Gonorrea: sintomi, cause e trattamento
Ogni giorno, più di 1 milione di persone contraggono un’infezione a trasmissione sessuale (IST). Ciò significa che, ogni anno, circa 376 milioni di persone in tutto il mondo soffrono degli effetti di una di queste 4 malattie: gonorrea, clamidia, sifilide e tricomoniasi.
Si tende a pensare alle malattie sessualmente trasmissibili come a un fastidio, un prurito o un semplice episodio, ma nulla potrebbe essere più lontano dalla verità; ad esempio, il papillomavirus umano (HPV) nelle donne è causa di più del 70% dei casi di cancro del collo dell’utero. Altre malattie sessualmente trasmissibili provocano infertilità, aborti spontanei e grave infiammazione pelvica.
Per questo motivo, oggi parliamo di una delle 4 malattie più note nel gruppo delle IST: la gonorrea. Vediamo quali sono i sintomi, le cause e il trattamento di questa malattia.
L’importanza delle malattie sessualmente trasmissibili nel mondo
I numeri con cui abbiamo esordito sono di certo impressionanti, ma sono solo la punta dell’iceberg. L’ Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), oltre ai dati già citati, ce ne mostra altri di grande interesse:
- Più di 370 milioni di persone vengono infettate ogni anno da una di queste malattie: sifilide (12 milioni), gonorrea (62 milioni), clamidia (92 milioni) e tricomoniasi (oltre 174 milioni).
- Si stima che oltre 500 milioni di persone siano portatrici del virus dell’herpes simplex (HSV), che causa infezioni genitali.
- Più di 290 milioni di donne sono infettate dal papillomavirus umano (HPV). Le varietà 16 e 18 causano almeno il 70% dei casi di cancro al collo dell’utero in tutto il mondo. Ciò si traduce in 311.000 decessi all’anno, quasi tutti nei paesi a basso e medio reddito.
- Nel 2016, più di 980.000 donne incinte hanno contratto la sifilide. Ciò ha provocato 200.000 morti premature del feto.
- Alcune malattie sessualmente trasmissibili possono facilitare l’infezione da HIV.
Questi dati sono allarmanti, ed è quindi necessario capire che le IST non sono uno scherzo.
Il problema non riguarda solo agli adulti, ma anche i giovani che stanno scoprendo la sessualità: le statistiche indicano che 1 studente su 4 contrae una di queste infezioni prima di lasciare la scuola superiore.
Viste tutte queste cifre, la prima considerazione non scontata è che l’uso del preservativo può salvare vite umane.
Cos’è la gonorrea?
Una volta compresa l’importanza delle IST a livello mondiale, possiamo andare avanti. I Centers for Disease Control and Prevention (CDC), definiscono la gonorrea come un’infezione causata da un batterio a trasmissione sessuale che colpisce sia uomini che donne. L’agente eziologico è Neisseria gonorrhoeae.
Conosciamo il batterio della gonorrea
Prima di affrontare i sintomi e il trattamento della malattia, è necessario conoscere brevemente l’agente eziologico. Come indica il portale Vircell , la Neisseria gonorrhoeae è un batterio gram-negativo, difficile da coltivare in laboratorio e differenziato dal resto delle specie Neisseria per la sua capacità di fermentare solo il glucosio.
È aerobico o anaerobico facoltativo, cioè l’ossigeno non gli impedisce di crescere e si presenta al microscopio sotto forma di diplococco, con una dimensione media di 0,8 micrometri. Questo microrganismo cresce meglio in un intervallo di temperatura di 35-37 ° C, una concentrazione di CO2 del 3-5% e un pH compreso tra 7,2-7,6.
Prestando attenzione ai bisogni fisiologici di questo organismo, vediamo che il suo habitat ideale è l’area genitale del corpo umano.
Sintomi
La gonorrea, in oltre il 50% dei casi delle pazienti di sesso femminile, è asintomatica. Questo fa sì che molte delle infezioni non vengano mai trattate e il tasso di contagio sia ancora più alto, poiché la paziente non si rende conto del suo potenziale di trasmissione.
Quando compaiono segni clinici quantificabili, questi tendono a concentrarsi nell’area genitale. Nelle donne i sintomi più comuni sono:
- Aumento delle perdite vaginali.
- Dolore durante la minzione
- Sanguinamento vaginale tra una mestruazione e l’altra, cioè al di fuori del normale ciclo mestruale.
- Dolore addominale o pelvico
Negli uomini, il quadro clinico è più intenso. Secondo il portale MSD Manuals, circa il 25% degli uomini mostra sintomi minimi, ma quasi nessuno è asintomatico. Alcuni dei sintomi più comuni tra i pazienti di sesso maschile sono i seguenti:
- Dolore durante la minzione
- Secrezioni di natura purulenta nell’area del pene.
- Dolore o gonfiore in un testicolo.
Quando solo uno dei due testicoli fa male, è confermato che il batterio si è depositato nell’epididimo, il dotto che trasporta lo sperma dal retro del testicolo. A causa della presenza di agenti patogeni, questo condotto si infiamma e assume un aspetto atipico.
Occorre tenere presente, inoltre, che i batteri che causano la gonorrea possono migrare ad altre parti del corpo. Vediamo, caso per caso, in sintomi principali.
1. Retto
L’infezione è di solito asintomatica. Si verifica principalmente nelle persone che hanno rapporti anali ricettivi. Nei casi in cui compaiono segni clinici, vengono solitamente rilevati prurito anale, secrezione purulenta dal retto e feci rivestite da muco o sangue, come se si trattasse di un’emorroide.
2. Occhi
I neonati sono suscettibili di infezioni oculari causate dai batteri Neisseria gonorrhoeae e Chlamydia trachomatis. Il bambino viene infettato passando attraverso il canale del parto.
In ogni caso, l’infezione da gonorrea di tipo oculare non è limitata solo ai neonati. Anche gli adulti possono contrarla e presentare sintomi come occhi rossi, secrezioni giallastre, prurito e dolore molto intenso.
3. Gola
La faringite gonococcica è solitamente asintomatica. La modalità di trasmissione è la pratica del sesso orale con una persona infetta. Nei pochi casi in cui compaiono sintomi, questi sono solitamente mal di gola, difficoltà a deglutire, febbre e ingrossamento dei linfonodi.
4. Articolazioni
Se i batteri passano nel circolo sanguigno, possono comparire diversi sintomi generalizzati. Questi comprendono il dolore alle articolazioni, che appaiono gonfie, rosse, calde e molto dolorose.
Altre complicazioni
Quando l’infezione gonococcica sfugge al controllo e diventa generalizzata, le condizioni del paziente peggiorano notevolmente. Le persone con questo quadro clinico grave presentano febbre, dolore migratorio e vesciche cutanee simili a pustole. Può essere confusa con altri disturbi, ma deve essere affrontata immediatamente.
Come avviene il contagio?
Come indicato dalle fonti già citate, la gonorrea si trasmette attraverso il contatto sessuale, quindi rientra nel gruppo delle IST. Non stiamo parlando solo di penetrazione, perché come abbiamo detto, anche il sesso orale e anale sono potenziali vie di trasmissione. Occorre ricordare che i batteri viaggiano con i fluidi genitali.
Può anche essere trasmessa da madre a figlio attraverso il canale del parto, anche se questo evento non è così comune. Infine, è necessario sottolineare che questa malattia non si trasmette con atti come baci, carezze o condividendo bicchieri e posate: il veicolo di contagio sono i fluidi sessuali, come lo sperma e le secrezioni vaginali.
Diagnosi
Come indicato dalla U.S. National Library of Medicine, la gonorrea può essere diagnosticata rapidamente. Per fare ciò, è solo necessario raccogliere un campione della mucosa dell’area interessata e analizzarlo al microscopio. Tuttavia, sebbene questo test sia il più veloce, non è il più sicuro di tutti.
Il miglior metodo di rilevamento è il test del DNA sul campione. Di solito vengono raccolte attraverso un tampone sezioni della mucosa della cervice, della vescica, dell’uretra, della vagina, dell’ano o della gola e quindi sottoposte a una reazione a catena della ligasi (LCR). Sebbene questo test sia più costoso e dispendioso in termini di tempo, di certo non lascia spazio a errori.
Trattamento
Il trattamento deve tenere conto dell’esistenza di ceppi resistenti agli antimicrobici (ADR).
Come indicato dall’OMS, la gonorrea multiresistente è oggi un grave problema di salute, in quanto può mostrare resistenza a penicilline, sulfonamidi, tetracicline, chinoloni e macrolidi (compresa l’azitromicina) e persino agli antibiotici di ultima istanza, come le cefalosporine.
Se non ci sono prove della presenza di ceppi resistenti, di solito viene utilizzato uno dei seguenti approcci terapeutici:
- Una dose massiccia di antibiotici orali o dosi più piccole nell’arco di una settimana. Nel primo caso, l’opzione preferita è la cefixima in una singola dose di 400 milligrammi per via orale, più azitromicina in una singola dose di 1 grammo per via orale.
- Antibiotici iniettati e orali. Ceftriaxone in dosi di 250 milligrammi per via intramuscolare in una singola dose e azitromicina in dosi di 1 grammo per via orale in una singola dose.
- I casi più gravi possono richiedere ospedalizzazione e assistenza sanitaria, oltre ai farmaci sopra descritti.
Prevenzione
L’uso del preservativo è la chiave per prevenire non solo la gonorrea, ma tutte le infezioni a trasmissione sessuale.
Il sesso è necessario per il benessere fisico ed emotivo dell’essere umano, ma questo non significa che non si debbano prendere precauzioni prima di praticarlo.
Inoltre si consiglia alle donne sessualmente attive in contesti non monogami (specialmente le più giovani) di sottoporsi al test per la gonorrea in modo più o meno regolare.
Come abbiamo detto, in molti casi l’infezione è asintomatica, quindi sarà sempre meglio prevenire che diffondere la malattia.
Avere più di un partner sessuale non implica un aumento del rischio di soffrire di gonorrea, a condizione che vengano prese le misure appropriate in tutti i tipi di pratiche.
Sommario
Come abbiamo visto, la gonorrea non è una malattia da sottovalutare. Nonostante non presenti complicazioni nella maggior parte dei casi, quando avviene può causare infezioni generalizzate, infertilità e cecità nei neonati, tra le altre cose.
Pertanto, non è mai di troppo sottolineare questo concetto: proteggiamo noi stessi e gli altri, usiamo il preservativo.
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