Differenze tra colite ulcerosa e morbo di Crohn
Le differenze tra la colite ulcerosa (CU) e il morbo di Crohn (MC) sono spesso oggetto di dibattito. La controversia non è da poco, poiché anche tra gli esperti sorgono dubbi quando si tratta di diagnosticare l’una o l’altra. In effetti, esiste una condizione a metà tra le due: in questo caso gli specialisti non hanno altra scelta che diagnosticare una colite indeterminata.
Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile trovare dei marker che possono far pendere l’ago della bilancia verso un disturbo specifico. Nelle righe seguenti esploriamo questi indicatori, mostrandovi quali segnali vengono presi in considerazione e quali vengono ignorati.
Principali differenze tra colite ulcerosa e morbo di Crohn
La prima cosa da sapere, come indica Harvard Health Publishing, è che sia la colite ulcerosa che il morbo di Crohn fanno parte di quella che è nota come malattia infiammatoria intestinale (IBD).
Sono le due possibili manifestazioni di questo disturbo, quindi è naturale che abbiano caratteristiche comuni. La loro evoluzione e trattamento, tuttavia, è molto diversa.
Con questo in mente, vediamo quali sono le differenze tra la colite ulcerosa e il morbo di Crohn:
Sintomi
Entrambe condividono sintomi come diarrea, dolore addominale, perdita di peso e malessere generale. Tuttavia, secondo i ricercatori, sviluppano anche sintomi specifici. Il principale è il sanguinamento e il muco nelle feci. Questo è un classico segno della colite ulcerosa. Non del morbo di Crohn.
Pochissimi pazienti con MC presentano feci con sangue o muco e, se ciò avviene, è in modo intermittente. I pazienti a cui è stata diagnosticata la CU devono affrontare questo sintomo in modo permanente; talvolta l’emorragia cronica deve essere risolta con un intervento chirurgico.
Caratteristiche fisiologiche
Forse le maggiori differenze tra la colite ulcerosa e morbo di Crohn risiedono negli organi coinvolti.
- La CU è limitata al solo colon. Può interessarlo totalmente (pancolite), parzialmente (proctosigmoidite) o solo nel retto (proctite).
- Il MC colpisce l’intero apparato digerente, con una maggiore prevalenza nell’intestino crasso e tenue.
- La CU è caratterizzata da un’infiammazione omogenea del colon. Come abbiamo già indicato, può interessare aree specifiche; ma queste presentano un’infiammazione generale.
- Nel MC, invece, coesistono aree sane e aree infiammate che si estendono a macchia di leopardo in tutto il tratto digerente.
- La CU colpisce solo lo strato interno del colon, caratteristica visibile attraverso la biopsia.
- Il MC, invece, può interessare qualsiasi strato del tratto intestinale. La sua diffusione è quindi generale.
Queste sono le manifestazioni tipiche dei due disturbi autoimmuni. Potrebbero non sembrare importanti, a prima vista, ma occupano un ruolo di primo piano nella diagnosi. Questi piccoli dettagli vengono utilizzati dai ricercatori per distinguere le due malattie.
Prevalenza
Sebbene i tassi di prevalenza siano diversi a seconda dell’area geografica, se consideriamo gli Stati Uniti e l’Europa (le due aree con il maggior numero di casi), troviamo che la colite ulcerosa è più comune del morbo di Crohn.
Secondo gli studi, la sua prevalenza può arrivare fino a 237 casi ogni 100.000 abitanti, 150 casi per il MC.
Da un punto di vista statistico almeno, la probabilità di sviluppare la colite ulcerosa è più alta.
Complicazioni
Nonostante i dati di cui sopra, il MC tende a generare più complicazioni rispetto alla CU. Gli studi indicano che la malattia di Crohn presenta:
- Maggiore probabilità di subire fratture (circa 30-40%).
- Embolia polmonare e trombosi venosa profonda (tre volte superiore rispetto ai pazienti sani).
- Tumore del colon-retto e dell’intestino tenue (tra 1,4 e 27,1 maggiore rispetto alla popolazione sana).
- Sviluppo di linfomi.
- Il suo tasso di mortalità è dell’1,4%.
Oltre a questo, il MC tende a sviluppare manifestazioni extra-intestinali come asma, uveite, bronchite, psoriasi, sclerosi multipla, artrite reumatoide, eritema nodoso e molte altre. Ciò non significa che i pazienti con CU non siano esposti a questi rischi, ma piuttosto che sono relativamente minori.
Fattori di rischio
Entrambe le malattie hanno fattori di rischio comuni, come la presenza di altre malattie autoimmuni e la predisposizione genetica. Tuttavia, una delle differenze più interessante tra la colite ulcerosa e il morbo di Crohn è quella del fumo.
L’evidenza indica che il fumo può proteggere dallo sviluppo della CU. Tuttavia, il suo effetto è opposto per il MC. La ragione di ciò è sconosciuta e ha ovviamente causato un dibattito tra critici e sostenitori della teoria.
Un dato di fatto è che chi fuma tende ad avere maggiori complicazioni se ha il morbo di Crohn, ma non tante se gli è stata diagnosticata una colite ulcerosa. Infatti, quest’ultima è indicata talvolta come la malattia dei “non fumatori”.
Queste sono le differenze principali tra i due disturbi, anche se, come abbiamo sottolineato all’inizio, a volte non è così facile diagnosticarli.
Secondo il Center for Inflammatory Bowel Diseases dell’Università della California, Los Angeles (UCLA), il 10% dei casi viene diagnosticato come colite indeterminata. Cioè, presentano una combinazione dei due disturbi.
- Calkins BM. A meta-analysis of the role of smoking in inflammatory bowel disease. Dig Dis Sci. 1989 Dec;34(12):1841-54.
- da Silva BC, Lyra AC, Rocha R, Santana GO. Epidemiology, demographic characteristics and prognostic predictors of ulcerative colitis. World J Gastroenterol. 2014 Jul 28;20(28):9458-67.
- Hovde Ø, Moum BA. Epidemiology and clinical course of Crohn’s disease: results from observational studies. World J Gastroenterol. 2012 Apr 21;18(15):1723-31.
- Peyrin-Biroulet L, Loftus EV Jr, Colombel JF, Sandborn WJ. Long-term complications, extraintestinal manifestations, and mortality in adult Crohn’s disease in population-based cohorts. Inflamm Bowel Dis. 2011 Jan;17(1):471-8.
- Wijmenga C. Expressing the differences between Crohn disease and ulcerative colitis. PLoS Med. 2005 Aug;2(8):e230; quiz e304.