11 miti sull'autismo

Si parla molto di autismo, ma è vero tutto ciò che si dice? No. Per questo motivo è importante promuovere la comprensione e la consapevolezza sociale, in modo da favorire l'inclusione delle persone con DSA. Ecco 11 miti sull'autismo.
11 miti sull'autismo
Laura Ruiz Mitjana

Scritto e verificato la psicóloga Laura Ruiz Mitjana.

Ultimo aggiornamento: 04 settembre, 2021

I miti sull’autismo sono molto diffusi, purtroppo. Per questo è importante rendere visibile ciò che si dice sull’autismo, soprattutto quando ciò che si dice non è vero.

L’autismo è un mondo molto eterogeneo poiché si presenta in modo diverso di caso in caso. Comprendere l’unicità di ogni caso di autismo significa capire di cosa ha bisogno questa persona e mettere da parte i pregiudizi, i miti e gli stereotipi.

In questo articolo, esaminiamo 11 miti sull’autismo e spieghiamo perché siano solo miti.

11 miti sull’autismo

Il disturbo dello spettro autistico (DSA) è un disturbo neurobiologico che può portare o meno a disabilità intellettiva. Chi ne soffre può avere una serie di difficoltà in ambito sociale e comunicativo e interessi molto ristretti.

Si parla molto di autismo, ma è vero tutto ciò che si dice? No. Per questo motivo è importante promuovere la comprensione e la consapevolezza sociale, in modo da favorire l’inclusione delle persone con DSA. Ecco 11 miti sull’autismo.

1. L’autismo è una malattia

Miti sull'autismo
È molto comune vedere il DSA come una malattia, poiché spesso interpretato come una “disabilità”. Tuttavia l’autismo è molto di più.

L’autismo non è una malattia, è un disturbo di origine neurobiologica legato allo sviluppo del sistema nervoso. Non è contagioso né può essere contratto ad un certo punto della vita. Quindi, una persona con autismo non è malata; tuttavia l’autismo è una condizione che spesso porta alla disabilità.

2. Dall’autismo si può guarire

L’autismo non ha cura; primo, perché non è una malattia. E secondo, perché si tratta di una condizione complessa di cui non si ha ancora una conoscenza precisa per poterla “affrontare” completamente.

Esistono trattamenti per migliorare la qualità della vita delle persone con autismo. L’obiettivo è che imparino a comunicare meglio e, in definitiva, garantire loro una buona qualità della vita. Anche gli psicofarmaci possono aiutare in questo senso. Ma non esiste un trattamento per “curare” l’autismo.

3. I vaccini possono causare l’autismo

Attualmente, la comunità medica e scientifica di tutto il mondo è del parere che non esistono  prove che colleghino la vaccinazione allo sviluppo di un disturbo dello spettro autistico. In questa pagina dell’IIS è possibile trovare maggiori informazioni su questo argomento.

4. Le persone con autismo non comunicano

Un altro mito sull’autismo ha a che fare con la comunicazione. Non è affatto vero che i soggetti con DSA non comunicano. Infatti, tutte le persone con autismo comunicano, sebbene ognuna in modo personale, in base alle specifiche difficoltà.

Alcune persone con DSA non hanno un linguaggio verbale, ma ciò non significa che non comunichino. Lo fanno in modo diverso. Ad esempio, attraverso sistemi di comunicazione alternativi o aumentativi (ad esempio, PECS, Picture Exchange Communication System).

5. Le persone con DSA hanno abilità speciali

Sebbene sia vero che alcuni soggetti hanno abilità speciali, la verità è che non tutti sono così. Questo gruppo è molto eterogeneo sotto tutti i punti di vista, compreso questo.

Una piccola parte delle persone con DSA ha “abilità speciali”. Molte volte questi talenti sono legati al modo in cui funziona il loro cervello, o agli interessi specifici e ristretti che hanno a causa della loro condizione.

6. Ci sono più uomini che donne con DSA

Fino ad ora, si è pensato che l’autismo fosse più diffuso nel sesso maschile. Tuttavia, negli ultimi anni è stato ipotizzata la presenza di fattori che rendono difficile la diagnosi nelle bambine o nelle ragazze.

Esistono anche bias diagnostici che possono portare le ragazze a essere sottodiagnosticate. A tal proposito è stato ipotizzato che ciò possa essere correlato alle loro maggiori abilità sociali, che le fanno “mimetizzare” o “passare inosservate” più facilmente.

7. La mancanza di amore dei genitori può portare all’autismo

miti sull'autismo: l'autismo non è causato dalla mancanza di affetto
Sebbene la difficoltà nell’interazione sociale sia un elemento fondamentale del DSA, si esprime in modi molto diversi in ogni persona.

Questa è una teoria molto antica che oggi è stata totalmente scartata. Sebbene la causa esatta dell’autismo non sia ancora nota (e in effetti si ipotizza un’origine multifattoriale), sappiamo che l’educazione ricevuta non ha nulla a che fare con la sua origine (essendo la sua origine neurobiologica).

L’autismo ha un’importante componente genetica. Inoltre, come dicevamo, non si “contrae”, ma è presente alla nascita.

8. Le persone con autismo evitano il contatto con gli altri

Se è vero che le persone con DSA hanno difficoltà nell’area sociale, non è vero che preferiscono vivere isolati e senza contatto con gli altri. Insistiamo: è un disturbo molto eterogeneo e le persone con autismo presentano molte differenze tra loro, in tutti i sensi.

Quindi, le persone con autismo possono provare interesse per gli altri, sebbene possano avere difficoltà a gestire la vita sociale. E queste difficoltà possono essere fonte di estrema frustrazione, motivo per cui potrebbero essere inclini a evitare il contatto sociale.

Inoltre, la loro ipersensibilità sensoriale (che non sempre compare) può farle sentire a disagio in luoghi affollati. Ma non è tanto per le persone presenti, quanto per il senso di sopraffazione che questo tipo di situazione sociale provoca in loro.

9. L’autismo comporta tratti fisici tipici

Non esiste un fenotipo specifico nell’autismo, come esiste, ad esempio, nella sindrome di Down. Pertanto, le persone con autismo non hanno particolari caratteristiche fisiche.

Infatti, le manifestazioni del disturbo sono essenzialmente di natura comportamentale. Ecco perché l’autismo viene diagnosticato in base alla clinica (i sintomi che possono essere osservati) e non in base alle caratteristiche fisiche.

10. Tutte le persone con autismo hanno disabilità intellettive

Un altro mito sull’autismo ha a che fare con la disabilità intellettiva. Sebbene sia vero che molte delle persone con autismo hanno un grado associato di disabilità intellettiva (che può essere lieve, moderata o grave), non sempre è vero.

In effetti, ci sono persone con DSA con un’intelligenza superiore alla media. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità il 50% delle persone con DSA soffre anche di disabilità intellettiva.

11. Le persone con autismo sono aggressive

L’aggressività non è una caratteristica associata all’autismo. Ovviamente, potrebbero esserci persone aggressive e con autismo, ma questo non ha nulla a che fare con la loro condizione.

Ha a che fare, ad esempio, con il fatto che quando incontrano determinate difficoltà sociali (ad esempio, non capiscono alcune situazioni), o a causa della loro ansia sociale, possono manifestare disturbi del comportamento (soprattutto nell’infanzia), che includono aggressività.

Ma ciò non può essere generalizzato, perché la comparsa di questi comportamenti spesso è dovuta al loro mancato adattamento all’ambiente o a situazioni che generano stress (che potrebbero affrontare meglio con il necessario supporto).

Persone con autismo, non persone autistiche

Crediamo sia importante fare questa piccola differenza. Le persone con autismo sono associate a questa condizione, ma non sono solo questa condizione.

Una diagnosi fa parte della vita, sì, ma non dovrebbe definirla. Perché oltre l’autismo c’è una persona con le sue singolarità che la rendono unica; una persona che soffre, si diverte, ride, piange e vive a modo suo, come fanno anche le persone senza autismo.

A questo punto vi incoraggiamo ad approfondire questo disturbo perché è l’unico modo per sfatare i miti sull’autismo. Attraverso l’informazione e, soprattutto, l’educazione e la visibilità.

“La disabilità non ti definisce, definisce il modo in cui affronti le sfide che la disabilità presenta”.

-Jim Abbott-



  • American Psychological Association. (2011). Manual diagnóstico y estadístico de desórdenes y trastornos mentales: DSM-V. Recuperado de http://dsm5.org/ y de http://espectroautista.info/criterios-diagn%C3%B3sticos/DSM-V-TEA
  • Artigas, J. (1999). El lenguaje en los trastornos autistas. Neurol, Vol(28), 120.
  • Caballo, V. y Simón, M. A. (2002). Manual de Psicopatología Clínica Infantil y del adolescente. Trastornos generales. Pirámide: Madrid.
  • Berney, T.: Asperger syndrome from childhood into adulthoodAdvances in Psychiatric Treatment 2004; 10(5):341–351
  • Castelli, F.; Frith, C.; Happé, F.; Frith, U.: Autism, Asperger syndrome and brain mechanisms for the attribution of mental states to animated shapesBrain 2002; 125(8):1839–1849.
  • Caycedo, L. S.: Avances en neurobiología del autismoActa Neurológica Colombiana 2006; 22(2):91–96.
  • García de la Torre, M.P. (2000). Trastornos de la comunicación en el autismo. (Tesis inédita de maestría). Universidad de A Coruña, España.
  • Rodríguez Ortiz, I. R.; Moreno Pérez, F. J.; Aguilera Jiménez, A.: La atención educativa en el caso del alumnado con trastornos del espectro autistaRevista de Educación 2007; 344:425–445.

Este texto se ofrece únicamente con propósitos informativos y no reemplaza la consulta con un profesional. Ante dudas, consulta a tu especialista.