I 5 antinfiammatori più utilizzati
Gli antinfiammatori sono i farmaci più utilizzati al mondo perché permettono di alleviare numerose condizioni in modo rapido e semplice. Vediamo quali sono i 5 antinfiammatori più utilizzati e le loro caratteristiche.
Sono farmaci utilizzati nel trattamento di mal di testa, malessere, dolori muscolari e febbre. Tra questi, i più utilizzati sono i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) grazie alla loro capacità di ridurre l’infiammazione e il dolore senza generare gli effetti negativi associati ai farmaci antinfiammatori steroidei.
Il meccanismo d’azione di questo gruppo di farmaci è simile, e si basa sull’inibizione dei processi infiammatori attivati dal corpo. Essendo molto versatili, vengono utilizzati nella terapia di numerose patologie e in tutte le fasce di età con un alto grado di sicurezza.
Quali sono i 5 antinfiammatori più utilizzati?
Gli antinfiammatori sono ampiamente utilizzati in tutto il mondo. Sono caratterizzati non solo dalla loro capacità antinfiammatoria, ma anche da un effetto analgesico e antipiretico. Ciò ne fa il rimedio più comune per qualsiasi disturbo.
All’interno di questo gruppo di farmaci, alcuni hanno un effetto maggiore di altri e vengono prescritti in base alla gravità della condizione. Infatti alla potenza dell’antinfiammatorio si associa anche un maggior numero di effetti avversi, motivo per cui vanno assunti sotto sorveglianza medica.
1) Ibuprofene
L’ibuprofene è un farmaco che si assume per via orale ed è utilizzato nel trattamento di condizioni dolorose e nel controllo dei processi febbrili. È anche uno degli antinfiammatori più utilizzati nel trattamento di artriti lievi, dolori mestruali e disturbi muscolo-scheletrici.
L’effetto analgesico e antipiretico di questo farmaco è dato dalla sua capacità di inibire la sintesi di prostaglandine e altri mediatori dell’infiammazione bloccando l’enzima cicloossigenasi. Inoltre, è in grado di interferire con l’aggregazione piastrinica, prolungando il tempo di coagulazione.
Secondo alcuni studi l’ibuprofene avrebbe meno effetti gastrointestinali rispetto ad altri FANS. Tuttavia, il suo consumo non è raccomandato alle donne in gravidanza o in allattamento. Inoltre è controindicato nei casi di ipersensibilità nota ai farmaci dello stesso gruppo antinfiammatorio.
2) Aspirina
L’aspirina o acido acetilsalicilico è un farmaco utilizzato da molti anni nel trattamento di condizioni dolorose da lievi a moderate e nella gestione della febbre. Gli specialisti la prescrivono per il controllo e la prevenzione di eventi ischemici cardiaci e cerebrali, come l’angina pectoris.
Il meccanismo d’azione di questo farmaco è simile a quello dell’ibuprofene: blocca la produzione di prostaglandine attraverso l’enzima cicloossigenasi. Allo stesso modo, è considerata un potente inibitore della formazione di coaguli poiché blocca la produzione di trombossani e quindi l’aggregazione delle piastrine.
I principali effetti collaterali associati al suo consumo si manifestano a livello gastrointestinale. Questi includono una sensazione di bruciore di stomaco, indigestione e flatulenza. Inoltre, alcuni pazienti hanno segnalato vomito, nausea, confusione e mal di testa.
L’aspirina è controindicata nei pazienti con allergia nota, ulcere gastriche e precedenti episodi di sanguinamento gastro intestinale. Non deve essere inoltre somministrata a persone con una precedente diagnosi di insufficienza cardiaca, renale o epatica.
3) Paracetamolo
Il paracetamolo o acetaminofene è un farmaco ampiamente utilizzato nei bambini e negli adolescenti per le sue proprietà analgesiche e antipiretiche. Tuttavia, la sua capacità antinfiammatoria è minima rispetto al resto dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).
Riduce il dolore inibendo la produzione di prostaglandine nel sistema nervoso centrale e abbassa la febbre agendo sul centro di regolazione ipotalamico. Il suo maggiore utilizzo pediatrico è di solito legato al controllo del dolore postoperatorio e nei pazienti con dolore lieve.
Gli effetti collaterali del paracetamolo si verificano in pochissimi casi: malessere generale, vertigini e diminuzione della pressione sanguigna. Inoltre, è controindicato nelle persone con una nota allergia ai FANS, insufficienza epatica o altre malattie del fegato.
4) Naprossene
Il naprossene è noto per la sua capacità di ridurre il dolore da lieve a moderato, i processi infiammatori e la febbre. È utilizzato nel trattamento di condizioni articolari e muscolo-scheletriche come tendiniti, distorsioni e borsiti, nonché nella gestione dell’emicrania e del dolore associato alle mestruazioni.
Come il resto dei FANS, il naprossene agisce inibendo la sintesi delle prostaglandine. Pertanto, è fondamentale mantenere un’attenzione speciale in quei pazienti con disturbi gastrointestinali come ulcere e sanguinamento. Particolare attenzione deve essere prestata anche ai pazienti con una storia di queste malattie.
Nonostante sia uno degli antinfiammatori più utilizzati, ha effetti collaterali che includono vomito, nausea, indigestione e diarrea. Inoltre, questo farmaco può causare importanti implicazioni a livello epatico, renale e cardiovascolare.
5) Corticosteroidi
Sono un gruppo di farmaci steroidei che agiscono regolando la risposta del sistema immunitario e riducendo il rilascio locale e sistemico di mediatori dell’infiammazione. Cortisone, prednisone e desametasone sono tra i più utilizzati al mondo.
Sono utilizzati nella gestione di episodi acuti o aggravamento di malattie reumatiche quali artrite, spondilite anchilosante e borsite acuta. Allo stesso modo sono utilizzati nel controllo di gravi patologie allergiche, condizioni infiammatorie intestinali e reazioni dermatologiche come l’eritema multiforme.
Nonostante la loro grande potenza ed efficacia, i corticosteroidi sono associati a un gran numero di effetti avversi, che dipenderanno dalla via di somministrazione. In generale, sono associati a ritenzione idrica, aumento della pressione sanguigna, aumento di peso, aumento dei livelli di zucchero nel sangue e soppressione del sistema immunitario.
La supervisione medica è la chiave
Gli antinfiammatori sono i farmaci più utilizzati nel trattamento di un gran numero di condizioni e di malattie. Tuttavia, a causa dell’ampia varietà di questi farmaci e dei tanti effetti secondari associati, è fondamentale che siano assunti accompagnati da un adeguato monitoraggio medico.
Il medico è la figura qualificata per indicare e regolare la somministrazione degli antinfiammatori in base alle caratteristiche del disturbo e del paziente.
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