Depressione post partum: cos'è e perché compare?

Quando si manifestano i sintomi tipici della depressione post partum, è bene cercare il prima possibile un aiuto medico. Le conseguenze si fanno sentire sia sulla salute della madre che del bambino.
Depressione post partum: cos'è e perché compare?
Paula Villasante

Scritto e verificato la psicóloga Paula Villasante.

Ultimo aggiornamento: 03 aprile, 2021

La depressione post partum (PPD) è un disturbo dell’umore tanto comune quanto grave. È associato alla sofferenza materna e a una serie di conseguenze negative per il bambino.

Il trattamento per la depressione post partum dipende dalla gravità dei sintomi. I casi lievi possono essere affrontati con strategie di tipo psicosociale, mentre per la depressione moderata è consigliata la terapia psicologica.

Nei casi gravi, invece, il trattamento di prima linea indicato è la terapia farmacologica, solitamente un inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina (SSRI). In ogni caso, cos’è la depressione post partum? E, soprattutto, perché compare?

Depressione post partum: che cos’è?

È un disturbo dell’umore disabilitante ma curabile. Rappresenta una delle complicazioni più comuni della maternità,  tanto da essere incluso nella quinta edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5) compilato dall’American Psychiatric Association.

Nel DSM-5 è definito come un episodio depressivo maggiore “con esordio nel peripartum se l’insorgenza dei sintomi dell’umore si verifica durante la gravidanza o entro 4 settimane dal parto”.

Tuttavia, la depressione che inizia dopo 4 settimane dal parto o pur non soddisfacendo i criteri di un episodio depressivo maggiore può ancora causare molti problemi e richiedere un trattamento.

La depressione post partum richiede cure mediche mirate.
La diagnosi della depressione post partum viene eseguita dallo psicologo o lo psichiatra.

Sintomi della depressione post partum

Questi includono spesso disturbi del sonno (come l’insonnia ), ansia, irritabilità e un senso di sopraffazione, nonché una preoccupazione ossessiva per la salute e l’alimentazione del bambino.

Possono anche comparire idee suicidarie o desiderio di fare male al bambino. I sintomi della depressione post partum spesso coincidono con i sintomi di un episodio depressivo maggiore. Questi possono essere i seguenti:

  • Significativa perdita di peso.
  • Agitazione o ritardo psicomotorio.
  • Affaticamento.
  • Sentimenti di inutilità o senso di colpa eccessivo o inappropriato.
  • Diminuzione della capacità di pensare o concentrarsi o indecisione.

I sintomi causano disagio significativo o disabilità in ambito  sociale, professionale o altre importanti aree funzionali. Questi, infatti, non sono spiegati da effetti fisiologici causati da una sostanza o da altre condizioni mediche, e non sono spiegati dal disturbo schizoaffettivo o da altri disturbi psicotici.

Diagnosi

Ad oggi, c’è ancora qualche controversia sul metodo migliore per diagnosticare questo disturbo dell’umore.

Sia l’American College of Obstetricians and Gynecologists che l’American Academy of Pediatrics raccomandano la somministrazione della scala di Edimburgo o Edinburgh Postnatal Depression Scale (EPDS) a 10 voci come metodo per identificare questa condizione.

La valutazione delle donne con possibile depressione post partum richiede un’attenta anamnesi volta anche a identificare eventuali disturbi psichiatrici coesistenti e a gestire i problemi medici e psicosociali che contribuiscono a questa malattia.

La maggior parte delle pazienti raggiunge il picco dei sintomi da 2 a 5 giorni dopo il parto. Questi sintomi di solito iniziano a scomparire in 2 settimane.

Pertanto, può essere difficile distinguere tra sintomi lievi e la depressione post partum in quanto tale. Valutare più volte l’umore e l’intensità dei sintomi può facilitare questa distinzione.

Depressione post partum: perché compare?

Non appare certo dal nulla. Esistono alcuni fattori di rischio che rendono una donna più incline a questa condizione, come i seguenti:

  • Storia personale o familiare di depressione.
  • Ansia durante la gravidanza.
  • Alto nevroticismo.
  • Bassa autostima
  • Cattiva relazione con il partner.
  • Scarsi supporto sociale.
  • Basso status socioeconomico.
  • Essere single.
  • Gravidanza indesiderata
  • Un temperamento del bambino difficile da gestire.

In sintesi, questi fattori di rischio riflettono la situazione sociale delle donne e la possibilità di accedere a risorse “tampone” rispetto alla maternità. Queste comprendono in parte fattori di stress ambientali e supporto sociale e d’altra parte sintomi recenti e in corso di depressione e ansia, nonché disturbi della personalità.

Conseguenze della depressione post partum

Come la depressione maggiore, che può verificarsi in altri momenti della vita di una donna, la depressione post partum crea uno stato di sofferenza che diminuisce la capacità di agire in modo efficace in molti contesti.

L’aspetto essenziale di questo tipo di depressione, e ciò che la distingue dalla depressione maggiore, è che colpisce in un momento di maggiore responsabilità nella cura del bambino e può quindi interferire con la genitorialità.

Disabilità materna

La depressione post partum può persistere per un lungo periodo di tempo ed è probabile che sia associata a episodi depressivi ricorrenti.

È anche associata ad un aumento di emozioni negative e ad una diminuzione delle emozioni positive, con ricadute importanti sulla salute psichica del bambino. 

Cura del bambino

La ppd può influenzare molti aspetti delle cure rivolte al bambino. L’impatto negativo dei sintomi depressivi è evidente in una delle prime interazioni con il bambino: l’allattamento al seno. Questo può essere un problema, data la sua importanza nella crescita del bambino.

D’altra parte, le donne con sintomi depressivi hanno meno probabilità di rispettare le visite vaccinali di routine, di utilizzare dispositivi di sicurezza in casa o di sistemare il bambino nella posizione per il sonno raccomandata.

La depressione post partum è anche associata a comportamenti problematici al momento di far addormentare il bambino, nonché nell’uso errato dei seggiolini auto, ad esempio. O a una maggiore probabilità di trascurare e abusare dei propri figli.

Conseguenze per il bambino

I bambini sono i primi a soffrire degli effetti della depressione post partum.
Non sono solo le madri a subire gli effetti di questo disturbo, anche i bambini possono andare incontro ad alterazioni nello sviluppo emotivo

La depressione post partum è associata a conseguenze comportamentali e cognitive sulla salute in via di sviluppo del bambino.

Comportamento e sviluppo cognitivo

I primi sei mesi dopo il parto sono associati a problemi comportamentali che si manifesteranno lungo l’infanzia e l’adolescenza.

I bambini le cui madri soffrono o hanno sofferto di ppd sembrano essere più soggetti a un ritardo dello sviluppo. Inoltre, sembra esserci una chiara relazione tra esposizione del bambino alla depressione materna ed esiti più problematici nello sviluppo cognitivo.

Salute fisica

Come abbiamo detto, questo tipo di depressione porta la madre a ridurre il grado di attenzione nei confronti del bambino. I comportamenti di cura disadattivi di una madre depressa potrebbero mettere seriamente a rischio la salute del figlio.

È stato ipotizzato, ad esempio, il rischio nel bambino di una funzione cardiovascolare meno efficiente o di essere più soggetto alle infezioni del tratto gastrointestinale e delle basse vie respiratorie.

Trattamento della depressione post partum

Il trattamento può essere suddiviso tra terapia psicologica e farmacologica.

Trattamento psicologico

Esistono quattro approcci principali per il trattamento della depressione post partum: consulenza generale (nota anche come sportello di ascolto), psicoterapia interpersonale, terapia cognitivo-comportamentale e terapia psicodinamica.

Farmacoterapia

I farmaci antidepressivi sono il trattamento più utilizzato per la depressione post partum. Alcuni farmaci utilizzati in questi casi sono: sertralina, paroxetina, venlafaxina, fluoxetina, nefazodone e nortriptilina.

Un problema serio che deve essere individuato tempestivamente

Quando si manifestano i sintomi tipici della depressione post partum, è bene cercare il prima possibile un aiuto medico. Per alcune donne può essere difficile a causa dello stigma sociale associato alla cura del bambino, ma i benefici che la terapia offre sono indiscutibili.



  • O’hara, M. W., & McCabe, J. E. (2013). Postpartum depression: current status and future directions. Annual review of clinical psychology, 9, 379-407.
  • Beck, C. T. (2002). Postpartum depression: A metasynthesis. Qualitative health research, 12(4), 453-472.
  • Tang, L., Zhang, X., & Zhu, R. (2020). What Causes Postpartum Depression and How to Cope with It: A Phenomenological Study of Mothers in China. Health Communication, 1-10.

Este texto se ofrece únicamente con propósitos informativos y no reemplaza la consulta con un profesional. Ante dudas, consulta a tu especialista.