Iperprolattinemia: sintomi, cause e trattamento

L'iperprolattinemia colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Una diagnosi e un trattamento tempestivi sono essenziali, poiché può causare infertilità in entrambi i sessi. I trattamenti disponibili sono diversi e offrono buoni risultati.
Iperprolattinemia: sintomi, cause e trattamento

Ultimo aggiornamento: 21 maggio, 2021

Tutte le funzioni del corpo umano sono regolate dagli ormoni, sostanze che consentono al corpo di adattarsi a diverse situazioni fisiologiche e patologiche. Tuttavia, un’aumentata produzione di ormoni può portare a una serie di disturbi. Uno di questi è l’iperprolattinemia . Scoprite di cosa si tratta!

In questo caso, l’ormone coinvolto è la prolattina, dotato di struttura proteica e sintetizzato in una porzione del cervello chiamata ipofisi, precisamente nella parte anteriore. Questa sostanza svolge un ruolo fondamentale nel processo di allattamento al seno, poiché va a stimolare la ghiandola mammaria.

L’iperprolattinemia è definita come la “presenza di livelli elevati di prolattina nel sangue”, condizione che può verificarsi per molteplici cause. Questo è il disturbo endocrino più comune dell’asse ipotalamo-ipofisario. Si tratta di una patologia molto frequente, si stima che colpisca fino al 10% della popolazione senza esprimere una sintomatologia specifica.

Sintomi dell’iperprolattinemia

Iperprolattinemia e infertilità
Questa condizione può portare a infertilità.

Questa condizione endocrina può colpire sia le donne che gli uomini, ma è più comune nelle donne in età fertile, cioè tra i 20 e i 50 anni di età. In generale, le persone con iperprolattinemia tendono ad avere problemi della fertilità, diminuzione o perdita del desiderio sessuale e perdita di massa ossea.

D’altra parte, la prolattina svolge diverse funzioni specifiche sia nelle donne che negli uomini, quindi i sintomi sofferti da entrambi possono variare.

Le donne con iperprolattinemia possono presentare i seguenti sintomi:

  • Secrezione di latte attraverso il capezzolo o galattorrea.
  • Aumento di peso.
  • Secchezza vaginale.
  • Disturbi visivi, soprattutto quando l’aumento è dovuto a un tumore del cervello.
  • Leggero aumento della villosità.

La prolattina inibisce fisiologicamente gli ormoni luteinizzanti e follicolo-stimolanti, prevenendo così l’ovulazione. In questo modo le donne con iperprolattinemia presenteranno anche alterazioni o assenza del ciclo mestruale. Infatti, gli studi indicano che un aumento della concentrazione di questo ormone è presente nel 30% delle donne con amenorrea secondaria.

Negli uomini, i sintomi associati ad alti livelli di prolattina nel sangue sono meno evidenti, poiché la maggior parte sono associati alla presenza di tumori cerebrali.

Gli uomini con iperprolattinemia presentano i seguenti sintomi:

  • Disfunzione erettile.
  • Diminuzione nella produzione dello sperma.
  • Ingrandimento delle ghiandole mammarie o ginecomastia.
  • Disturbi visivi e mal di testa.
  • Galattorrea, solo quando l’aumento è estremo.

Quali sono le cause?

L’iperprolattinemia può dipendere da cause fisiologiche e patologiche, quest’ultime sono le più importanti. Tra le cause fisiologiche che possono portare ad un aumento transitorio e autoregolato dei livelli di prolattina, spiccano la gravidanza, il puerperio, lo sport, i rapporti sessuali, il sonno e lo stress.

Le cause patologiche della condizione sono le più importanti, poiché generano un aumento incontrollato della prolattina. L’aumento dell’ormone senza alcun tipo di controllo è la causa della comparsa dei sintomi caratteristici.

Secondo la ricerca, i tumori secernenti prolattina o prolattinomi rappresentano il 40% di tutti i tumori ipofisari, il che li colloca come la principale causa tumorale dell’iperprolattinemia. D’altra parte, anche altre condizioni encefaliche possono causare la malattia, ad esempio le cisti della tasca di Rathke, la granulomatosi e i processi chirurgici.

L’iperprolattinemia può anche essere innescata dal consumo di vari farmaci che intervengono sui fattori che regolano il rilascio di prolattina. Tra i farmaci che generano questa patologia come effetto collaterale, spiccano i seguenti:

  • Anestetici.
  • Anticonvulsivanti.
  • Neurolettici.
  • Alcuni farmaci antipertensivi.
  • Antidepressivi.
  • Alcuni antistaminici.

Diagnosi

test di laboratorio per la diagnosi di iperprolattinemia
I livelli di prolattina possono essere misurati attraverso le analisi del sangue.

La diagnosi di iperprolattinemia viene effettuata attraverso un esame del sangue, in cui verranno misurati i livelli di prolattina. Inoltre, in caso di rilevamento di livelli anomali di prolattina, può essere richiesto un test chiamato profilo tiroideo; questo al fine di escludere la presenza di ipotiroidismo.

L’anamnesi e l’esame obiettivo sono utili per determinare la causa e verificare la presenza dei sintomi. A questo proposito, il medico può informarsi sul consumo dei farmaci sopra menzionati e sulla presenza di una malattia cronica o un recente intervento chirurgico.

Se si sospetta che l’iperprolattinemia sia dovuta a un prolattinoma, il medico può richiedere una TAC o un’altra tecnica diagnostica per immagini. Lo scopo di questi esami è determinare l’estensione del tumore e stabilire un trattamento da seguire.

Trattamento dell’iperprolattinemia

Il trattamento ha lo scopo di ridurre i livelli di prolattina nel sangue fino a raggiungere valori normali. La strada da seguire per ottenere i risultati desiderati dipenderà dalla causa specifica.

Quando la patologia è dovuta al consumo di farmaci, l’ideale è sospendere il trattamento e consultare il medico alla ricerca di un farmaco alternativo che non generi l’effetto collaterale. I livelli di prolattina di solito tornano ai livelli normali entro pochi giorni dall’interruzione dell’uso del farmaco.

Il trattamento dei prolattinomi o di qualche altro tumore al cervello è un po’ più invasivo. In questo caso, potrebbe essere necessario ricorrere a farmaci come la cabergolina e la bromocriptina, che eliminano i sintomi presentati e possono aiutare a ridurre le dimensioni di alcuni tumori.

I farmaci sopra menzionati possono avere gravi effetti collaterali e portare alla tolleranza se usati in modo improprio. Pertanto, è necessario mantenere un controllo costante dei livelli ormonali durante il trattamento, arrivando a sospenderlo quando si raggiungono livelli normali.

Alcuni prolattinomi possono essere resistenti ai farmaci menzionati, quindi i sintomi non scompariranno. In questi casi è necessaria la chirurgia transfenoidale per rimuovere il tumore. Quando la chirurgia è impossibile, per ridurre il tumore si ricorre alla radioterapia.

Una patologia frequente con numerose cause

L’iperprolattinemia è un disturbo frequente nelle consultazioni endocrinologiche e colpisce milioni di persone in tutto il mondo. I sintomi sono evidenti nella maggior parte dei casi, sebbene alcune persone possano presentare questa alterazione in modo subclinico e senza alcun sintomo.

La causa della malattia è variabile, si va da un tumore al cervello all’uso di alcuni farmaci psicotropi. Uno dei sintomi caratteristici nelle donne è la galattorrea, fenomeno che richiede di certo attenzione medica.

Una diagnosi e un trattamento tempestivi sono essenziali, poiché l’iperprolattinemia può causare infertilità in entrambi i sessi.



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