Le principali cause della BPCO

Smettere di fumare è il miglior modo per prevenire la BPCO o malattia polmonare ostruttiva cronica, sebbene vi siano anche altri fattori di rischio.
Le principali cause della BPCO

Ultimo aggiornamento: 15 ottobre, 2021

La BPCO o malattia polmonare ostruttiva cronica è una malattia che causa difficoltà respiratorie ed è progressiva, ovvero peggiora con il passare del tempo.

La causa principale della BPCO – sebbene non sia l’unica – è il fumo. La maggior parte delle persone che soffrono di questa malattia fuma o ha fumato. Tuttavia, il 25% dei casi di BPCO non ha mai fumato. Questi dati indicano che esistono anche altre cause scatenanti.

Ad esempio, anche l’esposizione prolungata ad altri irritanti polmonari, come aria inquinata, fumi chimici o polvere, può contribuire allo sviluppo di questa malattia.

Informazioni generali sulla BPCO

Per comprendere la BPCO, è importante capire come funzionano i polmoni. L’aria che respiriamo scende lungo la trachea attraversi condotti che vanno ai polmoni: i bronchi o vie aeree.

All’interno dei polmoni, i bronchi si ramificano in migliaia di dotti più piccoli noti come bronchioli. A loro volta, queste strutture continuano a ramificarsi in grappoli di minuscole sacche d’aria arrotondate, chiamate alveoli.

spirometria polmoni

Quando l’aria inspirata raggiunge gli alveoli, l’ossigeno passa dalle pareti di questi ai capillari circostanti. Allo stesso tempo, l’anidride carbonica che proviene dalle cellule passa dai capillari agli alveoli.

Questo processo è noto come scambio gassoso. Come abbiamo visto, il suo obiettivo è portare ossigeno vitale all’organismo ed eliminare l’anidride carbonica, che è un prodotto di scarto.

Nella BPCO, la quantità di aria che entra ed esce dalle vie aeree diminuisce. Alcuni motivi che spiegano questo fatto sono:

  • I bronchi e gli alveoli perdono elasticità.
  • Le pareti che separano gran parte degli alveoli sono distrutte.
  • I bronchi producono molto muco e finiscono per ostruirsi.
  • Le pareti dei bronchi si ispessiscono e si infiammano.

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Cause principali

Nella maggior parte dei casi, il danno polmonare collegato alla BPCO è causato da una abitudine al fumo di lunga data. Tuttavia, anche altri fattori giocano un ruolo importante nello sviluppo della BPCO. Ad esempio la genetica.

BPCO broncopneumopatia cronica ostruttiva radiografia

Che ci siano altri elementi coinvolti nella comparsa della BPCO è dimostrato dal fatto che circa il 20-30% dei pazienti con BPCO non sono fumatori. 

D’altra parte, nei paesi in via di sviluppo, questa malattia colpisce spesso chi è esposto a gas combustibili utilizzati per cucinare o riscaldare in case con scarsa ventilazione.

Le cause di ostruzione delle vie aeree includono:

  • Enfisema: è una malattia dei polmoni che distrugge le fragili pareti e le fibre elastiche degli alveoli. Le piccole vie aeree collassano durante l’espirazione, ostacolando la fuoriuscita dell’aria dai polmoni.
  • Bronchite cronica: bronchi si infiammano e si restringono e i polmoni producono più muco. In questo modo i bronchi si restringono maggiormente e il grado di ostruzione aumenta.

Carenza di α-1 antitripsina

In circa l’1% dei pazienti, la malattia è causata da una malattia genetica che causa bassi livelli di una proteina chiamata α-1 antitripsina.

Questa proteina è prodotta nel fegato. Viene immessa nel circolo sanguigno a protezione dei polmoni. Pertanto, una carenza di α-1 antitripsina può colpire sia il fegato che i polmoni.

Possono verificarsi danni agli organi dell’apparato respiratorio nei neonati,  nei bambini così come negli adulti.

Per gli adulti con BPCO correlata a questa proteina, le opzioni di trattamento sono le stesse delle persone con BPCO innescata da altre cause. Inoltre, per alcune persone potrebbe essere utile sostituire la proteina α-1 antitripsina mancante. Questa misura potrebbe prevenire ulteriori danni.

Misure di prevenzione

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A differenza di altre malattie, la BPCO può essere prevenuta. Poiché la maggior parte dei casi sono legati al fumo, la migliore prevenzione è abbandonare questa abitudine dannosa.

D’altra parte, l’esposizione a sostanze chimiche o polveri, presenti in alcuni lavori, sono altri fattori di rischio. Quindi, se il lavoro ci costringe a entrare a contatto con questi tipi di irritanti, sarà utile parlarne con il datore di lavoro per capire il modo migliore per proteggerci.




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