Trattamento dell'artrite
Artrite è un termine generico usato per indicare più di 100 tipi di malattie reumatiche. Alcune come l’artrosi e l’artrite reumatoide sono più comuni, ma anche altre come la gotta, il lupus, la sclerodermia o la fibromialgia hanno una prevalenza significativa nelle diagnosi. Sebbene non possa essere curata, attualmente esistono diverse opzioni di trattamento dell’artrite.
Il tipo di terapia da adottare dipende da molti fattori: età, gravità dei sintomi, variante della condizione sviluppata, stile di vita e salute in generale. Tuttavia, l’obiettivo sarà sempre lo stesso: ridurre l’infiammazione, il dolore e prevenire la progressione della malattia. Ecco una piccola guida alle alternative disponibili.
Trattamento a breve termine dell’artrite
Il sito della Johns Hopkins Medicine ci dice che i piani di trattamento dell’artrite sono divisi in opzioni a breve termine e a lungo termine. I primi hanno lo scopo di ridurre i sintomi, mentre i secondi sono indicati per contrastare il progredire della malattia.
Tra le alternative a breve termine che vengono di solito utilizzate, si evidenziano le seguenti:
Terapia farmacologica
In farmacia è possibile acquistare medicinali da banco per alleviare il dolore o l’infiammazione. Paracetamolo, aspirina, ibuprofene e naprossene sono i principali. Sebbene non richiedano prescrizione, l’ideale è seguire il trattamento con il monitoraggio del medico. In questo modo si potrà regolare la dose, la frequenza e il tipo di farmaco in base alle condizioni generali di salute. Il consiglio del medico aiuterà anche a evitare interazioni con altri farmaci che si stanno eventualmente assumendo.
La Arthritis Society mette a disposizione un’ampia guida su tutte le opzioni farmaceutiche disponibili. Include controindicazioni, dosi, nomi commerciali e per quale tipo di artrite sono raccomandati.
Stimolazione nervosa elettrica transcutanea
La stimolazione elettrica nervosa transcutanea, nota anche come TENS, è un trattamento per l’artrite utilizzato per ridurre il dolore. Sfrutta un dispositivo che invia impulsi elettrici alla zona interessata. Studi e ricerche hanno supportato il suo utilizzo per l’osteoartrite e l’artrite reumatoide.
La TENS agisce bloccando i segnali del dolore, con conseguente sollievo momentaneo dal dolore. Il sollievo avviene nel primo minuto, anche se è solo temporaneo. In alcuni paesi è necessario disporre di una prescrizione per acquistare e utilizzare il dispositivo. Può essere molto utile se si soffre di dolore cronico o negli stadi avanzati della malattia.
Compresse
Numerosi studi e ricerche consigliano il ricorso a impacchi caldi e freddi per alleviare il dolore e l’infiammazione. È ovviamente un sollievo temporaneo, ma è molto utile per combattere la rigidità caratteristica delle malattie reumatiche. Potete usare questa tecnica, ad esempio, prima dell’allenamento o di un’attività che richiede una certa flessibilità.
Immobilizzazione articolare
L’immobilizzazione articolare può essere utile in alcune situazioni. Il dolore e l’infiammazione tendono ad aumentare quando l’articolazione è sottoposta a stress. Mentre la terapia farmacologica aiuta a calmarli, il tutore permette di ridurre il movimento dell’area interessata. Si tratta, quindi, di un trattamento complementare.
Massaggi
È dimostrato che il massaggio può essere usato come trattamento per l’artrite. Sono da preferire le sessioni con intensità o pressione moderata, poiché sono più efficaci nello stimolare la circolazione e alleviare il dolore.
Gli effetti si avvertono dopo un paio di giorni, in termini di miglioramento della flessibilità, della forza di presa e dell’ampiezza di movimento delle articolazioni.
Trattamento a lungo termine dell’artrite
Le opzioni sinora considerate sono solo palliativi temporanei. Poiché l’artrite è una malattia cronica, la terapia deve anche controllarne l’evoluzione. In questo caso possono essere utilizzati:
Terapia farmacologica antireumatica
I cosiddetti farmaci antireumatici modificanti la malattia (DMARD) sono la terapia principale per fermare il il progredire dell’artrite. Studi indicano che i farmaci sono più efficaci in alcune varianti, come l’artrite reumatoide, l’artrite psoriasica, il lupus e la spondilite anchilosante. Si dividono in due tipologie:
- Convenzionali: sono i più prescritti e comprendono farmaci come metotrexato, leflunomide, idrossiclorochina e sulfasalazina.
- Biologici: vengono utilizzati quando i pazienti non trovano miglioramenti con i precedenti. I principali sono infliximab, adalimumab, etanercept, abatacept.
I DMARD biologici sono più mirati poiché agiscono su un’area specifica del sistema immunitario. Entrambi i tipi possono essere assunti per via orale, sottocutanea o endovenosa. Condividono effetti indesiderati simili, tra i quali si evidenziano diarrea, nausea, eruzioni cutanee e un aumento del rischio di infezioni.
Terapia con corticosteroidi
In teoria, il trattamento dell’artrite con i corticosteroidi fa parte della terapia a breve termine, ma poiché la maggior parte dei pazienti prosegue il trattamento in modo permanente, li includiamo in questa sezione. Sono utilizzati per ridurre l’infiammazione e il dolore, attraverso somministrazione orale, endovenosa o con iniezioni locali nella zona interessata.
Gli studi dimostrano che l’uso a lungo termine o a dosi elevate possono sviluppare effetti collaterali importanti. Pertanto, il trattamento deve essere seguito sotto indicazione medica. Alcune delle prescrizioni sono prednisone, idrocortisone e desametasone.
Terapia con acido ialuronico
Alcuni pazienti, specialmente nelle diagnosi di osteoartrite, possono essere candidati alla terapia con acido ialuronico.
Sebbene siano ancora numerosi i dubbi da chiarire su questa sostanza, i ricercatori concordano sul fatto che sia un metodo sicuro, pratico e in grado di offrire un miglioramento dei sintomi e della mobilità.
L’applicazione avviene con iniezioni intra-articolari che devono essere eseguite solo da personale addestrato, in un ambiente controllato e con materiali sterilizzati. Se vi sottoponete a questo tipo di terapia assicuratevi che queste tre condizioni vengano rispettate.
Chirurgia
Oggi esistono diversi tipi di interventi chirurgici per il trattamento dell’artrite, in base alla forma che si è sviluppata.
Tra le opzioni citiamo l’artroscopia, la fusione o sostituzione articolare, la sinoviectomia, la resezione e l’osteotomia. Queste sono considerate scelte di ultima istanza, quindi non fanno parte della terapia principale.
Se la malattia è in uno stato molto avanzato, lo specialista potrebbe prendere in considerazione una di queste opzioni. In questo caso, occorre prevedere anche un programma di riabilitazione.
Trattamento dell’artrite complementare
Quanto sopra è solo una parte delle opzioni per il trattamento delle malattie reumatiche. Una maggiore comprensione di queste malattie ci ha permesso di capire che anche cambiamenti nello stile di vita possono offrire effetti positivi:
- Esercizio: Studi e ricerche dimostrano che l’esercizio fisico può prevenire episodi di cachessia, migliorare la mobilità, fornire una maggiore flessibilità delle articolazioni, aumentare l’autostima e, nel complesso, combattere la progressione della malattia.
- Dieta equilibrata: la dieta da sola non rallenta l’evoluzione dell’artrite, ma può aiutare a mantenere o perdere peso. Questo è molto importante per ridurre l’impatto sulle articolazioni. Alcuni studi suggeriscono che determinati gruppi di alimenti o diete possono offrire effetti positivi.
- Gestione dello stress: come per altre malattie, è noto che lo stress può avere un impatto negativo sul peggioramento dei sintomi. Pertanto, occorre evitare o ridurre le situazioni stressanti nella vita quotidiana.
- Impiego di dispositivi come bastoni, deambulatori, maniglioni da sistemare in punti specifici della casa e altro ancora. Anche quando l’artrite viene trattata per tempo, il decorso della malattia non può essere del tutto previsto.
Oltre a questo, si possono includere alcune attività che possono rilassare, agevolare determinati movimenti o alleviare in un modo o nell’altro. Ad esempio, meditazione, yoga, agopuntura, tai chi e così via. Altri metodi sono meno raccomandati, come la magnetoterapia. Prima di provare qualsiasi metodo, vi consigliamo di comunicarlo allo specialista.
Domande e risposte sul trattamento dell’artrite
Concludiamo rispondendo ai dubbi più frequenti sul trattamento dell’artrite:
L’artrite ha una cura?
No, l’artrite è una malattia cronica che non può essere curata. Però si può optare per una terapia farmacologica a lungo termine per controllarla, oppure prendere in considerazione un intervento chirurgico.
Posso fare attività ad alto impatto come terapia?
Non è raccomandato, poiché questi tipi di attività esercitano molta pressione sulle articolazioni. Il CDC consiglia di scegliere discipline a basso impatto, come camminare, andare in bicicletta, nuotare e simili.
Cosa devo fare se i sintomi peggiorano?
Non è raro che i sintomi peggiorino a causa del caldo o del freddo. Il freddo è generalmente associato a sintomi più acuti, mentre i climi caldi o secchi possono portare a miglioramenti in alcuni pazienti.
Idealmente, bisogna imparare a capire quali cambiamenti sono correlati al peggioramento dei sintomi e utilizzare alcune delle terapie a breve termine in tali contesti.
Cosa devo fare se il trattamento non funziona?
Se non riscontrate miglioramento dopo un paio di mesi di trattamento, considerate con il medico la possibilità di esplorare altre terapie. Sono diversi i farmaci disponibili per l’artrite, si tratta quindi di trovare quello giusto per voi.
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