Che cos'è la sindrome serotoninergica?

La sindrome serotoninergica è pericolosa per la vita, pertanto richiede un tempestivo trattamento dei sintomi.
Che cos'è la sindrome serotoninergica?

Ultimo aggiornamento: 06 settembre, 2021

La sindrome serotoninergica è un’emergenza medica perché può mettere a rischio la vita del paziente. Di solito è causata dall’assunzione di  farmaci che aumentano i livelli di serotonina nel corpo, come i medicinali per l’emicrania o gli antidepressivi.

La serotonina (nota anche come 5-idrossitriptamina ) è un ormone presente nel cervello, nelle piastrine, nel tratto digestivo e nella ghiandola pineale. Agisce anche come neurotrasmettitore e vasocostrittore. Come sottolineano le prove scientifiche, la mancanza di questo ormone è spesso associata alla depressione.

Nel corpo, quando non c’è equilibrio, sorgono diversi problemi di salute. Pertanto, sia l’eccesso che la mancanza di serotonina possono essere dannosi.

La sindrome serotoninergica può essere definita come: ‘insieme di segni e sintomi attribuiti ad un’eccessiva attività di neurotrasmissione serotoninergica nel sistema nervoso centrale e periferico’.

Vediamo quali sono i sintomi.

Sintomi

Sindrome serotoninergica e tremore.
La sindrome serotoninergica può causare movimenti involontari a rapida insorgenza, che rendono necessaria una visita al pronto soccorso.

Sebbene alcuni sintomi possano variare da persona a persona, in generale, la sindrome serotoninergica può causare:

  • Diarrea.
  • Vomito.
  • Stato confusionale.
  • Brividi.
  • Tremori.
  • Tachicardia.
  • Ipertensione arteriosa.
  • Irrequietezza, ansia e delirio.
  • Difficoltà a mantenere l’equilibrio.
  • Mioclono (spasmi improvvisi e involontari).
  • Iperreflessia (riflessi muscoloscheletrici molto intensi dopo la stimolazione).
  • Ipertonia o rigidità muscolare (soprattutto agli arti inferiori).
  • Ipertermia (aumento della temperatura corporea).
  • Diaforesi (aumento della sudorazione).

L’intensità dei sintomi è individuale. Tuttavia, in ogni caso è necessaria l’attenzione medica, soprattutto in caso di febbre, pressione alta, tachicardia, iperreflessia, mioclono e pupille dilatate.

La sindrome serotoninergica ha un esordio rapido, di solito si verifica entro 24 ore dall’assunzione dei farmaci. È caratterizzata da iperreflessia, che aiuta a differenziarla dalla sindrome neurolettica.

Cause della sindrome serotoninergica

Come abbiamo accennato, la sindrome serotoninergica è solitamente causata dal consumo di un cocktail di farmaci (almeno 2), principalmente farmaci per l’emicrania (acido valproico, triptani e diidroergotamina) e antidepressivi.

Tuttavia, può anche essere causata dall’aumento della dose di un singolo farmaco serotoninergico o da un suo sovradosaggio.

Diagnosi

La diagnosi è clinica, cioè viene fatta in base ai sintomi presentati. Non esiste un esame diagnostico specifico per questa sindrome. Tuttavia possono aiutare:

  • Analisi del sangue completa.
  • Esame della creatinfosfochinasi.
  • Pannello metabolico di base.
  • Analisi delle urine.
  • Altri esami (a discrezione del medico).

Trattamento

La sindrome serotoninergica è pericolosa per la vita
In molte occasioni, a seconda della gravità del quadro clinico, è necessario il ricovero in unità di terapia intensiva.

Il trattamento della sindrome serotoninergica è sintomatico. Se applicato subito, la prognosi del paziente è buona. Da qui l’importanza di chiamare il pronto soccorso quando la persona inizia a manifestare i sintomi citati.

Come indica il manuale MSD, il trattamento include:

  • Sospensione di tutti i farmaci serotoninergici.
  • Benzodiazepine, quando i sintomi non sono gravi.

Nei casi lievi, il paziente viene solitamente tenuto in osservazione per alcune ore (in genere 24-72 ore).

Nei casi più gravi, il paziente deve essere ricoverato in terapia intensiva fino a stabilizzazione. Il processo può includere quanto segue:

  • Ossigenoterapia.
  • Monitoraggio cardiaco continuo.
  • Sedazione (per il blocco neuromuscolare).
  • Somministrazione di liquidi (per via endovenosa).
  • Trattamento per l’ipertermia (raffreddamento).
  • Trattamento farmacologico delle eventuali anomalie autonomiche.

Se i sintomi persistono, nonostante sia già stato somministrato un trattamento sintomatico, si considera l’impiego della cicloeptadina antagonista della serotonina (per via orale o per sondino nasogastrico).

Prevenire la sindrome serotoninergica

Per prevenire la sindrome serotoninergica, si raccomanda di evitare l’automedicazione, di non aumentare o diminuire le dosi dei farmaci assunti senza l’autorizzazione del medico e, naturalmente, di tenere sempre informato il medico sui farmaci e gli integratori assunti.

Questo vale anche nel caso di integratori a base di erbe o rimedi naturali che, sebbene non siano direttamente correlati alla comparsa della sindrome, possono causare interazioni.

Se state assumendo farmaci per l’emicrania o la depressione, assicuratevi di seguire sempre le prescrizioni dello specialista. E in caso di dubbio o di malessere, non ignoratelo e prenotate una visita di controllo.




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