4 malattie di origine alimentare

Spesso le malattie di origine alimentare sono causate da un batterio o da una tossina. Le patologie virali sono invece molto più rare, poiché i virus di solito non sopravvivono a lungo negli alimenti. Come prevenirle e come comportarsi quando un cibo provoca sintomi da intossicazione?
4 malattie di origine alimentare
Saúl Sánchez

Scritto e verificato el nutricionista Saúl Sánchez.

Ultimo aggiornamento: 07 aprile, 2021

Il cibo a volte può farci ammalare. Tra le malattie di origine alimentare troviamo le tipiche intossicazioni alimentari che pur manifestandosi a volte con sintomi lievi, possono causare gravi complicazioni per la salute.

Conoscere e seguire le buone pratiche di igiene alimentare ci permette di ridurre al minimo i rischi e allo stesso tempo di salvaguardare la salute dell’intestino.

Gli effetti più evidenti e frequenti delle malattie di origine alimentare sono i disturbi gastrointestinali. I sintomi tipici sono vomito, nausea, diarrea e dolore addominale.

Tuttavia, a volte si sviluppano complicazioni quando l’intossicazione arriva a colpire il fegato. È il caso dell’ingestione di tossine contenute in alcuni funghi velenosi, una delle situazioni più pericolose.

Qual è la causa delle malattie di origine alimentare?

Le malattie di origine alimentare sono spesso causate da batteri.
Numerose infezioni gastrointestinali sono causate da batteri.

Spesso le malattie di origine alimentare sono causate da un batterio o da una tossina. Le patologie virali sono invece molto più rare, poiché i virus di solito non sopravvivono a lungo negli alimenti. Un’eccezione a questa regola sono le infezioni da rotavirus.

I batteri, invece, sono in grado di riprodursi in molti degli alimenti che portiamo solitamente in tavola. Soprattutto quando le condizioni di temperatura e umidità sono ottimali, si verifica una proliferazione dei microrganismi patogeni.

Allo stesso modo, può avvenire che un microrganismo abbia sviluppato una tossina e che, anche se l’agente è morto, il prodotto secondario sopravviva causando danni al nostro corpo. Questa situazione è ancora più difficile da controllare, poiché le tossine tendono a essere più resistenti ai trattamenti principali applicati sui cibi.

Principali malattie di origine alimentare

Vediamo alcune tra le più frequenti malattie di origine alimentare, come si contraggono e come prevenirle.

Salmonellosi

È causata dall’agente batterico del genere Salmonella, di cui esistono diversi ceppi. Si trova principalmente nei prodotti a base di carne e nelle uova.

Prolifera bene a temperatura ambiente e genera disturbi gastrointestinali, soprattutto vomito e diarrea. L’intensità dei sintomi dipende dalla quantità di batteri ingeriti. Uno dei principali pericoli della salmonellosi è la disidratazione causata dalla perdita di liquidi attraverso la diarrea.

Per fortuna i batteri della Salmonella non sono molto resistenti ai trattamenti termici. Il riscaldamento, quindi, è molto efficace nel abbattere in modo drastico la sua popolazione. Consumare uova pastorizzate, ad esempio, elimina questo tipo di rischio.

Per lo stesso motivo, è sempre bene cuocere in modo adeguato la carne, soprattutto il pollame, avendo cura che sia cotta anche all’interno.

Botulismo

È una delle malattie di origine alimentare più pericolose. In questo caso si tratta di una patologia che genera una progressiva paralisi dei tessuti e degli organi. Può portare alla morte se la quantità di microrganismi ingeriti è elevata e non viene trattata con farmaci.

In virtù del suo effetto sui tessuti, la tossina generata da questi batteri, il botox, viene utilizzata nei trattamenti estetici. Il più noto tra i microrganismi capaci di produrre tossine è il Clostridium Botulinum.

Si trovano, in generale, negli alimenti di origine animale, sebbene siano frequenti anche nei prodotti in conserva che non hanno subito un ottimale processo di igiene alimentare, come avviene con le salse di pomodoro non sterilizzate.

Avvelenamento da micotossine

I funghi possono produrre delle sostanze, le micotossine, capaci di causare gravi malattie nell’uomo. Tra questi spicca l’intossicazione causata dall’aflatossina B1, che provoca gravi danni al fegato e può addirittura aumentare il rischio di sviluppare il cancro.

I pericoli e i danni derivati dal consumo di questa sostanza sono raccolti in un’indagine pubblicata su Food and Chemical Toxicology.

La gravità di questo gruppo di tossinfezioni alimentari rende molto importante il sapere identificare correttamente i funghi prima di consumarli. L’acquisto di funghi al supermercato non comporta alcun rischio, occorre invece prestare molta attenzione alla raccolta personale.

Molti funghi si presentano all’aspetto simili, ma il contenuto di tossine può essere molto diverso. Se non si conoscono i funghi è sempre bene farsi accompagnare da una persona esperta.

Avvelenamento da Campylobacter

Il Campylobacter è un altro dei microrganismi che si può trovare abbastanza facilmente negli alimenti di largo consumo, così come nell’acqua. L’intossicazione da campylobacter avviene tipicamente dopo aver bevuto acqua contaminata, sviluppando quella che è nota come diarrea del viaggiatore.

Secondo uno studio pubblicato su Nature Reviews, questo microrganismo è in grado di causare diarrea nella maggior parte dei casi, provocando danni al microbiota intestinale. In questo caso, gran parte della biodiversità esistente nell’intestino potrebbe essere persa, con conseguenti danni alla salute a medio termine.

Prevenire le malattie di origine alimentare

Per evitare di contrarre le malattie che abbiamo descritto, è fondamentale seguire buone abitudini di igiene alimentare. In questo senso, è necessario cuocere bene il cibo, soprattutto quando si tratta di pollame o carne macinata.

È anche di vitale importanza scongelare gli alimenti in modo corretto. Il rischio, altrimenti è di favorire un terreno ottimale per la crescita batterica. Pertanto, è buona norma trasferire sempre il cibo nel frigorifero, evitando di fare scongelare gli alimenti a temperatura ambiente.

Nelle preparazioni casalinghe, è fondamentale seguire un processo di sterilizzazione dei barattoli o dei contenitori utilizzati. Il bagnomaria è una delle migliori opzioni, poiché distrugge i possibili microrganismi presenti sulle superfici.

E se abbiamo contratto una malattia di origine alimentare?

La prima cosa è valutare l’entità dei sintomi. Se sono gravi, è certamente necessario recarsi al pronto soccorso, poiché potrebbe essere necessario un trattamento farmacologico o una flebo per prevenire la disidratazione.

Un’intensa perdita di liquidi si manifesta con perdita di coscienza e vertigini nella sua fase più intensa. Ciò è confermato da uno studio pubblicato sulla rivista Emergency Medicine Clinics of North America.

Superata la malattia, è importante assicurarsi che il microbiota intestinale venga ripristinato. Per questo è consigliato l’uso di integratori probiotici, poiché hanno mostrato effetti benefici nel ridurre l’incidenza della diarrea e nel migliorare la diversità batterica a livello intestinale.

Inoltre, bisognerà prestare attenzione alla dieta durante i primi giorni. Si consiglia sempre di iniziare con piatti facilmente digeribili. La carne bianca e il riso in bianco sono un buon inizio. Via via, lo spettro di cibi consentiti può essere aumentato, inclusi pesce bianco e uova.

Verdure ricche di fibre, cibi molto grassi e zuccheri semplici dovrebbero essere evitati fino alle fasi finali del recupero. Una volta raggiunto questo punto, è importante la presenza nella dieta di frutta con fibre solubili come le mele. Ciò consente ai nuovi ceppi batterici di ristabilirsi nel tratto digerente.

Complicazioni da malattie di origine alimentare

La gravità del quadro clinico dipende soprattutto dal carico di microrganismi o tossine ingerite. A basse dosi, ad esempio, possono comparire solo alcuni sintomi lievi come nausea o diarrea.

Tuttavia, quando la carica batterica o tossica è elevata e i ceppi sono virulenti, sono possibili complicazioni. La maggior parte è favorita da un processo di disidratazione indotto dalla perdita di liquidi attraverso le feci.

Inoltre, nel caso di malattie causate da aflatossine, come abbiamo visto, si può osservare il coinvolgimento del fegato in cui è comune sviluppare una grave infiammazione in questo organo. Per questo motivo, quando l’avvelenamento è di natura fungina, di solito è necessario un trattamento farmacologico.

Il cibo può farci ammalare se non è trattato nel modo corretto

Come avete visto, la manipolazione del cibo è fondamentale per evitare di sviluppare malattie di origine alimentare. Attualmente nelle industrie alimentari esiste per fortuna una grande consapevolezza del problema.

Ad ogni modo, ogni volta che si hanno dubbi sullo stato di conservazione o sulla bontà di un alimento, la scelta migliore è scartarlo. Soprattutto quando si tratta di un alimento di origine animale o di una conserva. Ciò riduce al minimo i rischi ed evita le conseguenze che possono essere molto dannose per la salute.

Va inoltre tenuto conto che le malattie di origine alimentare possono essere molto pericolose nelle donne in gravidanza, poiché viene messa a rischio la vita del feto. Nei bambini, infine, i sintomi possono presentarsi in forma più grave.



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