Tipi di celiachia e loro sintomi

La celiachia può manifestarsi in forme diverse, caratterizzate da sintomi e complicazioni specifici. Ecco perché è importante la valutazione dello specialista e non seguire una dieta priva di glutine senza aver ricevuto una diagnosi.
Tipi di celiachia e loro sintomi

Ultimo aggiornamento: 12 luglio, 2021

La celiachia è una condizione autoimmune che può manifestarsi in più modi. I diversi tipi di celiachia sono caratterizzati da sintomi specifici e complicanze minori o maggiori. Quanti ne esistono e come si distinguono?

Prima di rispondere a questa domanda è importante sottolineare che la divisione che faremo non corrisponde alla gravità della condizione. La celiachia non si manifesta in gradi (cioè in processi che aumentano in modo progressivo).

Ciò che tiene conto della progressione è la classificazione di Marsh, un metodo che valuta i livelli di danno all’intestino. Chiarito questo, possiamo cominciare.

Quanti tipi di celiachia esistono?

Non esiste una classificazione standard per la celiachia. La Federazione delle Associazioni Celiachia della Spagna (FACE) propone questa suddivisione: sintomatica, subclinica, latente (A e B) e potenziale.

Abbiamo utilizzato questa classificazione, ma adattando i nomi in modo che possiate assimilarli meglio. I tipi di celiachia che si possono manifestare sono i seguenti:

Celiachia tipica

Tipi di celiachia
Poiché i sintomi della celiachia tipica sono evidenti, sono maggiori le probabilità di ricevere una diagnosi precoce.

Conosciuta anche come celiachia classica, si manifesta attraverso segni gastrointestinali. Viene spesso diagnosticata durante l’infanzia o l’adolescenza, poiché il disturbo colpisce con particolare intensità durante i primi anni di vita. Sebbene siano molto vari, i sintomi classici sono:

  • Diarrea.
  • Dolore addominale.
  • Stipsi.
  • Flatulenza.
  • Nausea.
  • Bruciore di stomaco.
  • Vomito

Le difficoltà nel processo di assorbimento possono portare anche a perdita di peso e ritardo della crescita. Viene diagnosticata mediante sierologia, test genetici ed endoscopia con biopsia. Il trattamento di solito consiste nell’eliminare completamente il glutine dalla dieta. Così facendo, i sintomi scompaiono e i villi intestinali sono in grado di rigenerarsi.

Celiachia atipica

Nella celiachia atipica, non si sviluppano sintomi intestinali o, se sono presenti, sono molto lievi e intermittenti. Al contrario, i segni si manifestano in altre parti del corpo, il che suggerisce che la celiachia è correlata a un’altra malattia. I segni si esprimono sia negli adulti che nei bambini:

  • Mal di testa.
  • Stato confusionale.
  • Sbalzi d’umore.
  • Stanchezza cronica.
  • Dolori articolari.
  • Intorpidimento degli arti.
  • Dolore osseo.
  • Depressione.
  • Ulcere in bocca

L’evidenza suggerisce che possono verificarsi anche episodi di atassia e dermatite erpetiforme. Nella celiachia pediatrica, alcuni studi indicano che le manifestazioni psichiatriche non sono rare. Ad esempio, il disturbo dello spettro autistico (ASD) e il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD).

Celiachia silente

È uno dei tipi di celiachia più pericolosi, poiché non dà sintomi evidenti. Le persone con celiachia silente non seguono una dieta senza glutine perché non avvertono sintomi nel sistema gastrointestinale o in altre parti del corpo. Tuttavia, l’assenza di sintomi non significa che la condizione sia innocua.

Il principale effetto collaterale è, infatti, l’anemia. Gli studi hanno appurato che in questa variante è tipica una carenza di ferro, tanto che i test sierologici per la celiachia dovrebbero essere eseguiti come protocollo contro l’anemia. Altre ricerche indicano tra le conseguenze anche l’infertilità, specialmente nelle donne.

Queste sono solo due tra le complicazioni, ma l’elenco delle malattie causate dalla celiachia silente è più lungo. Se soffrite di un’altra malattia autoimmune (psoriasi, diabete, artrite reumatoide ) o avete una storia di celiachia in famiglia, sarebbe utile fare un test per escluderla.

Celiachia refrattaria

I tipi di celiachia includono la celiachia refrattaria
I sintomi della variante refrattaria sono persistenti, malgrado una dieta priva di glutine. Inoltre, il processo diagnostico è lungo perché procede “per esclusione”.

Infine, troviamo la celiachia refrattaria. È caratterizzata da sintomi cronici, in genere sviluppati sia a livello intestinale che extra-intestinale. La particolarità di questo tipo di celiachia è che i suoi segni non rispondono ad una dieta priva di glutine.

Nella celiachia refrattaria, i villi dell’intestino non si rigenerano come previsto, il che porta al malassorbimento dei nutrienti e ad altre complicazioni correlate. I ricercatori lo suddividono in tipo I e tipo II, con prognosi, sintomi e trattamento particolarmente sfavorevoli in quest’ultimo caso.

Rispetto alle altre forme è rara, tanto che si stima che colpisca solo l’1% dei casi. La diagnosi è piuttosto complessa, poiché devono prima essere eliminate decine di malattie e persino una possibile contaminazione involontaria da glutine. Molte volte infatti i quadri clinici della celiachia refrattaria sono dovuti solo a quest’ultima.

Cosa fare quando si sospetta uno di questi tipi di celiachia?

Che siate all’interno di un gruppo a rischio o abbiate sviluppato alcuni dei sintomi, sarebbe bene parlarne con il medico per escludere o diagnosticare la celiachia. Non è consigliabile iniziare un trattamento (cioè eliminare il glutine) prima di aver ricevuto la conferma del medico, poiché potrebbe condizionare i risultati del test e dare falsi negativi.

Oggi le diete senza glutine sono diventate molto popolari. Celebrità e campagne pubblicitarie assicurano che è un metodo sano, facile e veloce per perdere peso, prevenire alcune malattie e sentirsi più vitali. Al di là delle mode, le persone non celiache non dovrebbero seguire una dieta priva di glutine.

Questo almeno se non si vuole sviluppare una carenza (fibre, per esempio) o esporsi a diete che non soddisfano la quantità di nutrienti necessaria al proprio fabbisogno energetico. È per questo motivo che non bisognerebbe imporsi una restrizione di questo tipo se non si è sicuri di essere celiaci.

In ogni caso, è sempre bene chiedere consiglio ad un nutrizionista quando si effettuano cambiamenti così repentini nella dieta.

Bisogna ricordare, infine, che la sensibilità al glutine non ha nulla a che fare con i tipi di celiachia (per questo non l’abbiamo inclusa). Ecco l’importanza di sottoporsi a visita specialistica.



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