10 miti sulla sessualità visti dalla scienza

Al giorno d'oggi, viviamo il sesso in modo più consapevole, ma continuano ad affacciarsi convinzioni errate che possono influenzare la nostra vita sessuale. Cosa ne pensa la ricerca?
10 miti sulla sessualità visti dalla scienza

Ultimo aggiornamento: 15 aprile, 2021

Nel corso della nostra vita, specialmente quando iniziamo a scoprire il sesso, dobbiamo fare i conti con i miti sulla sessualità, che non sono pochi. Questi possono finire per influenzare il modo in cui ci rapportiamo con i nostri partner. In alcuni casi, si tratta di veri e propri stereotipi, che vengono puntualmente smentiti dalla ricerca.

La maggior parte di questi miti riguarda gli uomini, li convince di dover soddisfare una serie di requisiti, facendoli dubitare delle loro prestazioni. Per le donne, invece, molte di queste convinzioni le hanno tenute lontane dal vero piacere. Non va dimenticato che fino a pochi decenni fa si credeva ancora che l’unico ruolo delle donne fosse quello di avere figli. Il sesso per il puro piacere non faceva parte del nostro modo di pensare.

I 10 miti sulla sessualità visti dalla scienza

Al giorno d’oggi, il panorama è molto cambiato, ma continuano ad affacciarsi alcuni miti e credenze errate che possono davvero influenzare la percezione personale e della coppia della sfera sessuale. Cosa ne pensa la scienza?

1. Gli uomini pensano solo al sesso

Quello che si sente spesso dire è che gli uomini pensano solo al sesso, sempre. Questo varia da uomo a uomo, ma la verità è che sia gli uomini che le donne trascorrono solo una piccola parte del loro tempo a pensare a questo argomento. Hanno anche altre preoccupazioni!

Uno studio ha valutato 283 studenti universitari che hanno registrato i loro pensieri relativi al cibo, al sonno e al sesso nel corso di una settimana. Si è dimostrato che gli uomini, sebbene pensassero più al sesso di quanto facciano le donne, trascorrono anche gran parte del loro tempo a pensare al cibo e al sonno.

2. Alle donne non piace il porno

Esiste una falsa convinzione secondo cui alle donne non piace la pornografia. Uno studio pubblicato su International Journal of Environmental Research and Public Health ha analizzato gli effetti della pornografia sulla risposta sessuale durante la masturbazione e il sesso in un gruppo di donne.

È stato dimostrato che l’uso di questi contenuti durante la masturbazione riduce le difficoltà nel raggiungere l’eccitazione e l’orgasmo.

Uno dei miti sulla sessualità riguarda il rapporto tra donne e pornografia
La visione di contenuti pornografici in coppia può migliorare l’esperienza sessuale.

3. Le dimensioni contano

Chi non ha mai sentito dire che più grande è il pene, maggiore è il piacere? Questo non è però del tutto vero.

Cosa significa, innanzitutto, avere il pene piccolo? Ci ha pensato la scienza. Uno studio ha determinato che si considera piccolo – un candidato per un possibile allungamento – il pene che misura 4 centimetri flaccido o 7,5 centimetri in erezione.

Ovviamente, avere il membro piccolo non significa avere difficoltà a dare piacere.

In effetti, altre ricerche hanno evidenziato che le donne sono spesso soddisfatte delle dimensioni dei membri del loro partner. Su 100 donne intervistate, solo il 20% ha dichiarato che la lunghezza è un aspetto importante, molto per l’1%. Il 55% delle donne ha indicato che non è importante e il 22% che è irrilevante.

4. È sbagliato masturbarsi

Chi non ha mai sentito dire che masturbarsi fa male alla coppia? Molti probabilmente ci hanno persino creduto.

Uno studio sulla soddisfazione sessuale femminile ha concluso che le donne che si masturbano hanno più orgasmi, maggiore desiderio sessuale, migliori livelli di autostima e di soddisfazione coniugale. Inoltre, richiedono meno tempo per eccitarsi durante il rapporto con il partner.

Parlando invece di uomini, uno studio che ha coinvolto 11 volontari ha dimostrato che l’eccitazione sessuale e l’orgasmo indotto dalla masturbazione migliorano il funzionamento del sistema immunitario. Un’altra ricerca condotta nel 2016 ha registrato che un’eiaculazione regolare può ridurre il rischio di cancro alla prostata.

5. Il preservativo diminuisce la sensibilità

Alcuni uomini, ancora oggi, rifiutano di usare il preservativo perché attribuiscono a questo metodo di protezione una diminuzione della sensibilità durante i rapporti sessuali.

Tuttavia, in uno studio pubblicato su The Journal of Sexual Medicine, in cui sono stati intervistati 500 giovani di età compresa tra 18 e 24 anni, il 38% ha dichiarato di non avere problemi di erezione quando usa il preservativo.

Il 32% che ha dichiarato di avere problemi con l’uso del preservativo, potrebbe avere alla base una disfunzione erettile, di origine psicologica o fisica, ma che comunque non sarebbe correlata all’impiego del preservativo.

6. Ingerire lo sperma fa male alla salute

Il sesso orale è una delle pratiche più comuni tra le coppie, sebbene l’ingestione dello sperma sia stato a lungo un argomento tabù. Si è spesso sentito dire che faccia addirittura male alla salute.

Sebbene la questione debba ancora essere chiarita, secondo una ricerca del 2012, nello sperma è presente una proteina in grado di stimolare nella donna le aree del cervello che regolano l’ovulazione. Ciò significa che quando si ingerisce lo sperma, viene inviato un segnale all’ipotalamo e alla ghiandola pituitaria, che inducono la maturazione dell’ovulo.

Tra gli altri effetti, provocherebbe anche un’azione antidepressiva e un notevole miglioramento dell’aspetto di capelli e unghie.

La verità è che si tratta di una pratica che richiede fiducia nel partner. Non si può negare che lo sperma possa anche essere veicolo di germi. Questi includono l’HIV (virus dell’immunodeficienza umana), l’HPV (virus del papilloma umano), il virus dell’epatite B e C, herpes e clamidia.

Uno dei miti sulla sessualità riguarda il sesso orale
Nelle coppie con buoni livelli di fiducia, il sesso orale può essere molto piacevole e sicuro.

7. La vasectomia causa impotenza

La vasectomia è un metodo contraccettivo che prevede la resezione e chiusura dei dotti deferenti, incaricati di trasportare lo sperma. Uno dei miti sulla sessualità sostiene che questo piccolo intervento chirurgico porti all’impotenza, motivo per cui molti uomini si rifiutano di praticarlo.

La Mayo Clinic elenca alcuni dei rischi che possono verificarsi durante l’intervento. Tuttavia, sottolinea che non ci sono effetti sulle prestazioni sessuali o sulla percezione della virilità. Al contrario, riporta che alcuni uomini hanno dichiarato una maggiore soddisfazione sessuale.

Inoltre, chiarisce altri dubbi sul possibile coinvolgimento degli organi sessuali; rassicura che né i testicoli, né il pene o altre parti subiscono alterazioni che possano impedire una buona prestazione sessuale.

8. I giocattoli sessuali sono per i frustrati

Alcune coppie possono avere difficoltà al pensiero di usare giocattoli sessuali come il vibratore. Ciò è dovuto al mito secondo cui questi articoli siano ad uso esclusivo di donne insoddisfatte del proprio partner, il che non è vero.

Uno studio condotto negli Stati Uniti ha evidenziato che, in realtà, la maggior parte delle donne e uomini nutrono convinzioni positive sull’uso dei vibratori. Le donne hanno indicato che questo strumento le aiuta a eccitarsi, a lubrificarsi e a raggiungere l’orgasmo più facilmente, riducendo il dolore in alcune pratiche.

9. Niente sesso in gravidanza, uno dei miti sulla sessualità

Alcuni studi hanno rilevato che un gran numero di coppie si astiene dal sesso per paura di danneggiare il bambino o per evitare l’aborto spontaneo. Questa nasce dalla convinzione che una donna incinta debba riposare ed evitare sforzi intensi.

Fare sesso in gravidanza è, al contrario, molto piacevole. Nelle donne vi è, infatti, un aumento della lubrificazione e della sensibilità, grazie alla maggiore vascolarizzazione delle aree genitali.

La Mayo Clinic sottolinea che in questa fase, il sesso può essere praticato tranquillamente, salvo parere diverso del medico.

10. Gli anziani non fanno sesso

Si sente spesso dire dai ragazzi che bisogna approfittare della giovinezza per fare sesso, perché nella terza o quarta età sarà impossibile. È evidente che la vecchiaia porta con sé cambiamenti fisiologici, ma ciò non significa chiudere con il sesso.

Questo è, in effetti, uno dei miti sulla sessualità duro a morire. Gli anziani possono imparare ad accettare i cambiamenti fisici e ad adattarsi alla nuova realtà. Quindi, possono continuare a godere del sesso, fatto che va oltre la penetrazione.

Essere consapevoli dei limiti (e delle possibilità) del rapporto sessuale è fondamentale per evitare frustrazioni con il passare degli anni.

Miti sulla sessualità: non lasciamoci influenzare

Oltre a questi, la scienza ha smentito molti altri miti sulla sessualità. La ricerca, in questo senso, ci può aiutare a far crollare i tanti tabù e pregiudizi che finiscono per abbassare la qualità dei nostri rapporti.



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