Botulismo: sintomi, cause e trattamento
I batteri utilizzano numerosi meccanismi per produrre la malattia, dall’invasione dei tessuti alla produzione di tossine. Il botulismo è una malattia infettiva prodotta da una tossina batterica: scoprite i suoi sintomi, le cause e il trattamento.
Il microrganismo che produce la tossina è un batterio chiamato Clostridium botulinum. È in grado di produrre 8 diversi tipi di tossine, 5 delle quali possono colpire l’uomo. Le tossine più frequentemente isolate nei pazienti sono i tipi A, B e C; e in misura minore D e F.
Il botulismo è una malattia paralizzante dovuta all’azione della tossina sulle giunzioni neuromuscolari. La tossina blocca in modo irreversibile il rilascio di un neurotrasmettitore chiamato acetilcolina nei muscoli scheletrici, impedendone la contrazione.
Quali sono le cause della malattia?
Come accennato, la causa principale della malattia è la tossina botulinica prodotta dal batterio C. botulinum. È importante notare che i batteri in questione si trovano su più superfici sotto forma di spore, molto resistenti agli sbalzi di temperatura e agli ambienti i con pH superiore a 4,6.
I batteri hanno diversi modi per entrare nel corpo umano, produrre la tossina e provocare il botulismo. La malattia viene pertanto classificata in tre gruppi:
Botulismo alimentare
Questa forma colpisce nella maggior parte dei casi adulti che ingeriscono la tossina già presente nel cibo. La fonte principale di infezione sono di solito cibi messi in conserva o fermentati in casa come verdure, frutta e pesce.
Il clostridium botulinum appartiene al gruppo dei batteri anaerobi, ovvero microrganismi che necessitano di un ambiente con poco ossigeno per riprodursi e produrre la tossina. Conservare i cibi in barattolo senza adeguate precauzioni, o una lavorazione impropria degli alimenti forniscono l’ambiente ideale.
D’altra parte, alcuni pazienti hanno contratto il botulismo alimentare mangiando cibi piccanti, patate al forno avvolte in un foglio di alluminio e oli aromatizzati all’aglio.
Botulismo da ferita
Questa è una delle forme più rare della malattia; si verifica quando i batteri entrano nel corpo attraverso una ferita aperta. In molte occasioni, la lesione iniziale può passare inosservata, quindi l’infezione diventa evidente quando è presente un coinvolgimento sistemico.
Qualsiasi taglio può fungere da porta di entrata per il batterio, che produrrà la tossina dannosa una volta entrato nel corpo. Questo tipo di botulismo è più frequente nelle persone che fanno uso di droghe parenterali, soprattutto negli eroinomani, complice le cattive condizioni igieniche.
Botulismo infantile
In questo caso l’ingresso dei batteri nel corpo umano è molto simile a quello del botulismo alimentare, tuttavia i soggetti colpiti sono di solito i bambini sotto i 6 mesi. In Italia l’incidenza è di 0.2 casi ogni centomila nati vivi: la casistica più numerosa dell’Unione Europea, probabilmente determinata da una maggiore efficienza nell’individuare la malattia.
L’intensità dei sintomi dipende dalla quantità di spore ingerite. I bambini sopra l’anno di età dispongono di un microbiota intestinale maturo, che impedisce la riproduzione intestinale del C. botulinum. Tuttavia, i bambini molto piccoli non hanno raggiunto questo grado di maturazione, quindi i batteri possono moltiplicarsi nel tratto digerente e produrre la tossina.
Le spore dei batteri si possono trovare in molti alimenti come le verdure, tuttavia tra le fonti più frequenti vi sono il miele e il contatto con il suolo contaminato. È importante sottolineare che questa forma di botulismo può colpire gli adulti con disturbi intestinali e viene chiamata botulismo intestinale.
Sintomi
I sintomi sono molto simili indipendentemente dal tipo di botulismo. In genere è presente una paralisi flaccida progressiva e discendente. Questo causa difficoltà nella funzione di contrazione muscolare fino allo sviluppo di problemi respiratori.
Il tempo di incubazione da quando le spore o la tossina vengono ingerite può variare tra 0 e 12 giorni. Le statistiche permettono di stabilire una pentade classica per la malattia, sebbene solo il 13% dei pazienti presenti tutti i sintomi, che sono i seguenti:
- Bocca asciutta
- Nausea e vomito
- Disfagia
- Vista doppia.
- Midriasi paralitica.
D’altra parte, è anche comune che i pazienti con infezione presentino altri sintomi come distress respiratorio, ptosi palpebrale, debolezza degli arti, vertigini, costipazione e dolore addominale.
Botulismo infantile
Le manifestazioni fisiche del botulismo possono variare nei bambini di età inferiore ai 6 mesi poiché i sistemi nervoso e gastrointestinale non sono ancora completamente maturi. Anche il tempo di incubazione varierà, quindi i sintomi possono iniziare tra 18 e 36 ore dall’ingestione delle spore.
Tra i sintomi più frequenti che i neonati presentano, spiccano i seguenti:
- Stipsi
- Pochi movimenti o movimenti lenti.
- Pianto debole.
- Irritabilità.
- Difficoltà nella suzione.
- Paralisi.
Come viene diagnosticata la malattia?
La diagnosi di botulismo è clinica nella maggior parte dei casi. Il medico chiederà informazioni sull’insorgenza dei sintomi e sul cibo consumato. Nei neonati, lo specialista può chiedere se si è somministrato del miele. Diverse fonti, infatti, associano il consumo di questo alimento a un numero significativo di casi di botulismo infantile.
Nell’esame obiettivo, lo specialista controllerà la debolezza muscolare attraverso diverse tecniche di esame semiologico. Verificherà, inoltre, la presenza di palpebre cadenti e debolezza della voce.
Gli esami del sangue e delle feci possono essere utili per identificare la tossina botulinica, confermando così la diagnosi. Tuttavia, i risultati di solito richiedono diversi giorni, quindi la visita medica rimane il principale metodo diagnostico.
Trattamento di botulismo
Il trattamento principale della malattia consiste nella somministrazione precoce dell’antitossina. Questa sostanza si legherà alla tossina botulinica presente nel circolo sanguigno e impedirà che aderisca alle terminazioni nervose.
I bambini vengono trattati con un tipo specifico di antitossina chiamata immunoglobulina botulinica, che fa uso di anticorpi. È importante notare che l’antitossina non ripara i danni causati, tuttavia i nervi si rigenerano da soli, evitando così le sequele.
L’uso di antibiotici è consigliato solo nei casi di botulismo della ferita, poiché possono accelerare il rilascio di tossine in altre forme. Infine, potrebbe essere necessario far seguire il trattamento da un ciclo di fisioterapia per recuperare funzioni compromesse come la deglutizione e la parola.
Prevenzione
La prevenzione del botulismo si basa su buone pratiche di preparazione del cibo e adeguate misure igieniche. Far bollire gli alimenti, infatti, può distruggere le forme vegetative dei batteri e impedire la sintesi della tossina.
Anche il sale e l’acidità sono in grado di prevenire la proliferazione batterica. Il processo di pastorizzazione industriale non è sempre sufficiente a distruggere le spore, quindi si consiglia di refrigerare il cibo e di non conservarlo a temperatura ambiente.
Un’altra importante misura preventiva è non dare il miele ai bambini di età inferiore a 1 anno, poiché potrebbe contenere un gran numero di spore che l’apparato digerente dei bambini non è in grado di distruggere.
In linea generale, le regole per prevenire il botulismo sono:
- Osservare una scrupolosa igiene.
- Separare il cibo crudo dal cibo cotto.
- Cuocere bene gli alimenti.
- Conservare i prodotti commestibili alla giusta temperatura.
- Usare sempre acqua potabile per cucinare.
Una tossina con alcune applicazioni mediche
Il botulismo è l’effetto causato nel corpo dalla tossina botulinica. Si tratta di una malattia grave che può essere fatale, tuttavia, questa tossina ha alcune applicazioni mediche, nei trattamenti antietà, del mal di testa e degli spasmi palpebrali.
È importante ricordare che si tratta di un prodotto tossico, quindi occorre consultare il medico prima di avviare uno qualsiasi di questi trattamenti. Nel caso dei neonati, i genitori devono essere molto vigili in caso di stitichezza, soprattutto se al bambino è stato somministrato il miele.
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