Emicrania nei bambini: cosa c'è da sapere?
Sebbene il più delle volte si tenda ad associare l’emicrania agli alti livelli di stress in età adulta, esiste anche l’emicrania nei bambini. Secondo studi recenti, la sua incidenza sembra essere in aumento. Negli ultimi anni si riscontra nel 3-20% dei bambini in età prescolare e negli adolescenti, per lo più in quest’ultimo gruppo di età.
L’emicrania nei bambini non si manifesta come negli adulti, ma può essere molto invalidante e influenzare in modo notevole la qualità della vita. D’altra parte, se non viene diagnosticata e trattata adeguatamente, contribuisce alla comparsa di altri problemi, come la depressione.
Sintomi di emicrania nei bambini
Oltre al dolore, che può essere pulsante o palpitante, l’emicrania varia di intensità ed estensione, può essere classificata come unilaterale o bilaterale ed è spesso accompagnata dall’ aura. L’aura è un insieme di manifestazioni che precedono il mal di testa, come un avvertimento che include disturbi visivi, debolezza muscolare e difficoltà di linguaggio.
Altri sintomi associati sono i seguenti:
- Nausea.
- Vomito.
- Dolore addominale.
- Sensibilità a stimoli come luce (fotofobia), suono (fonofobia) o odori (osmofobia).
Nei bambini più piccoli, il dolore può essere di breve durata. Pertanto, può permanere circa due ore, mentre negli adolescenti e negli adulti sarà in media di quattro ore o più. In tutti i casi, i sintomi sembrano peggiorare con l’attività fisica.
A seconda dell’età, il bambino può essere in grado di descrivere il suo disagio con maggiore o minore difficoltà. I bambini piccoli tendono a tenersi la testa, a piangere, a essere irritabili e a comportarsi male. Tutto questo a causa del dolore.
Cause
Come negli adulti, le cause esatte dell’emicrania nei bambini sono sconosciute. Sebbene siano state avanzate diverse teorie, come quella vascolare, nessuna è stata in grado di spiegare in modo completo l’origine del disturbo.
In considerazione di ciò, alcuni esperti considerano l’emicrania una sindrome eterogenea. Alla base esisterebbe un’importante componente genetica, influenzata da fattori esogeni ed endogeni legati ai cambiamenti biochimici.
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Diagnosi di emicrania nei bambini
Diagnosticare l’emicrania nei bambini può essere una sfida. Spesso è sottodiagnosticata e sottotrattata, cioè viene trascurata, non si applica un’adeguata terapia e non si adottano misure per prevenire le crisi.
Come abbiamo detto, la sfida deriva in parte dalle difficoltà che i bambini possono avere nel descrivere i sintomi avvertiti. Un altro problema è la variabilità delle manifestazioni cliniche e l’alta frequenza dei sintomi di accompagnamento.
Per arrivare alla diagnosi di emicrania, il medico deve analizzare attentamente lo schema dei sintomi del bambino. Di solito lo specialista non prescrive esami di imaging, a meno che non voglia escludere altre cause.
In questo caso potrebbe richiedere:
- Tomografia computerizzata.
- RM del cervello.
- Radiografia dei seni nasali.
- Puntura lombare.
In presenza di alterato livello di coscienza o sintomi cardiovascolari, come ipertensione arteriosa o bradicardia (battiti al di sotto della frequenza normale), dovrebbe essere utilizzato l’imaging neurologico, come indicato da alcuni autori. Consigliano inoltre di ricorrervi solo a fronte di una grande ansia nei genitori se non vi sono altri segnali di maggiore pericolo o aumento del rischio.
Trattamento
La componente non farmacologica svolge un ruolo molto importante nel trattamento dell’emicrania nei bambini e negli adolescenti. Non solo perché ha dimostrato di contribuire al sollievo, ma perché incoraggia l’educazione dei piccoli pazienti al mal di testa e all’importanza di sapersi prendere cura di sé.
Sebbene sia vero che il trattamento possa includere alcuni farmaci (analgesici come il paracetamolo o l’ibuprofene, triptani e antiemetici), alle misure terapeutiche non farmacologiche vengono solitamente date maggior peso. Tra queste è importante:
- Mantenere un’adeguata idratazione.
- Fare esercizio regolarmente.
- Non saltare i pasti.
- Dormire bene.
- Ricorrere a tecniche di rilassamento.
- Riposare in una stanza buia, fresca e tranquilla.
- Ridurre o evitare l’uso di dispositivi elettronici.
- Sottoporsi a terapia cognitivo comportamentale.
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Prevenire l’emicrania nei bambini
Per prevenire gli episodi di emicrania nei bambini, è importante aiutarli a mantenere una routine, soprattutto quando si tratta di dormire e mangiare. D’altra parte, il resto delle misure terapeutiche già menzionate si sono rivelate molto utili.
Se sospettate che vostro figlio possa avere l’emicrania, non esitate a portarlo dal pediatra per una valutazione. Prima si ottiene una diagnosi e sia avvia un trattamento, prima il bambino potrà ottenere sollievo e godere di una buona qualità della vita.
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