Cause e fattori di rischio dell'ipertensione
Si parla di ipertensione quando la pressione esercitata sulle pareti dei vasi sanguigni supera il range di normalità dei valori. Le cause dell’ipertensione non sono ancora del tutto chiare, anche se è noto che alcune malattie e abitudini ne favoriscono la comparsa. Si ritiene che anche la componente genetica svolga un ruolo importante.
La pressione alta di solito si accompagna ad altre malattie. I disturbi cardiaci, renali, gli squilibri endocrini e i problemi di salute delle arterie sono i più frequenti. La terapia antipertensiva previene le complicazioni, insieme al cambiamento di alcune abitudini di vita.
Cause dell’ipertensione
Non sono state trovate cause specifiche per l’ipertensione. Le probabilità di svilupparla aumentano con l’età ed è noto che alcune malattie possono provocarla come effetto collaterale.
Tuttavia, ciò dipende dal tipo di pressione alta. Di solito si distinguono due tipi: primaria (o essenziale) e secondaria.
Cause di ipertensione primaria
Per l’ipertensione primaria o essenziale non è stata identificata una causa precisa. Sebbene vi siano studi decennali, non esiste consenso sui fattori scatenanti. Si tratta, tuttavia, di una condizione curabile con l’aiuto di farmaci antipertensivi.
È stata dimostrata una componente genetica significativa nell’ipertensione arteriosa essenziale, intorno al 30%, senza che siano stati identificati i geni responsabili. Si sviluppa nel corso degli anni e, se non trattata in modo adeguato, può portare a danni al cuore, ai reni e al sistema endocrino.
Cause dell’ipertensione secondaria
È nota come ipertensione secondaria quella che ha origine da un disturbo sottostante. Si stima che tra il 5% e il 10% delle diagnosi di ipertensione insorgano da una causa secondaria. È comune che appaia all’improvviso, anche con valori più alti rispetto alla forma primaria.
Tra i fattori causali dell’ipertensione secondaria si evidenziano i seguenti:
- Apnea ostruttiva del sonno: gli studi evidenziano una relazione tra apnea e sviluppo dell’ipertensione. Le alterazioni che si producono durante gli episodi di apnea possono causare ipertensione notturna, che progredisce in diurna attraverso le vie di attivazione simpatica, stress ossidativo, infiammazione e disfunzione endoteliale.
- Malattia renale: esiste un rapporto bilaterale tra malattia renale e ipertensione. Studi e ricerche indicano quest’ultima sia come conseguenza che come causa della prima.
- Disturbi tiroidei: è documentato il legame tra disturbi della tiroide e ipertensione. La pressione alta può essere causata sia da ipertiroidismo che da ipotiroidismo.
- Tumori della ghiandola surrenale: sebbene siano meno comuni delle altre cause, è provato che un tumore in queste ghiandole può portare a tale condizione.
Altri fattori che possono essere considerati cause di ipertensione sono:
l’assunzione di alcuni farmaci, droghe ricreative, diabete e patologie cardiache.
Come abbiamo indicato, questo rappresenta circa il 10% delle diagnosi, il che significa che il 90% dei casi non ha un’origine precisa. Tuttavia, i fattori di rischio possono mettere in guardia da un possibile sviluppo della malattia.
Fattori di rischio per l’ipertensione
Come con altri tipi di malattie, le cattive abitudini possono essere fattori scatenanti per l’ipertensione. Ne sono stati individuati diversi, che si dividono in modificabili e non modificabili. Tra i principali abbiamo i seguenti:
- Obesità o sovrappeso: è un fattore importante nello sviluppo della pressione alta. Tale collegamento è stato studiato in modo approfondito, e spiega l’alto numero di diagnosi della malattia. Secondo i dati dell’OMS, attualmente sono circa 1.130 milioni i pazienti ipertesi.
- Fumo e alcol: è documentato che le persone che fanno un uso intenso di alcol o tabacco hanno la pressione più alta. Una riduzione di queste abitudini porta ad un miglioramento dei valori pressori.
- Inattività fisica: è dimostrato che la mancanza di attività fisica può essere, insieme ad altri fattori, un fattore scatenante per l’ipertensione. Al contrario, l’esercizio fisico è stato collegato a un controllo naturale dei livelli di pressione nelle arterie.
- Dieta squilibrata: soprattutto un elevato consumo di sodio. Una dieta troppo ricca di sodio, calorica e grassa, causa una serie di disturbi che si traducono in alterazioni della pressione arteriosa. Un altro fattore di rischio è un basso apporto di potassio.
- Età: l’invecchiamento è correlato a un naturale deterioramento dell’elasticità dei vasi sanguigni, a una maggiore sensibilità al sodio e ai cambiamenti ormonali (come la menopausa o l’andropausa).
- Storia familiare: data la componente genetica della malattia, le probabilità di soffrire di ipertensione aumentano se uno o entrambi i genitori ne soffrono. La familiarità può essere estesa anche ai nonni.
- Stress: ricerche e studi hanno dimostrato che lo stress e altri disturbi psicosociali possono favorire lo sviluppo della malattia. In generale, non è considerato causa primaria; agisce tuttavia insieme ad altri fattori scatenando una reazione fisiologica.
La presenza di uno o più fattori di rischio non significa sviluppare con certezza la malattia; significa che le probabilità sono leggermente superiori rispetto alla media.
Sebbene non si possa dire che l’ipertensione sia prevenibile, intervenire sui fattori di rischio modificabili è certamente utile. Chi ha una storia familiare, è in sovrappeso o soffre di malattie croniche come il diabete, deve tenere sotto controllo la pressione in modo regolare.
In generale, si consiglia a tutti gli adulti di farsi controllare la pressione sanguigna almeno una volta all’anno. Tale frequenza dovrebbe aumentare con l’avanzare dell’età.
Occorre ricordare che questa condizione spesso non causa sintomi, una caratteristica che gli è valsa il soprannome di killer silenzioso.
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