Che cos'è la bradicardia?
Si parla di bradicardia quando la frequenza cardiaca è più lenta del normale, cioè scende a 60 battiti al minuto. Anche se non è necessariamente da considerare pericolosa o anormale (alcune persone, come gli atleti hanno questi valori) potrebbe diventare un problema.
In generale, il rischio si verifica quando il ritmo cardiaco è così lento e irregolare da influire sul pompaggio del cuore, impedendogli di fornire sufficiente sangue al corpo, fatto che può essere causato da un blocco cardiaco o una disfunzione del nodo del seno.
Sintomi di bradicardia
Alcuni giovani e anziani sani hanno una frequenza cardiaca compresa tra 50 e 60 battiti al minuto. Sebbene al di fuori dell’intervallo normale, questo ritmo permette di supportare tutte le funzioni del corpo. In altri casi, invece, è il sonno a portare ad un rallentamento del battito cardiaco.
Come abbiamo detto, ciò diventa un problema solo quando la frequenza cardiaca è così lenta che il cuore non è in grado di pompare in modo efficiente il sangue. Questo influisce sul funzionamento degli organi e porta alla comparsa di una serie di sintomi come:
- Vertigini.
- Stanchezza o debolezza.
- Sincope o svenimento.
- Dispnea o mancanza di fiato.
- Dolore al petto.
Allo stesso modo, va tenuto presente che è più facile avvertire questi sintomi quando si è sotto sforzo, sebbene nei casi più gravi di bradicardia possano comparire anche a riposo .
Secondo uno studio pubblicato su JAMA Internal Medicine, il rischio di morire di bradicardia è basso quando è asintomatica. Alcuni studi hanno dimostrato invece che le bradicardie sintomatiche possono portare all’arresto cardiaco se non trattate, sebbene sia molto raro.
Cause
La bradicardia ha due cause principali; blocco cardiaco e disfunzione del nodo del seno, quest’ultimo è il più comune. Scopriamo maggiori dettagli.
Disfunzione del nodo del seno
Il nodo del seno, noto anche come nodo seno-atriale, è una massa di tessuto ubicata nell’atrio destro del cuore; produce e regola i segnali elettrici responsabili del battito cardiaco.
Quando il nodo del seno genera scarsi impulsi elettrici, il ritmo cardiaco diventa lento e irregolare, provocando bradicardia sinusale. Questo, a sua volta, può essere temporaneo o persistente.
Bradicardia sinusale transitoria
È di solito è causata da un aumento del tono del nervo vago, tessuto conduttivo coinvolto nella regolazione del cuore, dei polmoni e del tratto digestivo. Ora, quando il tono vagale torna alla normalità, lo fa anche la frequenza cardiaca, quindi potrebbe non essere necessario un trattamento permanente.
Bradicardia sinusale permanente
È causata da una malattia del nodo del seno che può essere correlata a fibrosi, a sua volta associata con l’invecchiamento (in quanto è spesso diagnosticata nelle persone di 70 anni di età o più).
Questa condizione è la causa di un battito cardiaco lento o irregolare, sia sotto sforzo che a riposo.
Altre cause di bradicardia sinusale
Esistono altre condizioni che potrebbero causare la bradicardia sinusale. Queste sono:
- Pericardite.
- Miocardite.
- Coronaropatia
- Trauma cardiaco da lesioni o interventi chirurgici.
- Ipossia.
- Amiloidosi.
- Disautonomia.
- Infezioni (come la malattia di Lyme o di Chagas).
- Disturbi neurologici (come aumento della pressione intracranica).
- Farmaci (come beta-bloccanti, antiaritmici, oppioidi, tra gli altri).
Arresto cardiaco
A differenza della variante sinusale, la bradicardia causata da arresto cardiaco è sempre insolita; compare quando gli impulsi elettrici del cuore sono bloccati nel loro viaggio dagli atri (dove si trova il nodo del seno) ai ventricoli.
La velocità del battito cardiaco, quindi, cambia e vengono utilizzate le informazioni inviate, questa volta, dal nodo AV.
Tutto ciò si traduce in un tipo di bradicardia altamente pericoloso che può essere transitorio o persistente.
Blocco cardiaco transitorio
Deriva da condizioni come la malattia di Lyme, la disfunzione tiroidea o la tossicità di alcuni farmaci. In questi casi possono aiutare sia il trattamento della malattia sottostante, sia l’applicazione di un pacemaker.
Blocco cardiaco persistente
È il prodotto di malattie genetiche e congenite, così come di altre come la sarcoidosi, l’amiloidosi e la cardiomiopatia. Di solito richiede un trattamento permanente. Se si manifestano sintomi solo sotto sforzo verrà probabilmente eseguito un esame per valutare la necessità di un pacemaker.
Diagnosi
Per diagnosticare la bradicardia, lo specialista prescriverà un’ecografia per determinare se si tratta di bradicardia sinusale o blocco cardiaco. Successivamente, stabilirà se è transitoria, persistente o causata da un’infezione, verificabile attraverso anamnesi.
In alcuni casi, specialmente nelle persone anziane, i sintomi della disfunzione del nodo del seno e del blocco cardiaco si verificano solo sotto sforzo. Il medico può quindi richiedere un test mirato che permetta di capire se la frequenza cardiaca subisce un aumento o meno a causa dell’attività fisica.
La bradicardia viene rilevata anche attraverso il monitoraggio ambulatoriale del ritmo cardiaco, utile nelle forme transitorie, e lo studio elettrofisiologico che, sebbene offra risultati definitivi, è notoriamente troppo invasivo.
Trattamento della bradicardia
Il trattamento della bradicardia dipende da diversi fattori, sia che si tratti di blocco sinusale o cardiaco, sia temporaneo o permanente. Vediamo nel dettaglio:
- Se la bradicardia è dovuta all’aumento del tono vagale, occorre trattare le malattie che agiscono a questo livello.
- La bradicardia persistente causata da infezione, pericardite, miocardite, ipotiroidismo e terapia farmacologica può essere reversibile trattando in modo deciso le condizioni sottostanti.
- La bradicardia sinusale, reversibile e asintomatica, viene trattata con valutazione e follow-up periodici.
- Quando la bradicardia sinusale o dovuta a blocco cardiaco, non è reversibile e sintomatica, deve essere trattata con l’applicazione di un pacemaker.
Prevenzione
Secondo la Mayo Clinic il modo migliore per prevenire la bradicardia è ridurre il rischio di sviluppare malattie cardiache. Se sono già presenti, il consiglio è di tenerle sotto controllo e monitorarle.
Altri modi per prevenire questa malattia sono: esercizio fisico, dieta sana e controllo del peso, monitoraggio periodico della pressione sanguigna e del colesterolo, non fumare e consumo di alcol moderato.
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