Morbo di Crohn: cause, sintomi e trattamento

Poiché le cause del morbo di Crohn sono sconosciute, questa malattia è al momento incurabile. Tuttavia, può essere controllata agendo sui sintomi e la maggior parte dei pazienti può condurre una vita normale.
Morbo di Crohn: cause, sintomi e trattamento

Ultimo aggiornamento: 15 ottobre, 2021

Il morbo di Crohn è una malattia intestinale caratterizzata da un’infiammazione cronica della parete di vari tratti del tubo digerente, generalmente nell’intestino.

Può colpire a qualsiasi età, sebbene la maggior parte dei pazienti siano giovani adulti di età compresa tra 16 e i 40 anni, ed è più diffusa nei climi settentrionali.

Colpisce in egual modo uomini e donne ma sembra essere più comune in alcune famiglie, da cui si deduce un ruolo della genetica nello sviluppo della malattia. Circa il 20% dei pazienti ha un familiare affetto da una malattia infiammatoria intestinale.

Per comprendere meglio la malattia di Crohn, è importante rivedere brevemente le caratteristiche della malattia infiammatoria intestinale.

Che cos’è la malattia infiammatoria intestinale?

La malattia infiammatoria intestinale o IBD è caratterizzata da infiammazione cronica della parete intestinale, di eziologia non specifica.

All’interno di questa malattia, sono comprese due importanti patologie, la colite ulcerosa e il morbo di Crohn.

La colite ulcerosa colpisce solo la mucosa del colon. Il morbo di Crohn colpisce invece l’intero spessore della parete intestinale e tutti i segmenti dell’intestino. Tuttavia, è una malattia segmentaria e asimmetrica.

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Cause del morbo di Crohn

L’origine esatta di questa malattia è sconosciuta, ma sono stati individuati fattori di rischio immunologici, microbiologici, ambientali e genetici.

L’ipotesi più accreditata indica una predisposizione individuale geneticamente determinata. Lo sviluppo della malattia sarebbe legata a una disregolazione del sistema immunitario in presenza di alcuni fattori ambientali, all’interno dei quali il microbiota gioca un ruolo importante.

In breve, i fattori che favoriscono lo sviluppo della malattia di Crohn sono:

  • Genetici.
  • Immunitari.
  • Ambientali.

Sintomi

Poiché la malattia di Crohn può colpire qualsiasi parte dell’intestino, i sintomi possono essere molto vari. Tra i più comuni troviamo:

  • Coliche.
  • Dolore addominale.
  • Diarrea.
  • Febbre.
  • Perdita di peso.
  • Altri.

Non sempre si manifestano questi sintomi, in alcuni casi, la malattia è asintomatica. Altri sintomi sono: dolore anale, ragadi e artrite.

Inoltre, questa malattia è stata collegata ad un aumentato rischio di sviluppare il cancro del colon. Tuttavia, gli studi non sono conclusivi, poiché le cause esatte dello sviluppo della malattia di Crohn non sono ancora note.

dolore addominale e diarrea sono sintomi del morbo di Crohn

Come viene diagnosticato?

La diagnosi di questa patologia viene eseguita attraverso esami di laboratorio e istologici, nonché endoscopici e radiologici. Non esiste un test specifico per il morbo di Crohn.

Pertanto, sarà necessario escludere l’enteropatia da celiachia e le infezioni intestinali, poiché in entrambi i casi è presente infiammazione della mucosa.

La mancanza di un test efficace per la diagnosi precoce di questa malattia porta a un significativo ritardo nel suo rilevamento. I test che vengono effettuati sono:

  • Endoscopia: consente la diagnosi iniziale e differenziale. Serve anche per valutare la risposta al trattamento e, in alcuni casi, come metodo terapeutico.
  • Radiologia: aiuta a rilevare edemi, ulcere, stenosi, fistole e condizioni extraintestinali.
  • Esami di laboratorio: di solito si esegue il test della calprotectina, che serve a determinare la presenza di infiammazione intestinale, a seconda della presenza di questa proteina nelle feci o meno.
  • Istologia: viene eseguita una biopsia per effettuare una diagnosi differenziale.

Trattamento del morbo di Crohn

Poiché le cause del morbo di Crohn sono sconosciute, questa malattia è al momento incurabile. Tuttavia, può essere controllata agendo sui sintomi e la maggior parte dei pazienti può condurre una vita normale.

In questo senso, l’obiettivo del trattamento è evitare nuovi focolai o ridurre la durata di quelli che si presentano. Tra le opzioni terapeutiche troviamo:

  • Farmacologica: i farmaci utilizzati sono di solito glucocorticoidi nei focolai acuti e immunosoppressori per mantenere l’effetto a lungo termine.
  • Chirurgica: l’asportazione della parte di intestino interessata permette di eliminare i sintomi a breve termine. Questa operazione non cura le cause della malattia.
  • Cambiamenti nella dieta.


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