi per molto tempo, poiché può generare complicazioni gastrointestinali e cardiache.

Effetti indesiderati del naprossene

Come con tutti i farmaci in commercio, il naprossene può causare effetti indesiderati. Tuttavia, di solito non sono gravi e scompaiono da soli dopo pochi giorni.

L’apparato digerente è uno dei più colpiti e i sintomi presentati possono essere di vario tipo. I più frequenti sono:

  • Diarrea.
  • Stipsi.
  • Flatulenza ed eruttazione.
  • Nausea e vomito
  • Mal di testa
  • Sete eccessiva.
  • Problemi di udito

D’altra parte, gli studi hanno determinato che tra il 2% e il 4% delle persone che consumano FANS sviluppano disturbi del tratto gastrointestinale superiore. I possibili effetti collaterali comprendono ulcere, emorragie e perforazioni, che sono fatali se non trattate in tempo.

In generale, molti FANS possono anche causare malattie cardiache, specialmente quelli che hanno un’elevata affinità per l’enzima COX-2. Tuttavia, il naprossene ha una bassa affinità per questo enzima, quindi il rischio cardiovascolare come conseguenza del suo utilizzo è inferiore.

Avvertenze e controindicazioni

Occorre prestare attenzione all'assunzione di naprossene in gravidanza
Occorre prestare attenzione all’impiego del naprossene in gravidanza.

Una delle principali controindicazioni al consumo di naprossene è l’ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi dei suoi componenti. Il farmaco deve anche essere evitato se si sono verificate reazioni allergiche ad altri FANS.

Questo medicinale viene metabolizzato nel fegato ed eliminato attraverso le urine; il suo uso è quindi controindicato in caso di insufficienza epatica o grave insufficienza renale. Anche le persone con malattie gastrointestinali come ulcere attive o sanguinamento devono evitare questo farmaco.

Le donne nel terzo trimestre di gravidanza non devono assumere naprossene senza controllo medico, poiché esiste il rischio di parto prematuro.

Il composto ha la capacità di interagire con altri farmaci e generare effetti dannosi, quindi occorre informare il medico se  si stanno assumendo altri medicinali.

Il naprossene non è controindicato nei pazienti anziani, nei bambini di età inferiore ai 16 anni, nelle persone con una storia di ipertensione o a rischio di sviluppare ulcere gastrointestinali o sanguinamento. Tuttavia, in questi pazienti dovrebbe essere utilizzato solo quando i benefici superano i rischi.

Un farmaco efficace e sicuro

I FANS sono, in generale, farmaci utili nel trattamento del dolore e dei processi febbrili. In questo gruppo, il naprossene è un farmaco molto comune perché facilmente accessibile e per i pochi effetti collaterali che genera.

Viene spesso utilizzato nei pazienti anziani per la sua efficacia nell’alleviare il dolore causato da malattie reumatiche. Il rischio di danni gastrointestinali o cardiovascolari è molto basso.

Tuttavia, non bisogna assumere il naprossene o altri farmaci senza prima consultare il medico, il quale potrà indicare la dose necessaria e la durata del trattamento. Sebbene siano bassi, i rischi per la salute che derivano da un uso improprio del farmaco sono sempre possibili.



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