Test di O'Sullivan o test dello zucchero: in cosa consiste?
Durante la gravidanza è possibile sviluppare una serie di malattie. Pertanto, è importante che le future mamme si tengano periodicamente sotto controllo. Uno dei test da eseguire è il test O’Sullivan, utile per la diagnosi del diabete gestazionale.
Si parla di diabete gestazionale quando, durante la gravidanza, viene diagnosticata un’intolleranza ai carboidrati di diverso grado. Si tratta di un problema comune che colpisce tra il 2 e il 9% di tutte le donne in gravidanza.
Questa complicanza della gestazione espone il feto a quantità elevate di glucosio, provocando una crescita scarsa o eccessiva. Inoltre, causa problemi di salute materna come l’ipertensione, che può portare, a sua volta, ad altre complicazioni.
Che cos’è il test O’Sullivan?
Il test O’Sullivan misura i valori di glucosio nel sangue dopo somministrazione orale di 50 grammi di glucosio sciolto in acqua. La valutazione dei livelli plasmatici viene effettuata un’ora dopo l’ingestione, in modo che il corpo possa elaborare gli zuccheri consumati.
Il test non richiede una grande preparazione; può essere effettuato in qualsiasi momento della giornata e senza tenere conto della precedente assunzione di cibo. Le pazienti non devono seguire una dieta rigida nei giorni precedenti; al contrario, è meglio continuare le consuete abitudini dietetiche.
Come anticipato, uno degli usi principali di questo test è determinare il rischio di sviluppare il diabete gestazionale. Il test O’Sullivan può essere eseguito dalla 14a settimana di gravidanza, tuttavia il momento ideale è tra le settimane 24 e 28, dove raggiunge una sensibilità dell’80%.
La diagnosi precoce del diabete gestazionale è di vitale importanza, poiché la presenza della patologia aumenta il rischio di complicazioni materne e fetali. In questo modo è possibile adottare in modo tempestivo misure correttive ed evitare danni permanenti.
Chi dovrebbe fare questo test?
È molto importante che tutte le donne in gravidanza eseguano questo test per assicurarsi che i loro livelli di glucosio nel sangue rientrino nei valori normali. Tuttavia, il test O’Sullivan acquisisce maggiore importanza nelle donne con un rischio moderato o alto di subire una complicazione della gravidanza.
Un fattore di rischio moderato di diabete gestazionale è rappresentato da un’età superiore ai 25 anni, in assenza di altri fattori di rischio. In questi casi l’ideale è eseguire il test solo alla 24a settimana di gravidanza. Se i risultati sono soddisfacenti, l’esame non deve essere ripetuto, a meno che lo specialista non lo ritenga necessario.
D’altra parte, c’è un alto rischio di diabete gestazionale quando si hanno più di 25 anni e almeno uno dei seguenti fattori di rischio:
- Obesità con un indice di massa corporea maggiore di 30.
- Presenza di glucosio nelle urine.
- Storia personale o familiare di diabete gestazionale.
- Altre patologie ostetriche.
In questo caso, diversi studi individuano nella 24a settimana di gravidanza il momento ideale in cui sottoporsi all’esame. Inoltre, dovrebbe essere ripetuto tra le settimane 32 e 36 per un migliore controllo dell’evoluzione della gravidanza.
Procedura del test O’Sullivan
Il test di O’Sullivan è molto diverso da un esame del sangue convenzionale. Si può eseguire, ad esempio, in qualsiasi momento della giornata, senza necessità di digiunare.
Per prima cosa, lo specialista estrae un campione di sangue per stabilire i valori glicemici di base.
Dopo il primo prelievo, alla paziente viene chiesto di bere un bicchiere di liquido molto dolce in cui sono stati sciolti 50 grammi di glucosio. Quindi, dovrà aspettare seduta senza mangiare o bere nulla per almeno 1 ora, fino a quando lo specialista non preleverà nuovamente un campione di sangue per analizzare la glicemia e confrontarla con i livelli di base.
Dopo il secondo prelievo, l’esame è terminato. Il test O’Sullivan di solito non ha effetti collaterali, oltre al fastidio nel sito di estrazione.
Analisi dei risultati
I livelli di glucosio nel plasma sanguigno dovrebbero essere inferiori a 140 milligrammi per decilitro, un’ora dopo la somministrazione di glucosio. Quando il livello è più alto, il test O’Sullivan si considera positivo, tuttavia ciò non è sufficiente per fare una diagnosi.
Questo test può presentare falsi positivi; quindi, ogni volta che si ha un O’Sullivan positivo, sarà necessario sottoporsi a un test orale di tolleranza al glucosio. Questo esame è molto simile, la differenza è che la quantità di glucosio ingerita sarà maggiore, inoltre le misurazioni verranno effettuate a 2 e 3 ore.
D’altra parte, una glicemia basale superiore a 125 milligrammi per decilitro o una glicemia superiore a 200 milligrammi per decilitro, in qualsiasi momento della giornata, saranno criteri sufficienti per una diagnosi di diabete gestazionale.
Un test fondamentale
Il test O’Sullivan è uno dei test più importanti nel secondo trimestre, soprattutto nelle donne a rischio di diabete gestazionale. Una diagnosi precoce è essenziale per evitare possibili complicazioni durante la gravidanza e al momento del parto.
Le donne con un O’Sullivan positivo dovranno apportare modifiche alla dieta e diminuire il consumo di zuccheri. Inoltre, dovranno sottoporsi a regolare controllo medico, in modo da individuare e trattare ogni possibile complicazione.
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