Vivere con il cancro al seno
Una diagnosi di cancro al seno influisce sulla qualità della vita in modi diversi. Le conseguenze fisiche ed emotive possono condizionare la prognosi personale e l’aspettativa di vita soggettiva; possono persino influenzare la scelta di trattamenti a lungo termine e le interazioni sociali. Vivere con il cancro al seno richiede tempo e accettazione. Ogni donna affronta la malattia in modo personale.
Le terapie suggerite possono aiutare a ridurre l’impatto della malattia, anche se dovrebbero essere sempre personalizzate. Alla fine, si tratta di scegliere la situazione più vicina alla paziente. Occorre però capire che esistono diverse opzioni terapeutiche.
Vivere con il cancro al seno: il sostegno emotivo
Una delle principali conseguenze del cancro, una volta ricevuta la diagnosi, è il contraccolpo emotivo. La ricerca ha dimostrato che un calo della voglia di vivere è molto comune in questa fase, specialmente nelle donne giovani. Questa demotivazione può portare ad altre conseguenze, come la perdita di identità e un deterioramento dei rapporti sociali.
È dimostrato che la mente può avere un’influenza positiva o negativa sul controllo della malattia; questo comprende il comportamento del sistema immunitario legato alle micrometastasi.
Sappiamo anche che il sostegno psicologico nella diagnosi precoce è di grande aiuto contro reazioni di stress o depressione; qualcosa che senza dubbio migliora la qualità della vita durante il trattamento.
Per questi motivi, il supporto emotivo può essere considerato un passaggio in più nel trattamento del cancro al seno. Il sostegno si sviluppa in due sensi:
- Familiari e amici: sebbene la tendenza all’isolamento sia comune nelle prime settimane dopo la diagnosi, poterne parlare apertamente con la famiglia e gli amici può fare un’enorme differenza. Sapere che non si sta affrontando la malattia da sole è un pensiero che ha un enorme impatto positivo.
- Specialistico: chi desidera un approccio più professionale, può rivolgersi a uno psicologo; ciò aiuta soprattutto nella gestione delle prime emozioni. L’intervento psicologico può favorire progressi nel controllo e nell’accettazione del cancro. Ciò è utile indipendentemente dall’età o dalle caratteristiche specifiche della malattia.
L’importanza delle emozioni nella gestione della malattia aumenta quando si avvia il trattamento attivo. È quanto indicano gli studi. Questo è il motivo per cui convivere con il cancro al seno richiede controllo e monitoraggio sin dalle prime fasi; in questo modo la paziente può affrontare le opzioni di trattamento e gli effetti con più forza d’animo.
Vivere con il cancro al seno: il sostegno sociale
Studi e ricerche confermano gli effetti positivi dei gruppi di sostegno, soprattutto in termini di riduzione della frustrazione, dello stress, della depressione e del malessere psicologico in generale.
Ascoltare o raccontare la propria esperienza ad altre donne che hanno ricevuto la stessa diagnosi aiuta a risvegliare sentimenti di alterità e ad accettare la malattia. Condividere emozioni, esperienze, storie, effetti del trattamento, previene l’apatia e dà la forza per combattere.
È importante, tuttavia, partecipare ad un gruppo di supporto solo se veramente interessate a questo tipo di esperienza. Nessuna paziente dovrebbe essere costretta, soprattutto se non è ancora pronta a parlare in pubblico.
Oggi esistono diverse alternative, dai gruppi in presenza alle sessioni online. Se uno dei due non offre i risultati attesi, si può sempre provare l’altro.
Ricostruzione del seno dopo l’intervento chirurgico
Le conseguenze fisiche della malattia sono il problema più grande del cancro al seno. Senza dubbio l’impatto estetico è molto sentito. Esistono però approcci che possono rendere più tollerabili i cambiamenti estetici, tra cui:
- Protesi mammaria: è una protesi esterna che può essere utilizzata per sostituire lo spazio e il volume che restano dopo una mastectomia completa. Si possono trovare di schiuma, usate durante la cicatrizzazione, e di silicone. Le diverse dimensioni e forme disponibili consentono di ottenere un effetto più naturale.
- Ricostruzione mammaria: viene eseguita durante la mastectomia, sebbene l’intervento possa essere eseguito anche in un secondo momento. Ne esistono di due tipi: con tessuto della paziente o con protesi. Un intervento chirurgico di questo tipo può avere un effetto positivo sull’autostima del paziente.
Attualmente esistono tecniche di mastectomia che consentono di preservare la pelle e il capezzolo; in ogni caso ciò dipende dalle caratteristiche del tessuto interessato dal tumore. Convivere con il cancro al seno può essere più tollerabile grazie alla ricostruzione, ma si tratta di una scelta sempre personale.
Ulteriori consigli
In linea di principio, è importante che ogni paziente sia consapevole delle caratteristiche, della gravità e della prognosi della propria malattia. Rifiutare di sapere non aiuta, sebbene l’accettazione richieda tempo e volontà.
Per quanto possibile, sarebbe bene mantenere le attività svolte prima della diagnosi. Sebbene gli effetti secondari del trattamento chemioterapico o radioterapico possano essere una limitazione, dietro parere del medico si potrà continuare a:
- Fare attività fisica (la ricerca conferma la sua efficacia nel migliorare la qualità della vita).
- Avere rapporti sessuali.
- Giocare con figli e nipoti.
- Svolgere attività ricreative.
Mantenere una dieta sana ed evitare l’alcol e il fumo sono le basi per convivere con il cancro al seno. Non solo consentono un maggiore benessere fisico, ma aiutano anche ad affrontare gli effetti della terapia.
- Bicego, D., Brown, K., Ruddick, M., Storey, D., Wong, C., & Harris, S. R. Effects of exercise on quality of life in women living with breast cancer: a systematic review. The breast journal. 2009; 15(1): 45-51.
- Fernandes-Taylor, S., Adesoye, T., & Bloom, J. R. Managing psychosocial issues faced by young women with breast cancer at the time of diagnosis and during active treatment. Current opinion in supportive and palliative care. 2015; 9(3): 279.
- Landmark, B. T., & Wahl, A. Living with newly diagnosed breast cancer: a qualitative study of 10 women with newly diagnosed breast cancer. Journal of advanced nursing. 2002; 40(1): 112-121.
- Magarey, C. J. Aspects of the psychological management of breast cancer. Medical Journal of Australia. 1988; 148(5): 239-242.
- Montazeri, A., Jarvandi, S., Haghighat, S., Vahdani, M., Sajadian, A., Ebrahimi, M., & Haji-Mahmoodi, M. Anxiety and depression in breast cancer patients before and after participation in a cancer support group. Patient education and counseling. 2001; 45(3): 195-198.
- Radice, D., & Redaelli, A. Breast cancer management. Pharmacoeconomics. 2003; 21(6): 383-396.
- Simpson, J. S. A., Carlson, L. E., & Trew, M. E. Effect of group therapy for breast cancer on healthcare utilization. Cancer practice. 2001; 9(1): 19-26.
- Stagl, J. M., Bouchard, L. C., Lechner, S. C., Blomberg, B. B., Gudenkauf, L. M., Jutagir, D. R., … & Antoni, M. H. Long‐term psychological benefits of cognitive‐behavioral stress management for women with breast cancer: 11‐year follow‐up of a randomized controlled trial. Cancer. 2015; 121(11): 1873-1881.