Carbamazepina: usi ed effetti collaterali
Gli psicofarmaci vengono utilizzati nel trattamento dei disturbi psichiatrici e del sistema nervoso. All’interno di questa categoria esiste il gruppo dei farmaci antiepilettici, che vengono prescritti per trattare le convulsioni. La carbamazepina è uno di questi, quali sono i suoi usi e gli effetti collaterali?
L’epilessia è uno dei disturbi più comuni in campo neurologico. Questa malattia genera un’attività anormale nel cervello che causa convulsioni nella maggior parte dei casi. Può anche portare a comportamenti o sensazioni insoliti e perdita di coscienza.
Si tratta, purtroppo, di un problema neurologico molto comune. Le persone affette da epilessia sono mezzo milione, secondo i dati espressi dal Ministero della Salute, con un’incidenza annuale di circa trentamila nuovi casi all’anno.
Esiste un’ampia varietà di farmaci in grado di controllarne i sintomi e di ridurre il loro impatto sulla vita quotidiana.
Che cos’è la carbamazepina?
Come abbiamo detto, la carbamazepina è un farmaco che appartiene al gruppo degli antiepilettici, utilizzato nel controllo delle convulsioni e di altre condizioni psichiatriche. Ha una grande capacità di distribuzione in tutto il corpo, dal liquido cerebrospinale, alla saliva, al latte materno.
Tra i pazienti che utilizzano maggiormente il farmaco, spiccano i bambini, tuttavia gli effetti collaterali che genera in questa fascia d’età possono essere più gravi. In questo senso, è di vitale importanza mantenere uno stretto controllo dei livelli plasmatici del farmaco per evitare rischi.
La carbamazepina è disponibile in diverse presentazioni, ognuna delle quali più indicata per specifiche malattie. Si può trovare in compresse, compresse masticabili, a rilascio prolungato e in sospensione orale con un dosaggio diverso.
A cosa serve?
È utile nel trattamento delle crisi parziali e tonico-cloniche, cioè quelle che possono provocare gravi spasmi muscolari e perdita di coscienza. Questi sono di solito i sintomi più caratteristici e gravi dell’epilessia.
D’altra parte, la carbamazepina è il trattamento di scelta per la nevralgia del nervo trigemino e del nervo glossofaringeo. Queste patologie si riferiscono rispettivamente all’infiammazione del quinto e del nono nervo cranico, che genera dolore acuto e di grave intensità.
Questo farmaco può anche aiutare nel trattamento delle seguenti patologie:
- Episodi di mania.
- Sindrome bipolare.
- Episodi misti di mania e depressione.
- Sindrome da astinenza da alcol.
Meccanismo d’azione del farmaco
Il meccanismo d’azione di questo farmaco non è stato ancora del tutto chiarito. Tuttavia, è noto che la carbamazepina riduce il rilascio di glutammato dalle terminazioni nervose, un neurotrasmettitore eccitatorio del sistema nervoso centrale (SNC).
La diminuzione del rilascio del glutammato genera una stabilizzazione delle membrane neuronali, fatto che potrebbe spiegare il suo effetto antiepilettico. Il composto riduce anche il rilascio di altri neurotrasmettitori come la dopamina e la norepinefrina, il che spiega il suo effetto antipsicotico.
D’altra parte, la carbamazepina inibisce la trasmissione sinaptica nel nucleo del nervo trigemino, aiutando a ridurre il dolore in caso di nevralgia.
Infine, il farmaco ha proprietà anticolinergiche, miorilassanti, antiaritmiche e sedative.
Come si assume la carbamazepina?
La modalità di assunzione del farmaco dipende dalla presentazione che viene utilizzata. In generale, la posologia è di 2-4 dosi al giorno, preferibilmente durante o dopo ogni pasto. È importante non superare la dose prescritta dallo specialista.
Secondo il foglietto illustrativo del farmaco, la dose iniziale del composto può variare a seconda della malattia da trattare. Per i pazienti con epilessia, la dose iniziale è compresa tra 100 e 200 milligrammi, un massimo di due volte al giorno.
Per gli adulti, la dose del farmaco può essere aumentata tra 800 e 1200 milligrammi al giorno. Nei bambini il dosaggio può aumentare fino a un massimo di 400 o 600 milligrammi al giorno, a seconda del peso del bambino.
Nel trattamento della nevralgia, la dose abituale varia da 200 a 400 milligrammi al giorno, tuttavia, la dose può essere aumentata fino a quando il dolore non si attenua.
Infine, la dose abituale per il trattamento della mania è compresa tra 400 e 600 milligrammi al giorno.
Effetti collaterali
Come con tutti i farmaci in commercio, la carbamazepina può causare la comparsa di alcuni effetti avversi. Tuttavia, sono transitori, non limitativi e scompaiono dopo pochi giorni, quindi solitamente non interferiscono con lo svolgimento delle attività quotidiane.
Tra i sintomi indesiderati più frequentemente associati al consumo di questo farmaco, spiccano i seguenti:
- Perdita di coordinazione muscolare.
- Vertigini
- Sonnolenza
- Affaticamento.
- Reazioni allergiche della pelle.
- Lesioni sulla pelle.
- Mal di testa
D’altra parte, gli studi dimostrano che gli effetti collaterali nei bambini non differiscono molto da quelli negli adulti. Gli effetti collaterali più comuni in questa fascia di età sono sonnolenza, perdita di coordinazione e vertigini. Tuttavia, possono anche sviluppare gravi disturbi dermatologici, ematologici ed epatici.
Avvertenze e controindicazioni
La carbamazepina è del tutto controindicata in quei pazienti che presentano qualsiasi tipo di allergia al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Inoltre, è controindicata anche in soggetti con patologie cardiovascolari o con anamnesi di gravi patologie ematologiche.
Questo medicinale è invece sicuro sia sui bambini che sugli anziani, anche se l’assunzione deve essere monitorata dal medico perché potrebbe essere necessario aggiustare la dose.
Le donne in gravidanza o in allattamento devono consultare il medico prima di continuare ad assumere questo farmaco. Si distribuisce in tutti i tessuti del corpo e può avere conseguenze importanti sul bambino. Il farmaco può causare difetti alla nascita come spina bifida, malformazioni del cranio e del viso.
È inoltre importante informare lo specialista se si stanno assumendo altri tipi di farmaci, soprattutto se si tratta di un farmaco psicotropo; questo al fine di evitare interazioni farmacologiche.
Infine, occorre fare attenzione alla presenza di eventuali sintomi che indicano un danno a un organo specifico.
Carbamazepina: un farmaco con alcuni effetti collaterali
La carbamazepina è un medicinale molto utile nel trattamento delle convulsioni e di altre condizioni psichiatriche. È molto sicuro nella maggior parte dei casi, anche nei bambini e negli anziani. Tuttavia, il suo consumo indiscriminato può causare danni a organi importanti come il fegato e il pancreas.
In questo senso, è di vitale importanza assumerlo solo su prescrizione medica e attenendosi in modo scrupoloso alle indicazioni. Se si osservano sintomi indesiderati che non scompaiono dopo pochi giorni, è necessario riferire al medico per prevenire gravi complicazioni.
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